Gli Insetti.

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n Scienze e Tecnica

n Zoologia

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n Insetti

SCIENZE E TECNICA - ZOOLOGIA - GLI INSETTI

INTRODUZIONE

Gli insetti, secondo il parere di certi zoologi, apparvero sulla Terra circa 250 milioni di anni fa. Sono animali segmentati, cioè hanno un corpo costituito da parecchi metameri rivestiti dall'esoscheletro. Il tipo di apparato respiratorio (trachee) e altri accorgimenti della loro struttura li rendono animali terrestri. Il corpo è diviso in tre regioni: capo, torace, addome. Hanno quasi sempre dimensioni minuscole: molte specie sono lunghe anche meno di un millimetro. Il capo è globoso e dotato di un paio di occhi e di un paio di antenne; queste ultime sono molto importanti in quanto sede di organi di senso, quindi in grado di fornire diverse informazioni: tattili, chimiche, acustiche e termiche. Il capo porta anche la bocca, i principali centri nervosi e gli organi di senso per l'orientamento. I principali tipi di apparato boccale sono: quello masticatore, quello pungente e succhiante, e quello lambente e succhiante a seconda delle varie specie. La bocca è costituita da un labbro superiore, un paio di mandibole e due paia di mascelle. Il torace è dotato ventralmente di tre paia di zampe, mentre dorsalmente possono esserci, anche se non in tutti i casi, due o un solo paio di ali; il torace è sempre formato da tre segmenti. Gli insetti sono animali terrestri, la loro riproduzione è sempre sessuata e si sviluppano in un modo piuttosto tipico: alcuni nascono simili in tutto e per tutto all'adulto tranne che nelle dimensioni. La maggior parte invece presenta metamorfosi con i tre stadi di «larva», «pupa» o «ninfa» e insetto perfetto. Grazie alle loro piccole dimensioni, alla capacità di scoprire volando nuovi ambienti e alle molteplici possibilità di evoluzione, gli insetti hanno praticamente occupato ogni tipo di habitat terrestre. Nessun altro animale può infatti competere con gli insetti per varietà di forme e di modi di vivere. Come tutti gli artropodi e gli animali rivestiti di uno scheletro duro ed inestensibile, non possono svilupparsi se non eliminando periodicamente l'esoscheletro. Questo processo detto «muta» avviene 3 o 4 volte in alcune specie, qualche decina di volte in altre. La muta ha inizio ogni qualvolta si ha un aumento del volume degli organi interni. Gli insetti vengono classificati in base alla struttura delle ali, dell'apparato boccale e alla metamorfosi. Un gruppo è quello degli «apterigoti», insetti privi di ali. Tutti gli altri, provvisti di ali, vengono detti «pterigoti» e suddivisi in parecchi ordini. Presentiamo di seguito i più importanti.

- Ortotteri: a questo gruppo appartengono varie famiglie di insetti: grilli e cavallette; insetti tropicali, caratterizzati da un forte mimetismo che li porta ad assumere diversi aspetti e colori; le comuni forbicine ed alcuni parassiti dei pipistrelli. In genere sono dotati di quattro ali, organi boccali trituratori e la loro metamorfosi può essere incompleta oppure del tutto assente. Gli ortotteri in genere sono animali ad alimentazione varia, amanti dei luoghi discretamente umidi: vivono infatti nelle regioni temperate e calde ed in quelle tropico-equatoriali. Interessanti sono gli adattamenti e le reazioni che gi ortotteri hanno nei confronti dell'ambiente in cui vivono; alcuni di loro sono noti, come sopra accennato, non solo in quanto imitano quasi alla perfezione foglie, rametti e steli, ma anche perché possono mutare colore nelle diverse ore del giorno in rapporto alle mutevoli condizioni di illuminazione. A questo gruppo appartengono il grillotalpa, il grillo canterino, la mantide e gli scarafaggi, dal corpo depresso e con zampe adatte a camminare molto velocemente; vivono al buio, in ambienti umidi e conducono vita notturna alla ricerca di cibo.

