I MISSILI
La missilistica è
la scienza che studia la possibilità di realizzare dei viaggi spaziali,
mediante l'impiego di missili (dal latino mittere ovvero "mandare").
La scienza moderna, per inviare nello spazio le gigantesche navi spaziali,
si serve di razzi a propulsione; non è detto però che questa
tecnica venga presto o tardi soppiantata da qualche altro tipo di vettore,
più conveniente o più perfezionato.
La caratteristica senza
dubbio più importante dei missili attualmente in uso è la completa
computerizzazione dei comandi: un elevato numero di calcolatori e di strumenti
di precisione si occupano dei calcoli delle traiettorie e prendono decisioni
importanti senza il minimo intervento umano. Per ragioni sia tecniche che
economiche, è regola dei lanci spaziali che il maggior numero di
apparecchiature elettroniche sia sistemato a terra, e che sul missile non vi
siano altro che le apparecchiature indispensabili all'esecuzione degli ordini.
Avviene così che a terra resta il "cervello" del missile, mentre a
bordo null'altro all'infuori di un terminale, in sostanza una sorta di radio
capace di ricevere ed eseguire i comandi inviati dalla base.
Per meglio
capire i motivi di questa discussione proviamo ad immaginarci un caso pratico:
supponiamo che il nostro razzo stia viaggiando nello spazio alla velocità
di 40.000 chilometri all'ora (circa 11 chilometri al secondo). Le apparecchiature di bordo
invieranno in continuazione a terra, attraverso un codice di impulsi radio,
tutti i dati relativi alla velocità, alla traiettoria, ecc...; tutti
questi fattori verranno elaborati e studiati da computers i quali, dopo aver
stabilito gli ordini da impartire, li invieranno direttamente alla navetta.
Tutte queste manovre e questi calcoli verranno fatti dal calcolatore elettronico
in un tempo estremamente breve quantificabile in frazioni di secondo; da
ciò si può capire perché l'uomo non potrà mai
guidare "manualmente" una nave spaziale.
Tuttavia il sistema di
dividere la mente del missile dal suo corpo avrà poca applicazione in
futuro. Infatti, di fronte ai viaggi spaziali sempre più distanti dalla
terra, le onde radio impiegheranno sempre più tempo per raggiungerlo;
così, dovendo avvenire le decisioni in una frazione di secondo, si capisce che
questo ritardo non sarà più tollerabile e di conseguenza i
calcolatori dovranno essere installati a bordo dei veicoli spaziali.
I
progressi della ricerca spaziale hanno permesso un vastissimo campo di
applicazioni dei missili: a prescindere dagli usi bellici (come i V2 tedeschi e
i moderni missili intercontinentali a testate atomiche) vengono soprattutto
utilizzati per inviare nello spazio attrezzature scientifiche per il rilevamento
di dati e per scopi meteorologici. Numerosi satelliti artificiali vengono messi
in orbita da missili, per effettuare studi sulla terra, sulla stratosfera e sui
corpi celesti del nostro sistema solare. A tale proposito vale la pena di citare
i razzi- sonda: questi apparecchi sono destinati a portare piccole
apparecchiature tecnologiche ad altezze superiori a 100 chilometri, allo scopo
di eseguire rilevamenti che richiedono solo pochi minuti. Sono razzi di potenza
molto minore rispetto a quelli in grado di impartire velocità orbitali.
Non bisogna dimenticare infine, tra le funzioni dei missili, la messa in
orbita di satelliti per telecomunicazioni e radio-televisivi, che da molti anni
hanno annullato le distanze tra i vari continenti.
Rampa di lancio di un missile terra-aria