BOTANICA - GIARDINAGGIO - IL GIARDINO ROCCIOSO
BOTANICA - GIARDINAGGIO - IL GIARDINO ROCCIOSOBOTANICA - GIARDINAGGIO - IL GIARDINO ROCCIOSOINTRODUZIONELa moda del giardino roccioso o "alpino" (in stretta relazione con il fenomeno dell'alpinismo) si è diffusa solo dall'800 in poi, ad opera di botanici e naturalisti, che intendevano ricreare artificialmente ambienti simili a quelli delle zone di alta montagna in località più a valle, per potervi trasferire le specie vegetali alpine e quindi studiarle più attentamente. Nelle zone alpine è presente infatti una vegetazione molto particolare caratterizzata da piante basse, abbarbicate al suolo per difendersi dalle avversità atmosferiche, e con fioriture di colore intenso e cristallino che compaiono all'inizio della stagione vegetativa, che a queste altitudini è molto breve; solo in questo modo, infatti, i semi hanno il tempo di maturare. Tuttavia ricreare questo microambiente non è cosa facile: le piante alpine, infatti, in estate godono di un'esposizione luminosissima, mentre in inverno sono riparate dal freddo da un manto nevoso. Benché la componente dominante per la ricostruzione di questo spazio sia la presenza di rocce, in realtà ciò che caratterizza fondamentalmente il giardino roccioso è il tipo di terreno, che deve essere piuttosto magro e assolutamente ben drenato; quindi un'aiuola rialzata contenente un terriccio di questo tipo costituisce già di per sé un giardino roccioso come anche un muro a secco o una pavimentazione nelle cui crepe riescono ad insediarsi piccole piante fiorite. Inoltre, nel giardino roccioso, possono trovare spazio non solo le specie rigorosamente alpine, ma anche tutte quelle che in genere necessitano di terreno sciolto e ben drenato, come ad esempio molti tipi di bulbose e perenni e tutti gli arbusti di lenta crescita.![]() I GIARDINI BOTANICI ALPINIPer chi fosse interessato a studiare o anche solo a osservare più da vicino le svariate specie da giardino alpino, nonché la loro esatta disposizione tra le rocce, esiste la possibilità di visitare i bellissimi giardini botanici distribuiti piuttosto diffusamente nelle località montane della nostra penisola. Il loro periodo di apertura al pubblico, anche se varia a seconda della latitudine e dell'altitudine delle singole località, è in genere quello estivo. La Val d'Aosta ne ospita due: Paradisia, forse il più famoso, situato a Valnontey (Cogne) e Chanousia, che si trova a colle del Piccolo San Bernardo, a quota 2.000 m. In provincia di Pavia, a Romagnese vi è invece il giardino botanico di Pietra Corva. Sempre in Lombardia, ma a Bormio, in provincia di Sondrio, all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio, si trova il giardino Resia. Vicino a Trento si possono visitare il giardino alpino di Monte Boldone, e quello di San Marco, situato al Pian delle Fugazze (Vallarza); nel Veneto si ricordano Cansiglio, a Puos d'Alpago (Belluno) e Segni, presso il rifugio Vazzoler di Conegliano Veneto. Alcuni giardini botanici si trovano anche sugli Appennini, tra questi il Pietro Pellegrini, situato sulle Alpi Apuane al Pian della Fioba (Massa) e che si può visitare solo su appuntamento, il giardino Campo Imperatore, al Gran Sasso d'Italia (L'Aquila) e, sull'Etna, il Nuova Gussonea a Paternò (Catania).LE CONIFERE NANENel giardino roccioso possono essere collocate anche diverse specie e varietà di conifere che, in virtù delle loro limitate dimensioni, o per il fatto di crescere molto lentamente (tanto da mantenere per anni un portamento prostrato), vengono classificate come "conifere nane". Molte di queste possono, inoltre, essere utilizzate come tappezzanti nei piccoli giardini o associate ad altre specie nelle bordure di arbusti.FASI PRELIMINARICreare un giardino roccioso non è certo un'operazione tra le più semplici; frequentemente ci si limita ad accatastare a caso dei sassi in un punto qualsiasi del giardino, ottenendo così un effetto sgradevole e poco armonioso. Invece, per conferire a questo spazio un aspetto il più possibile naturale, in sintonia con l'ambiente circostante, è necessaria una accurata osservazione del luogo, seguita poi da una attenta progettazione. L'area utilizzabile può essere limitata a 2-3 rocce affioranti, oppure interessare uno spazio più ampio, così come essere abbarbicata su un pendio scosceso o, al contrario, estendersi su una zona semipianeggiante; la soluzione ottimale sarebbe comunque poter sfruttare delle rocce affioranti. Avendo a disposizione, ad esempio, solo un'area pianeggiante, prima di sistemare le pietre bisogna assicurare un perfetto drenaggio del terreno sostituendo il terreno preesistente, fino ad una profondità di almeno 50 cm, con due strati di materiale