BOTANICA - GIARDINAGGIO - LE BIENNALI

INTRODUZIONE

Le biennali portano a termine il loro ciclo vitale in 2 anni; durante il primo sviluppano solo steli e foglie e immagazzinano riserve che poi utilizzeranno nel secondo per produrre fiori e semi. Queste piante hanno caratteristiche molto simili a quelle delle annuali, si coltivano allo stesso modo e per questo i due gruppi vengono sempre presi in considerazione insieme; in particolare, le annuali rustiche seminate in settembre hanno praticamente il medesimo ciclo vegetativo delle biennali, anche se queste ultime devono essere seminate un po' prima. Molte piante perenni, infine, vengono trattate come biennali in quanto offrono la produzione migliore solo al secondo anno di coltivazione per poi deperire negli anni successivi, come ad esempio molti garofani o i non-ti-scordar-di-me.

LA SEMINA DELLE BIENNALI

La semina delle biennali si effettua all'aperto, direttamente a dimora o in semenzaio, su un terreno precedentemente preparato, come indicato per le annuali rustiche, mescolandovi anche dello stallatico. Il periodo di semina va da maggio a luglio, tenendo presente che più è anticipato, maggiore sarà il tempo a disposizione della pianta per sviluppare vigorosi cespi prima dell'inverno. Se seminate direttamente a dimora, è bene diradare le piantine, alla comparsa del secondo paio di foglioline vere, in modo da lasciare tra l'una e l'altra uno spazio adeguato alle loro dimensioni definitive. Se sono invece state seminate in semenzaio, vanno trapiantate a dimora quando hanno raggiunto almeno i 6-8 cm di altezza, operazione, comunque, da effettuare prima della metà di ottobre, affinché le piantine abbiano il tempo di attecchire prima dell'inverno. Perché il trapianto abbia successo, le piantine vanno estirpate dal semenzaio provviste di pane di terra, facendo attenzione che questo non si rompa finché non saranno collocate nella nuova posizione. Terminata l'operazione, il terreno va bagnato con un getto d'acqua nebulizzato per non scalzare le giovani piantine.

CURE COLTURALI

Dopo il trapianto a dimora, può essere necessario proteggere le giovani piantine dagli uccelli predisponendo una rete tutt'intorno all'area; questa si può acquistare già pronta oppure si può costruire legando un filo scuro e resistente ad alcuni paletti infilati nel terreno. Per il resto, queste piante non esigono particolari cure, se non l'asportazione dei fiori appassiti durante tutta la stagione vegetativa; impedendo alle piante di andare a seme si può infatti indirizzare la loro energia verso la produzione di nuovi fiori, prolungando così il periodo di fioritura. Ovviamente questa operazione non deve essere effettuata su quelle piantine i cui semi dovranno essere utilizzati l'anno successivo.
Sostegni per piante biennali

ALTEA

Al genere Althaea appartengono piante annuali, biennali e perenni, queste ultime, però, di frequente coltivate come biennali. Sono tutte piante alte, dalle fioriture in diversi colori, a seconda della varietà, e adatte per i secondi piani delle bordure.
Una delle specie più comuni, coltivata di frequente nei giardini di campagna, è l'A. rosea, meglio conosciuta come «malvarosa» o «malvone», alta da 1,5 a 3 m. Per tutta l'estate i suoi fusti sono ricoperti di grandi fiori rosa che possono essere semplici o doppi. Esistono in commercio anche varietà a fiori bianchi, gialli o rossi.

CURE COLTURALI
Preferisce terreni fertili e profondi, piuttosto compatti ed esposti al sole. Sono consigliate sia una concimazione primaverile a base di letame maturo, sia abbondanti irrigazioni estive. Nelle zone ventose, a causa dell'altezza della pianta, è necessario predisporre dei sostegni. Non appena i fiori sono appassiti è bene tagliarli, per evitare che la pianta si dissemini spontaneamente.

MOLTIPLICAZIONE
La semina va effettuata all'aperto, all'inizio dell'estate, in solchi lontani 20 cm l'uno dall'altro. Quando le piantine sono abbastanza cresciute vanno distanziate di circa 30 cm.

