SCIENZE - MINERALOGIA - LE MINIERE E LE CAVEPRESENTAZIONECon il termine generico di "miniere" vengono indicati tutti i giacimenti dai quali vengono estratti i minerali aventi un interesse industriale e gli impianti per il loro sfruttamento. Più propriamente occorre distinguere tra le miniere vere e proprie e le cave. Le prime sono quei giacimenti che si estendono in profondità, mentre le seconde sono superficiali e sono sfruttabili prevalentemente a cielo aperto. Lo sfruttamento di una miniera generalmente inizia in base ad indizi superficiali e si sviluppa con indagini tendenti a ricavare dati sulla consistenza dell'ammasso, sulla sua natura, sulla percentuale di minerale utile e, in definitiva, sulla convenienza dello sfruttamento industriale dal punto di vista tecnico ed economico. Allo scopo, oltre a svolgere indagini geologiche, si scavano una o più "trincee" a cielo aperto e, successivamente, piccoli pozzi di profondità variabile per determinare lo spessore del giacimento. Dai pozzi, poi, spesso si scavano gallerie orizzontali di dimensioni ridotte nelle varie direzioni. La convenienza dello sfruttamento dipende da diversi fattori, ma principalmente dalla richiesta del minerale, dal suo valore commerciale e dai costi di produzione. Per esempio, è considerato conveniente lo sfruttamento di un giacimento di ferro in cui quest'ultimo è contenuto in misura dal 50 al 70%, mentre per il rame la percentuale accettabile può anche essere solo l'1%. Spesso si riutilizzano gli scarti di scavi effettuati in tempi antichi, quando le tecniche di estrazione non erano così raffinate e tra i detriti rimanevano notevoli percentuali di minerale utilizzabile. Lo sfruttamento dei giacimenti situati talvolta anche a grandi profondità avviene mediante gallerie a differenti quote, collegate ad uno o più pozzi verticali. I piccoli pozzi scavati in terreni resistenti possono essere a pianta quadrata o rettangolare ed essere dotati di un'armatura di protezione. Quest'ultima è generalmente di legno. I grandi pozzi, invece, hanno quasi sempre sezione circolare, più raramente ellittica, ed un diametro di oltre sette metri, con rivestimenti in cemento armato o metallo. Le gallerie hanno sagoma variabile secondo la natura del terreno; spesso si usano puntelli lungo la linea mediana oppure armature in ferro o in muratura. Il trasporto del materiale scavato verso l'esterno della miniera generalmente avviene a mezzo ferrovia a scartamento ridotto, con trazione elettrica oppure con nastri trasportatori. Quando la miniera è provvista di pozzi, questi sono utilizzati per l'installazione di ascensori per il trasporto del personale e del minerale. Se la cabina è destinata al trasporto del personale questa deve essere provvista di dispositivi di sicurezza per prevenire le cadute. Alla sommità del pozzo vi è una torre di acciaio contenente gli organi per la fermata della cabina e il locale macchine.PROBLEMI DI SICUREZZAIl lavoro all'interno delle miniere è tra i più pericolosi per la possibilità di crolli, inondazioni e vari altri incidenti. Le cause che con maggior frequenza provocano sciagure sono: 1) la presenza del grisou, gas caratteristico delle miniere di carbone, costituito quasi esclusivamente di metano, fortemente esplosivo. 2) la produzione di ossido di carbonio, per combustione lenta del carbone o da scarichi di motori Diesel mal regolati: è esplosivo e fortemente tossico; 3) la formazione di polvere di carbone o di zolfo che, sospesa nell'aria in determinate proporzioni, costituisce una miscela esplosiva. Per evitare le catastrofi che possono essere provocate da queste ed altre cause si possono utilizzare vari sistemi quali l'innaffiamento con acqua, lo spandimento di polveri inerti che agiscono come diluenti, l'uso di sostanze agglutinanti. Ma il rimedio più efficace è un'energica ventilazione delle gallerie. La ventilazione forzata richiede per la introduzione e l'estrazione dell'aria la presenza di almeno due pozzi, uno dei quali può essere quello destinato al montacarichi. In quelle miniere dove le esigenze di ventilazione sono maggiori è necessario predisporre delle condutture per la distribuzione dell'aria in punti prefissati. Nelle gallerie delle miniere sono assai frequenti gli stillicidi di acqua o addirittura l'irruzione di grandi quantità di acqua dovute all'incontro casuale con una vena sotterranea. A seconda