- Odonati: sono gli insetti comunemente detti libellule. Dotati di apparato boccale masticatore, hanno grandi occhi, quattro ali membranose, trasparenti, ricche di nervature e addome allungato. Inserite in posizione ventrale troviamo le zampe, corte ma robuste e armate di artigli, che le libellule usano per afferrare le prede catturate in volo. Per la caccia si rivelano molto importanti anche altri organi di senso come gli occhi, la cui parte dorsale sembra avere una funzione molto importante, in quanto permette alle libellule di avvistare prede anche di piccolissime dimensioni. Le libellule sono insetti tipicamente aerei ed è facile trovarle nei boschi, nei campi o in prossimità di stagni o ruscelli, a seconda della specie. Quasi tutte hanno abitudini diurne e solo raramente volano nelle prime ore della sera. Il mezzo di cui dispongono per spostarsi è unicamente il volo, in quanto le zampe sono inadatte alla deambulazione. Hanno molti nemici, tra cui gli uccelli, gli anfibi, i mammiferi e i grossi coleotteri insettivori.

- Isotteri: comunemente noti sotto il nome di termiti o formiche bianche, sono insetti terrestri a vita sociale, atteri oppure alati. La loro società comprende due caste: gli individui destinati alla riproduzione e quelli sterili (operaie). Gli isotteri modificano il loro aspetto ed acquistano i caratteri dell'adulto man mano che crescono e che mutano. Le termiti presentano abitudini singolari nonostante siano più primitive degli altri insetti sociali. All'interno del nido le coppie sono formate da individui provenienti da nidi diversi, fatto che facilita gli incroci fra gruppo e gruppo. Scavano le loro tane sia nel terreno sia nel legno; per procurarsi il cibo, le termiti compiono spedizioni al di fuori del nido solo dopo il tramonto. Sono famose per accumulare grandi quantità di provviste, costituite in maggior parte da frammenti di legno e di vegetali, da sostanze animali e da funghi. Abilissime costruttrici, innalzano grandi termitai alti anche alcuni metri. Il materiale usato è vario: terra e sabbia cementate con saliva ed escrementi, terra e legno oppure una specie di cartone costituito da legno masticato.

- Rincoti: tra questi ricordiamo le cicale, gli afidi, le cocciniglie, le cimici.

Alcuni sono di notevoli dimensioni, altri piccoli, alcuni sono atteri ed altri alati.

Possono essere parassiti sia delle piante sia degli animali e possono vivere nell'aria e nell'acqua.

Hanno in comune lo stesso apparato boccale caratterizzato da un lungo rostro in grado di pungere e di succhiare; si alimentano di sostanze liquide che aspirano da vegetali, animali e da uova.

Il capo è piuttosto piccolo e poco mobile, fornito di antenne di forma variabile da specie a specie.

Le zampe sono più o meno sviluppate a seconda dell'uso: vi sono infatti specie camminatrici, le cui zampe terminano con cuscinetti adesivi e specie predatrici che, usando le zampe per trattenere e lacerare la preda, hanno arti robusti e dentellati.

Le specie scavatrici hanno zampe a forma di pala; quelle nuotatrici hanno arti terminanti con una specie di lamina.

In alcuni di questi insetti (le cicale ad esempio) sono presenti organi stridulanti caratteristici: sono formati da un paio di lamine poste ai lati dell'addome che vengono appiattite da appositi muscoli; questi ultimi le lasciano poi ritornare di colpo nella posizione primitiva ed è durante questo rapido movimento che si produce il tipico suono (frinire).

In genere questi insetti vivono isolati o in raggruppamenti temporanei destinati a sciogliersi comunque entro breve tempo.

Noti per i danni che arrecano sono gli afidi: piccoli ma insidiosi in quanto sottraggono alle piante le sostanze nutritive di cui sono ricche.

Una specie di particolare interesse è la fillossera o pidocchio della vite che ha provocato danni gravissimi nelle regioni vinicole della Francia, dell'Italia e in altri paesi.

Vi sono poi le cocciniglie e le cimici che, oltre a essere pericolose, emanano un odore sgradevole.