grossolano: quello appoggiato sul fondo dello scavo deve essere costituito di ciottoli e ghiaia, mentre quello superiore di sabbia grossolana; si riempiono poi gli spazi tra una pietra e l'altra con un terriccio apposito. Su pendii e terrapieni si dovranno invece ricavare dei gradini più o meno ampi su cui sistemare le pietre facendo però attenzione che queste risultino leggermente inclinate verso l'interno, in modo da favorire il deflusso dell'acqua verso le radici delle piante. Le pietre, che vanno posizionate partendo dalla base del pendio, si ricoprono poi di terriccio in modo che ognuna affiori solo per metà o per 2/3. Importante è collocare il giardino roccioso in una zona soleggiata e dove l'aria possa circolare liberamente, poiché l'eccessivo calore può essere fatale per molte delle specie alpine; nelle località afose, quindi, si consiglia di tenerle all'ombra di qualche albero a foglia caduca.LA SCELTA DELLE PIETREPer dare al giardino roccioso l'aspetto più naturale possibile, la soluzione migliore è quella di utilizzare pietre del luogo che, oltre a rappresentare un'ottima soluzione paesaggistica, consentono anche di risparmiare sui costi di trasporto. Arenarie, calcari, tufi e lava sono tra i materiali che si lasciano più facilmente modellare dagli agenti atmosferici e che quindi assumono prima un aspetto invecchiato e naturale; essendo inoltre porosi favoriscono lo sviluppo delle radici. Oltre a questi, si possono tuttavia utilizzare gneiss, scisti e graniti. L'importante è che il giardino roccioso sia costituito da un unico tipo di pietra, da impiegare in pezzi piuttosto grandi e tagliati irregolarmente.IL TERRICCIO PER LE PIANTE RUPICOLEIl substrato ideale per le piante da giardino roccioso deve essere leggero e permeabile, in modo da consentire un veloce drenaggio, mentre non deve essere eccessivamente fertile e ricco di sostanza organica. La composizione di base di un terriccio per le piante rupicole può quindi essere la seguente: una parte di terra, una di terriccio di foglie e una di ghiaia o sabbia grossolana, più una certa quantità di farina d'ossa. Qualora si volessero coltivare delle specie con esigenze particolari, basta apportare alcune modifiche a queste formula; ad esempio, aumentando la percentuale di terriccio di foglie ed utilizzando quello di brughiera o di quercia, si otterrà un substrato adatto per le piante acidofile, mentre per quelle che crescono sui terreni alcalini, basterà aggiungere una parte di calcare.COME REALIZZARE UN MURO FIORITOCon poca spesa e senza molta fatica è possibile trasformare un anonimo muretto a secco in una parete piena di vita e di colore. Basta infatti estrarre qualche pietra perché si formino delle piccole cavità che, una volta riempite di terriccio, sono in grado di ospitare alcune specie da roccia indicate per questo tipo di esposizione. Campanule blu, felci e Ficus repens saranno adattissime per un muro ombreggiato, mentre Aubrietia, alisso, portulache e Armeria maritima, insieme a moltissime altre specie, andranno collocate al sole. La messa a dimora di queste piante può anche avvenire, e con risultati migliori, durante le fasi di costruzione di un nuovo muretto; in questo caso le cavità andranno riempite di terra via via che si procede nella posa delle pietre. In ogni caso è importante assicurare alle piante fatte crescere tra una pietra e l'altra un veloce drenaggio; sul fondo di ogni tasca e dietro al muretto dovrà quindi essere collocato uno strato di ghiaia in modo che l'acqua in eccesso possa defluire facilmente.IMPIANTOLa messa a dimora delle piante rupicole va generalmente effettuata all'inizio della primavera o in autunno, purché almeno un mese prima che sopraggiunga il gelo, in modo da permettere alle piante di stabilizzarsi. Dato che, però, le specie alpine vengono coltivate e vendute in vaso, il periodo per l'impianto può estendersi all'intera stagione vegetativa, ad eccezione dei giorni più caldi. Si scava una buca un po' più grande del pane di terra in cui sono avvolte le radici, vi si inseriscono le piantine e si riempie di terriccio comprimendolo bene per evitare che si formino sacche d'aria. Infine, dopo aver controllato che il terreno sia allo stesso livello del colletto delle piantine, si innaffia verificando che l'acqua scorra velocemente in profondità. Terminato l'impianto, è bene spargere alla base di ciascuna piantina uno strato di pietrisco che, oltre ad evitare che l'umidità venga a contatto con le foglie più basse del cespo, serve anche a tener lontane le lumache, che sono tra i nemici più temibili di queste piante. La disposizione delle diverse specie deve essere accurata, altrimenti si rischia di ottenere un effetto poco armonioso. Se il