SCIENZE - OTTICA - LE LENTI

GLI OCCHIALI DA VISTA

Le origini di questo prezioso strumento sono state oggetto di numerose ed accurate ricerche: sembra accertato che nel secolo X gli Arabi utilizzassero lenti di ingrandimento, mentre in Europa le lenti sarebbero state introdotte nel secolo XII. Nello stesso periodo in cui Ruggero Bacone studiava il funzionamento delle lenti, a Venezia facevano la prima comparsa gli occhiali. Verso la fine del XIII secolo due frati domenicani, Alessandro della Spina a Pisa e Salvino Armato degli Armati a Firenze, introducevano l'uso degli occhiali in Toscana. In quello stesso periodo, nella chiesa di San Nicolò a Treviso, compare il primo dipinto raffigurante una persona con gli occhiali.
Nel frattempo lo stesso pittore, Tommaso da Modena, ritrasse in un dipinto San Gerolamo intento a studiare; sul leggio del santo si può notare non lo stesso tipo di occhiali stringinaso del dipinto precedente, ma uno specchio concavo incastrato in un corpo.
La tecnica per la fabbricazione delle lenti e della loro montatura doveva poi evolversi piano piano fino al secolo XVI, seguendo criteri empirici e artigianali.
Solo nel 1611 Keplero spiegò teoricamente per quale motivo la lente positiva corregga la presbiopia e l'ipermetropia, e una lente negativa la miopia. Successivamente uno studioso di ottica, Albertotti, demolì le tesi espresse in passato basandosi su documenti scritti, e dimostrò che fin dal 1200 erano diffusi a Venezia i roidi da ogei, ben distinti dalle semplici lenti chiamate lapides ad legendum (pietre per leggere), che si fabbricavano a Murano.
Negli anni seguenti si dava inizio anche alla costruzione dei primi cannocchiali (quello di Galileo è del 1609).
Per altri tre secoli le lenti da occhiali restarono biconvesse, finché Wollaston ebbe l'idea di usare lenti a forma di menisco; questa proposta però si attuò soltanto nel nostro secolo, dopo ulteriori studi e grazie allo sviluppo tecnologico su scala industriale.
Gli occhiali sono uno strumento ottico costituito da due lenti, uguali o diverse, fissate ad una montatura e destinate a correggere i difetti della vista oppure a proteggere gli occhi da agenti nocivi (quali polvere, luminosità eccessiva, ecc.). La montatura ha l'importante funzione di garantire una posizione stabile e centrata delle lenti rispetto agli occhi.
Le lenti ottiche sono generalmente in vetro comune o in materiale plastico trasparente e duro, tagliato in piccole forme rotonde che, rammollite al calore, vengono compresse in una forma poco diversa dall'originale. La lente vera e propria si ottiene con successive smerigliature e lucidature, mentre i bordi vengono molati per adattarli alle montature.
Le lenti sono di tipo diverso a seconda del disturbo visivo che deve essere corretto: sono divergenti o convergenti per miopi e presbiti, cilindriche per astigmatici oppure bifocali per quando l'occhio presenta contemporaneamente difetti diversi.
Le sostanze focali o la curvatura delle facce della lente, vengono misurate in diottrie; il segno positivo (+), se la lente è convergente, e il segno negativo (-), se la lente è divergente, vengono utilizzati per precedere il numero delle diottrie.
Vi sono anche le lenti progressive che, grazie a una particolare lavorazione, ottengono lo stesso effetto delle bifocali, permettendo la visione sia da vicino che da lontano, senza che la lente risulti frazionata in due parti.
Implantologia di lenti oculari

LE LENTI A CONTATTO

Le lenti a contatto rappresentano un'alternativa agli occhiali, in particolare nel trattamento di alcuni tipi di disturbi visivi, come la miopia.
Le lenti a contatto sono piccole lenti ottiche che vengono poste direttamente sulla cornea. Le prime lenti a contatto furono le lenti sclerali, così chiamate perché aderivano all'occhio a livello della sclera e avevano dimensioni maggiori rispetto a quelle dell'iride. Attualmente, vi sono tre tipi principali di lenti corneali a uso correttivo: rigide, semi-rigide e morbide.
Le lenti rigide sono costruite in polimetilmetacrilato; sono poco flessibili e poco permeabili all'ossigeno e, se applicate per periodi di tempo prolungato, possono determinare piccole scalfitture sulla superficie della cornea.
Le lenti semi-rigide, dette anche gas-permeabili, sono più permeabili all'ossigeno atmosferico. Le lenti a contatto più recenti sono quelle di tipo morbido. Sono costituite da materiale idrofilico e acqua. Sono molto flessibili e aderiscono perfettamente alla superficie corneale; grazie alla loro elevata permeabilità, possono essere applicate per periodi di tempo molto lunghi senza irritare l'occhio e senza provocare scalfitture. Presentano però l'inconveniente di imbibirsi di liquido lacrimale e favorire la crescita di germi.
Di recente sono state introdotte anche lenti monouso, che devono essere sostituite dopo circa due settimane d'impiego.

 

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