Classificazione degli  Insetti

SOTTO
CLASSE

ORDINE

SOTTO
ORDINE

SPECIE

Apterigoti

Proturi

 

 

Tisanuri

 

Pesciolino d'argento

Collemboi

 

Podura

Perigoti

Ortotteri

 

Locuste, blatte, ecc

Odonati

  Libellula

Neurotteri

  Formicaleone

Perlari

  Perla

Plecotteri

  Efemere
Panorpati   Panorpa
Corrodenti Psocidi

Mallofagi

Psocus

Pidocchi pollini

Embiotteri   Embia
Isotteri   Termiti

Rincoti o

Emitteri

Omotteri

Eterotteri

Cicala, fillossera
Cimici
Anopluri   Pidocchi
Coleotteri   Scarabei, coccinelle
Tricotteri   Friganee
Lepidotteri Ropaloceri

Eteroceri

Cavolaia, vanesse
Sfingi, tignole
Ditteri Brachiceri

Nematoceri

Mosche

Zanzare

Afanitteri   Pulci
Imenotteri   Api, formiche

I COLEOTTERI

In questi insetti le ali che servono al volo sono il secondo paio;

le prime, note con il nome di elitre, sono molto dure, chitinizzate e ricoprono le altre ali e tutto il corpo come fossero un astuccio.

Hanno un apparato boccale masticatore, occhi a superficie tondeggiante o di forma ovale ed antenne dall'aspetto spesso molto elegante.

I sessi sono sempre separati anche se in genere non vi sono differenze tra i maschi e le femmine.

I coleotteri sono normalmente solitari tranne le specie scavatrici che danno vita a forme di socializzazione.

Sono insetti che comprendono forme terrestri ed acquatiche;

alcuni vivono sugli alberi, altri in gallerie scavate nel legno, alcuni in acqua dolce, alcuni nei nidi dei mammiferi e degli uccelli.

Alcune forme particolari emettono luce:

sono i lampiridi, meglio conosciuti come lucciole, in grado di emettere luce in ogni momento della loro esistenza.

Il fenomeno è molto più intenso negli adulti all'epoca della riproduzione, quando la luce è emessa con ritmo speciale o nella forma di segnale e serve come richiamo sessuale.

A questo gruppo appartengono anche il maggiolino così chiamato perché compare in maggio;

lo scarabeo sacro che fu il simbolo del dio sole presso gli Egiziani (è raffigurato infatti su molti monumenti);

il cervo volante che è dotato di due grosse mandibole foggiate a tenaglia.

Un cervo volante e un maggiolino

Un cervo volante e un maggiolino

Lotta tra due cervi volanti maschi

Lotta tra due cervi volanti maschi

I LEPIDOTTERI

Il nome denota il carattere più spiccato e visibile, quello delle ali, ricoperte di squamette colorate che rimangono attaccate alle dita di chi le afferri.

I lepidotteri non sono altro quindi che le bellissime farfalle dai colori spesso smaglianti.

Costituiscono un gruppo fortemente omogeneo nonostante esistano oltre centomila specie diverse.

Sono insetti con quattro ali membranose, apparato boccale costituito da una lunga spiritromba, attraverso la quale succhiano il nettare dei fiori, e che viene arrotolata a spirale in condizione di riposo.

Sul capo sono poste le antenne, dotate di organi tattili o olfattivi, generalmente filiformi.

In alcune specie assumono carattere ornamentale essendo molto eleganti di aspetto e diversamente conformate.

Le zampe sono gracili, in quanto questi insetti non sono buoni camminatori.

Nelle farfalle riveste notevole importanza la vista, anche se il senso preponderante è l'odorato, che guida sia le specie diurne sia quelle notturne.

Quasi tutti i lepidotteri conducono vita aerea spostandosi esclusivamente per mezzo delle ali.

La metamorfosi è completa con i suoi tre stadi.

Fra le farfalle diurne ricordiamo la cavolaia e la vanessa, fra le notturne la sfinge «testa di morto» chiamata così perché sul torace reca un disegno simile ad un teschio.

A questo ordine appartiene anche il filugello o baco da seta la cui larva si nutre delle foglie del gelso.