CAMPANULA

Appartengono al genere Campanula diverse specie, annuali, biennali e perenni.
Tra le specie perenni alcune, in quanto poco longeve, sono coltivate come biennali; la C. pyramidalis ne è un esempio.
La C. medium, invece, è una specie biennale, alta 30-60 cm, con portamento eretto e fiori campanulati, bianchi, azzurri o rosa, che sono riuniti in racemi fogliari e sbocciano da maggio a luglio.
Tra le varietà si ricordano la "Bells of Holland" e la "Cup and Saucer" con fiore semidoppio; entrambe presentano, inoltre, una vasta gamma di colori che variano dal bianco al blu, al rosa, al lilla.

CURE COLTURALI
Predilige terreni fertili, ben drenati ed esposti al sole o parzialmente ombreggiati. Per le varietà alte è bene predisporre dei tutori.

MOLTIPLICAZIONE
La semina si effettua in estate o all'inizio dell'autunno, in luoghi riparati. Le piantine si ripicchettano poi in primavera direttamente a dimora.

DIGITALE

Oltre 30 specie di piante biennali e perenni appartengono al genere Digitalis.
La più nota è la D. purpurea, che in Italia cresce spontanea nei boschi alpini ed è una specie protetta. I fiori sono tubolari riuniti in grandi racemi e compaiono da giugno a luglio. Tra le varietà si citano: l'"Excelsior" (alta 1,5 m) con fiori bianchi, crema o porpora, e indicata per bordure o per produrre fiori da taglio; la "Foxy", meno alta della precedente e con fiori di vari colori.

CURE COLTURALI
Preferisce esposizioni leggermente ombrose e terreno leggero, permeabile e fresco. Dopo la fioritura occorre tagliare gli steli al colletto.

MOLTIPLICAZIONE
La semina avviene da aprile a giugno, all'aperto. Dato che i semi sono molto piccoli, bisogna prestare attenzione al modo in cui si distribuiscono sul terreno. Inoltre, si consiglia di rastrellare leggermente e disporre un sottile strato di torba umida per facilitare la germinazione.
Le piantine si ripicchettano poi direttamente a dimora.

ENOTERA

Al genere Oenothera appartengono più di 80 specie di piante (annuali, biennali e perenni) che producono in gran quantità profumati fiori imbutiformi.
Tra le biennali più conosciute si citano: l'O. biennis, alta 1-1,5 m e con fiori giallo chiaro che riuniti in racemi e portati da fusti eretti, sbocciano nelle ore serali; la loro fioritura si protrae da giugno a ottobre. L'O. trichocalyx, alta 40-50 cm, presenta, invece, fiori bianchi e profumati. Queste specie sono indicate soprattutto per le bordure.

CURE COLTURALI
Vegeta bene in qualsiasi terreno ben drenato ed esposto al sole. Nella stagione estiva necessita di abbondanti innaffiature.

MOLTIPLICAZIONE
Si semina in cassone freddo da aprile a giugno. Successivamente le piantine si ripicchettano e si coltivano all'aperto sino ad ottobre, poi si pongono a dimora.

GAROFANO

Più di 300 specie di piante annuali e perenni appartengono al genere Dianthus.
Il D. barbatus o «garofano dei poeti» è una specie biennale alta 30-60 cm e indicata per giardini e bordure miste di piante erbacee. I fiori, semplici o doppi, formano infiorescenze folte e appiattite, e sbocciano durante l'estate in varie tonalità dal bianco al rosso con, a volte, delle maculature. Tra le varietà, alcune hanno i colori disposti a zone concentriche. La varietà "Sweet Wivelsfield" ha infiorescenze più rade e più larghe, disponibili in vari colori.

CURE COLTURALI
Predilige un terreno ben drenato, soleggiato e non acido; l'eventuale acidità deve essere opportunamente corretta. Per far sì che le piante l'anno successivo sboccino ancora, bisogna tagliare i fusti fioriferi dopo la fioritura.

MOLTIPLICAZIONE
Si semina all'aperto in giugno e si trapiantano poi le piantine in ottobre. Per ottenere la fioritura nello stesso anno della semina, occorre seminare a marzo sotto vetro; si faranno poi irrobustire le piantine e le si metterà a dimora in aprile-maggio.