dell'entità del liquido si può provvedere allo smaltimento mediante canali o condotte di scolo oppure mediante sistemi di pompe e condotte forzate. L'illuminazione nelle miniere moderne è sempre elettrica con conduttori e lampade ben isolate per il pericolo di scintille che possono innescare esplosioni.LE CAVELe cave sono luoghi di estrazione di materiale roccioso utilizzabile per costruzioni edilizie, idrauliche, stradali e ferroviarie. Da esse si estrae anche la torba, carbon fossile ad alto contenuto acqueo. Il termine è di solito seguito dall'indicazione del prodotto estratto (cava di pozzolana, di ghiaia, ecc.). A differenza delle miniere, le cave non appartengono allo Stato, che però può procedere alla loro espropriazione, per ragioni di pubblica utilità. A seconda che il materiale utile venga estratto dall'esterno oppure da zone sotterranee raggiungibili con pozzi e gallerie, le cave si classificano in cave a cielo aperto o in galleria. Le prime si suddividono poi in vari tipi, a seconda del sistema adoperato in dipendenza dalla natura del materiale e del terreno. In pianura le cave sono in genere a fossa o ad imbuto, si approfondiscono cioè gradualmente con l'estrazione del materiale, procedendo eventualmente per gradini, quando la profondità diventa notevole; nelle zone montuose o collinari e nel caso di estrazione di rocce da usare in blocchi o in lastre si procede con il sistema ad anfiteatro, distaccando il materiale dalla zona in pendio, che costituisce il fronte di attacco e ricorrendo a gradini se il pendio è molto ripido; nel caso di pendio dolce si procede a varata, cioè al distacco di grossi blocchi con filo elicoidale o con cunei o con mine di piccola potenza ed al loro trasporto a valle con vari mezzi. Per materiali da usare in frammenti informi più o meno minuti si usano mine più potenti in modo che la roccia frantumata ricada sul piazzale di lavoro della cava, mentre per materiali incoerenti (pozzolane, sabbie) si adoperano mezzi meccanici quali escavatori a cucchiaio, a benna, ecc. Nel caso di piccole cave il materiale può anche essere abbattuto e asportato con utensili a mano. Nelle cave in galleria, allorché il banco di materiale utile è stato raggiunto dall'esterno con pozzi e cunicoli, si procede con mezzi vari, sia manuali sia meccanici, a seconda della natura del materiale trattato.![]() LE MINEIl significato esatto del termine "mina" è molto diverso da quello che noi comunemente intendiamo; infatti le mine sono quelle cavità aperte artificialmente nelle quali si colloca e si fa esplodere una carica di esplosivo per frantumare e abbattere rocce e murature. Comunemente oggi si intende per mina non solo la cavità (detta propriamente foro o fornello oppure meglio camera di mina), ma anche la carica di esplosivo che in essa viene introdotta. Il foro nel quale viene depositato l'esplosivo viene praticato a mano, mediante appositi strumenti quali il fioretto e la barramina, oppure, più frequentemente, con attrezzi meccanici come perforatrici e martelli pneumatici. Importantissimi ai fini del risultato sono la lunghezza e il diametro delle camere di mina; conviene infatti dare ai fori la massima lunghezza e il minimo diametro, poiché il volume di roccia abbattuta sarà tanto maggiore quanto più alto sarà il rapporto tra profondità e lunghezza. In genere le camere di mina hanno diametri di 20-50 mm se eseguite a mano e di 70-80 mm se realizzate per mezzo di una perforatrice meccanica; la lunghezza varia e nelle cave all'aperto si può toccare una profondità di 10-15 metri. Sempre nelle cave, quando è necessario abbattere grandi quantità di roccia, si usano delle mine speciali; fra queste ricordiamo: le mine a camera allungata, ottenute allargando il fondo di un foro grande e profondo mediante utensili in rotazione o con esplosioni di piccole cariche; le mine progressive, ottenute allargando le fratture naturali con cariche preparatorie; le mine a fornello, costituite da una camera sotterranea collegata all'esterno da una galleria di piccola sezione con andamento a zig-zag, in modo che l'intasamento produca un effetto dirompente. La quantità di esplosivo da utilizzare dipende dal tipo di roccia, dalla profondità della camera, dalla natura dell'esplosivo stesso e soprattutto dalla pezzatura del materiale che si desidera ottenere.
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