Farfalla della specie Apatura

Farfalla della specie Apatura

Un lepidottero Vanessa

Un lepidottero Vanessa

Farfalla della specie Hesperia comma

Farfalla della specie Hesperia comma

I DITTERI

I ditteri sono caratterizzati dalla presenza di un solo paio di ali. Essi comprendono le zanzare, le mosche e moscerini; interessano molto la medicina umana e la veterinaria perché molte specie sono parassite o veicoli di parassiti e germi. Hanno ali membranose, un apparato boccale pungente e succhiante o solo succhiante e metamorfosi completa. Inoltre le zampe sono ben sviluppate. Sono prevalentemente ovipari, anche se si conoscono specie ovovivipare e vivipare. Hanno una struttura molto evoluta che permette loro di adattarsi ad habitat molto diversi; molti abitano in mezzo alla vegetazione e rifuggono la luce eccessiva come le zanzare che escono nelle prime ore della notte; altri, come le mosche, amano la luce e quindi conducono vita prevalentemente diurna.

GLI IMENOTTERI

Sono i più conosciuti e i più interessanti fra tutti gli insetti: vi troviamo specie domestiche come le api, specie primitive, specie dannose alle piante ed altre utili perché parassite delle precedenti. Sono di dimensioni piccole o medie, hanno un apparato boccale lambente e una struttura del torace piuttosto tipica: il primo segmento è infatti stretto e tale da favorire la grande mobilità del capo. Questi insetti posseggono quattro ali membranose, le due posteriori agganciate alle due anteriori per mezzo di uncini. Alcuni di questi insetti, all'estremità dell'addome, sono muniti di un pungiglione che usano come organo di difesa. Molto importanti per la vita sociale sono le antenne, dotate di peli e placchette sensoriali che rappresentano organi diversi: olfatto, udito e tatto. L'olfatto è l'organo più importante in quanto è quello che fornisce le informazioni più precise. Gli imenotteri sono anche dotati di ghiandole con varie funzioni: le api hanno ghiandole che secernono lamelle di cera; altre ghiandole secernono una sostanza tossica in grado di immobilizzare e uccidere la vittima. La caratteristica più importante degli imenotteri è comunque la vita sociale comune alle api, alle formiche ed alle vespe. Per il modo di organizzare questa società e di reagire agli stimoli del mondo esterno questi insetti si pongono al primo posto tra gli invertebrati. Sono incredibilmente capaci di comunicare tra di loro, di orientarsi, di ricordare oggetti e le distanze tra di essi, di adattarsi a condizioni nuove correggendo abitudini già connaturate. Queste sono manifestazioni chiaramente superiori a quelle riscontrabili in tutti gli altri invertebrati.

CERVO VOLANTE

Classe: Insetti

- Ordine: Coleotteri E' un insetto di notevoli dimensioni: il maschio può infatti raggiungere, con le mandibole, la lunghezza di 8 centimetri.

Queste mandibole hanno una forza incredibile e conferiscono al cervo volante un aspetto piuttosto temibile.

Ha abitudini notturne e vive sugli alberi; durante il giorno invece si nasconde sotto le cortecce o nelle cavità dei tronchi.

Normalmente sono insetti di colore nero anche se alcune specie tropicali hanno livree più brillanti e vivaci.

Le larve si sviluppano nel legno delle piante abbattute dove completano la metamorfosi.

LIBELLULA

Classe: Insetti

- Ordine: Odonati L'ordine cui appartiene la libellula pare essere apparso circa 250 milioni di anni fa. L'origine del nome è molto discussa: si è pensato alla parola latina «libellus» (diminutivo di «liber»: libro) in quanto le ali di questo insetto assumono a volte la posizione di un libro aperto o chiuso. Alcuni propendono per «libella» (bilancia) alludendo alle ali mantenute in posizione orizzontale. La libellula ha un capo molto mobile, occhi grandi, apparato boccale masticatore. Le ali sono quattro, lunghe, trasparenti e, solo raramente, colorate. Sono venate in senso longitudinale e trasversale. Le sei zampe sono sottili e fragili. L'addome è cilindrico e schiacciato in senso dorso-ventrale. La vista è importantissima per catturare la preda in quanto questi animali cacciano in volo e devono quindi essere in grado di avvistare prede anche di piccole dimensioni. A loro volta questi insetti hanno molti nemici come, per esempio, uccelli, pesci, anfibi e i grandi coleotteri.

Libellule in accoppiamento

Libellule in accoppiamento

MACAONE

Classe: Insetti

- Ordine: Lepidotteri

E' una delle farfalle meglio conosciute in Italia.