LUNARIA O MONTE DEL PAPA

Sono solo 3 le specie che appartengono al genere Lunaria e vengono comunemente chiamate «monete del papa».
La specie biennale L. annua (L. biennis) ha foglie cuoriformi od oblunghe. I fiori, piccoli, profumati e riuniti in mazzi, sono molto ornamentali. La pianta è coltivata perché produce silique argentee a disco.

CURE COLTURALI
Ama i terreni leggeri in posizioni parzialmente ombreggiate.

MOLTIPLICAZIONE
Si semina, in maggio-giugno e alla fine dell'estate, ponendo i semi direttamente a dimora; infatti questa specie non sopporta trapianti.

NON TI SCORDAR DI ME

Il famoso «non ti scordar di me» appartiene al genere Myosotis insieme ad altre 50 specie di piante annuali e perenni. Le specie perenni vengono molto frequentemente coltivate come biennali. Queste piante producono fiori blu, molto decorativi, piccoli e con calici campanulati.
Due sono le specie maggiormente conosciute e apprezzate, entrambe perenni, ma coltivate come biennali: la M. alpestris e la M. sylvatica.
La M. alpestris, alta 10-15 cm, è indicata per il giardino roccioso; i fiori sono profumati e azzurri con centro giallo molto evidente; la fioritura si protrae da aprile a luglio. Tra le varietà si ricordano: l'"Alba", dai fiori bianchi e la "Blue Ball", dai fiori azzurro intenso.
La M. sylvatica, alta 30-50 cm, è invece utilizzata per bordure e per produrre fiori da taglio; i fiori sono profumati e di colore azzurro. Tra le varietà si ricorda la "Blue Bird", dai fiori color azzurro intenso.

CURE COLTURALI
Si adatta a tutti i tipi di terreni fertili, purché siano freschi e ricchi di humus.
La piantina dovrà essere posta in una posizione parzialmente ombrosa. Predilige i climi temperati e freschi e sopporta abbastanza bene il gelo.

MOLTIPLICAZIONE
Si semina in aprile all'aperto o in serra fredda. Le piantine verranno poi trapiantate a dimora in settembre.

PRATOLINA

Al genere Bellis appartengono alcune specie di piante perenni ma coltivate molto spesso come biennali. Tra di esse, la più comune è la B. perennis, meglio nota come «pratolina».
Queste piante, alte 8-12 cm, sono molto ornamentali e vengono utilizzate nei giardini per aiuole e bordure. Alcune presentano capolini semidoppi, altre doppi. La fioritura avviene da marzo ad ottobre. Le varietà si dividono in 2 gruppi: le «Monstruosae», con capolini grandi e dai colori che vanno dal bianco al rosa al rosso vivo, e le «Tubolosae», con capolini più piccoli, degli stessi colori del gruppo precedente.

CURE COLTURALI
Preferisce terreni calcarei e di medio impasto, ricchi di sostanza organica. Esige luoghi luminosi o parzialmente ombreggiati. Sopporta discretamente il freddo e necessita di innaffiature frequenti.

MOLTIPLICAZIONE
Si semina a giugno in solchi poco profondi, all'aperto. A settembre si ripicchettano le piante e si pongono definitivamente a dimora.

PRIMULA

Al genere Primula appartengono più di 500 specie di piante perenni, tutte molto indicate per giardini, aiuole e anche per appartamento.
Una specie perenne coltivata come biennale è la P. vulgaris, molto ornamentale per la vasta gamma di colori dei fiori. E' alta circa 10 cm e ha un portamento compatto. Le varietà in commercio sono generalmente gli ibridi detti «Polyanthus» derivati dalla specie P. vulgaris. Hanno fiori larghi 4 cm riuniti in grandi ombrelle.

CURE COLTURALI
Le giovani piantine amano svilupparsi in ambiente umido ed ombroso. Durante la stagione calda necessitano di abbondanti innaffiature.

MOLTIPLICAZIONE
La primula si moltiplica per divisione dei fusti a fine estate, o in primavera per seme da interrare in cassone freddo.
 

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