Ha le ali di un bel colore giallo con macchie e venature nere;

quelle posteriori hanno un tocco di turchino e una macchia rossa.

Sono colori che possono comunque leggermente variare da individuo a individuo.

Il loro ambiente naturale sono i prati fioriti, i boschi e gli orti.

La si può incontrare anche in alto mare o in montagna fino ad una altezza di 2000 metri.

MANTIDE RELIGIOSA

Classe: Insetti

- Ordine: Mantoidei (Ortotteri) Il suo nome è di origine greca e significa «profeta», «indovino». Presso i Boscimani dell'Africa è considerato animale sacro. Le specie sono varie e di diverse dimensioni; popolano regioni a clima caldo in quanto prediligono le zone soleggiate. Hanno il capo piccolo, di forma triangolare e in grado di ruotare in ogni senso; la bocca è di tipo masticatore; gli occhi sono molto grandi. Il torace è lungo e stretto e reca due zampe prensili pronte ad afferrare la preda. Le altre quattro zampe servono alla locomozione. Le ali sono quattro: le due anteriori hanno consistenza pergamenacea e quando non sono utilizzate vengono ripiegate e congiunte sotto il torace. Spesso la mantide rimane ferma, in questa posizione, come se stesse pregando. Questo atteggiamento che le ha appunto procurato il nome di «religiosa» fa parte invece del suo modo di catturare la preda. Quando si trova con le ali ripiegate infatti scatta velocissima e cattura la sua vittima. Queste ali spesso possono sembrare molto simili alle foglie così da permettere alla mantide di mimetizzarsi tra la vegetazione. Si ciba di insetti, di piccoli vertebrati che afferra con le zampe anteriori dette «raptatorie». Le mantidi sono note per una forma di cannibalismo «coniugale»: si sa infatti che la femmina, durante l'accoppiamento, a volte si ciba del capo del maschio quasi a voler considerare il compagno una specie di preda.

Esemplare di mantide religiosa

Esemplare di mantide religiosa

SFINGIDI

Classe: Insetti

- Ordine: Lepidotteri

Alla famiglia delle Sfingidi appartengono specie di farfalle diffuse in tutto il mondo.

Hanno corpo grosso, un addome rivestito di peluria, antenne spesso terminanti con un piccolo uncino ed occhi particolarmente grossi.

In molti casi la spiritromba è piuttosto sviluppata, in quanto viene usata per nutrirsi durante il volo.

Solitamente i colori delle ali anteriori sono adatti alla mimetizzazione sulle foglie e sulle cortecce degli alberi.

Alcune sfingidi sono simili alle api in quanto di piccole dimensioni e con ali prive di squame colorate.

VESPA

Classe: Insetti

- Ordine: Imenotteri

E' dotata di un apparato boccale di tipo masticatore provvisto di mandibole robuste che si rivela importantissimo anche nella costruzione del nido.

Costruisce infatti il nido servendosi di materiale vegetale (legno marcio, rametti, corteccia di albero eccetera); il materiale raccolto viene masticato ed impastato con la saliva fino ad essere ridotto ad una poltiglia.

Dopo essere stata plasmata, questa si indurisce acquistando un aspetto cartaceo.

I nidi vengono costruiti all'aperto o al chiuso, ma sempre al sicuro dalle intemperie.

Anche la società delle vespe è caratterizzata da tre caste: vi sono le regine o femmine feconde, le operaie sterili ed i maschi.

Esemplare di vespa

Esemplare di vespa

LA VITA DELLE API

Le api sono insetti che si possono far risalire già a trenta milioni di anni fa.

Organizzate in società matriarcali straordinariamente efficienti, le api sono suddivise, all'interno di ogni colonia, in tre classi: le operaie o femmine sterili, i fuchi o maschi e l'ape regina che è una sola in ogni alveare.

L'ape regina ha il compito di produrre uova e a differenza delle altre femmine ha un addome più lungo e voluminoso.

Manca poi dell'apparato destinato alla raccolta del polline, delle ghiandole che producono la «pappa reale» e di quelle che secernono la cera. Può vivere 4-5 anni.

L'ape operaia vive mediamente circa un mese ma in questo breve periodo di tempo ha una vita intensissima.

Il favo è costituito da moltissime celle a forma di prisma esagonale, disposte una accanto all'altra, leggermente inclinate verso l'alto e con un diametro di circa 5 millimetri.

Le celle appena descritte sono destinate alle operaie mentre quelle destinate ai fuchi sono un po' più grandi.

Alla periferia trovano posto altre celle più profonde per l'immagazzinamento del miele e del polline.

In primavera vengono costruite celle molto grandi destinate alle larve che si trasformeranno poi in regine.

Durante la raccolta del polline e del nettare alcune operaie sostano davanti all'ingresso dell'alveare, volgendo il posteriore verso le api che stanno arrivando.

In questo modo, diffondendo il profumo dell'alveare, agevolano il ritorno delle compagne.

Sempre in questo periodo della loro esistenza le api da miele danno vita al «linguaggio danzato», che serve per comunicare la direzione e la distanza delle fonti di raccolta alle compagne.

L'ape esploratrice esegue un girotondo, le api operaie cercano di restare in contatto con la danzatrice e dopo aver percepito il profumo del fiore prescelto, volano fuori dell'alveare alla ricerca della fonte del cibo.

La danza fornisce non solo la distanza del punto di raccolta ma anche la direzione da prendere per raggiungerlo.

Dalla diversa velocità della danza l'ape capisce la distanza del luogo dove si può trovare il cibo.

Ed è sempre la danza a rivelarsi utile nella ricerca di un luogo adatto alla costruzione di un nuovo alveare.

Api da miele

Api da miele

Il linguaggio delle api

L'APE OPERAIA

Nei primi giorni della sua vita da insetto adulto, essa ha il compito di pulire le celle dell'alveare che devono essere pronte ad accogliere le uova deposte dalla regina. In seguito passa ad occuparsi delle larve più anziane. Quindi si dedica all'attività di nutrice: secerne la pappa reale, alimento ricchissimo di vitamine, che è destinata alle larve giovani. Dopo i primi dieci giorni l'operaia inizia i suoi giri esplorativi all'esterno dell'alveare. Contemporaneamente le ghiandole sopracerebrali iniziano a secernere la cera che solidifica immediatamente sotto forma di piccole scaglie. Queste scaglie, prese con le zampe, vengono masticate e trasformate nel materiale necessario per la costruzione dei favi. Subito dopo, le api iniziano a raccogliere il nettare ed il polline. Mentre il nettare viene raccolto con l'apparato boccale, ingerito ed immagazzinato, i granelli di polline vengono raccolti nel cestello delle tibie posteriori. Raccolgono anche acqua e una sostanza resinosa ricavata da alcune piante detta «propoli». Questa sostanza viene utilizzata per intonacare le pareti dell'alveare o per altri scopi.

I FUCHI

La nascita dei fuchi e programmata dalle operaie: sono tozzi, più grossi delle femmine e hanno una sola funzione: quella della riproduzione. Dopo l'accoppiamento, infatti, il maschio muore. I fuchi che non sono serviti per la riproduzione verso l'autunno vengono allontanati in quanto consumano inutilmente le provviste di cibo dell'alveare.

LE FORMICHE ROSSE

Vivono in una società simile a quella delle api. La differenza sostanziale sta nel fatto che nelle prime solo i maschi e le femmine fecondi sono alati mentre le operaie sono attere. Dopo la sciamatura la femmina fecondata si appresta a fondare una nuova colonia: perde le ali e da questo momento la regina non potrà più volare. Deporrà le uova da cui nasceranno le operaie che si occuperanno di compiere i lavori necessari per il bene della società. Alcune formiche, per la manutenzione del nido si servono di formiche di un'altra specie che vengono tenute come schiave. Uno dei fenomeni più strani riguardanti le formiche è la presenza nei loro nidi di alcuni inquilini parassiti. Sono insetti appartenenti ad altri ordini, soprattutto coleotteri che avendo assunto certi caratteri fisici sono simili alle formiche. Sono chiamati insetti mirmecofili e vivono sempre nel formicaio, dove del resto sono sopportati e accettati.

Formica rossa in posizione di difesa

Formica rossa in posizione di difesa

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