giardino roccioso è costruito su di un pendio piuttosto esteso, le piante più alte vanno collocate alla base, e si prosegue via via con quelle di minori dimensioni, così come succede in natura, ma facendo attenzione che le prime non nascondano alla vista le altre. Le specie a cuscinetto o ricadenti vanno sistemate in cima alle pietre, dove meglio si ammira il loro portamento; al contrario, le piante erette e slanciate sono maggiormente valorizzate se collocate alla base di ogni affioramento roccioso; infine le piantine a rosetta che temono molto l'umidità, troveranno posto tra le fessure verticali delle pietre, dove l'acqua non può ristagnare. Un buon suggerimento è quello di visitare un giardino botanico ed osservare attentamente la disposizione e gli accostamenti delle piante rupicole; non è facile infatti riuscire ad armonizzare le fioriture e il fogliame, le dimensioni e i portamenti delle differenti specie.CURE COLTURALIUna volta attecchite, le piante rupicole vanno bagnate solo quando se ne presenta effettivamente la necessità, ossia quando il tempo è particolarmente asciutto; è meglio comunque innaffiare abbondantemente, ma poco di frequente, e nelle ore più fresche della giornata. Durante tutto il periodo vegetativo deve essere tenuta sotto controllo la crescita delle infestanti, estirpandole a mano non appena appaiono. E' indispensabile anche pulire periodicamente il giardino roccioso, soprattutto in autunno e in primavera, asportando via via le foglie che si accumulano tra le piante poiché marcendo possono trattenere umidità (assai dannosa per le specie rupicole) o essere ricettacolo di malattie. In primavera, sarà bene sostituire il primo strato superficiale del terriccio con uno nuovo, costituito da un miscuglio del tipo di quello precedentemente descritto a cui va aggiunto anche un po' di stallatico. Molte specie, infine, hanno bisogno di ripari contro il sole molto forte; in tal caso basterà costruire delle piccole tettoie utilizzando un foglio di cartone, o di tela, sostenuto da 4 picchetti. Un riparo analogo, ma costruito con una piccola lastra di vetro, sarà invece efficace in inverno per proteggere dalle piogge alcune piante, come quelle dal fogliame lanuginoso.UN GIARDINO ROCCIOSO DI PICCOLE DIMENSIONIAnche dove problemi di spazio non consentono di allestire un vero e proprio giardino roccioso, è possibile coltivare qualche pianta rupestre ricorrendo semplicemente a delle aiuole rialzate o a dei vecchi abbeveratoi di pietra. Nel primo caso basta costruire un'aiuola con blocchi di pietra o mattoni di tufo per il muretto di contenimento e riempirla con un substrato perfettamente drenante. A questo scopo si sarà precedentemene scavata una fossa profonda al massimo 30 cm entro cui posare le fondamenta del muretto di contenimento. Sul fondo va quindi sistemato uno strato di materiale drenante, come ciottoli o pietrame, profondo 15-20 cm e, sopra questo, un substrato composto di una parte di terra da giardino molto fertile, una di terriccio di foglie e una di pietrisco. Dopo aver messo a dimora le piante prescelte in un'armonica composizione di forme e colori, occorre distribuire sulle superficie uno strato di ghiaia, alto almeno 5 cm, utile per mantenere le radici al fresco oltre che per contenere la crescita di erbacce. Un'altra soluzione molto decorativa consiste nell'utilizzare i vecchi lavatoi e abbeveratoi di pietra, dall'aspetto rustico e «naturale», entro i quali creare suggestive composizioni. Se queste vasche fossero poco profonde (all'incirca 10 cm), si dovrà praticare un foro di drenaggio sul fondo, altrimenti basterà distribuire un primo strato di ghiaia su cui poi sistemare del terriccio poroso (ad esempio, quello precedentemente descritto per le aiuole rialzate). Con abile inventiva, già da qualche tempo alcuni giardinieri hanno trovato il modo di ovviare al difficile reperimento di questi vecchi abbeveratoi ricorrendo a delle imitazioni. E' infatti abbastanza semplice fabbricare da sé questi inusuali contenitori dall'aspetto invecchiato: basta cospargere la superficie di un lavandino di graniglia con un impasto formato da due parti di torba, una di sabbia e una di cemento, avendo precedentemente distribuito uno strato di collante molto tenace.![]() ACAENA MICROPHYLLAL'Acaena microphylla è una specie perenne a crescita lenta. Le sue foglie sempreverdi formano un tappeto spesso che a volte, espandendosi, soffoca le specie limitrofe da soffocarle; infatti questa pianta, dall'altezza variabile tra 2,5 e 5 cm, si estende lateralmente anche per 45-60 cm. I fiori, color cremisi, di piccole dimensioni e piuttosto insignificanti, appaiono nei mesi estivi, da luglio a settembre. Vistosi e colorati sono, viceversa, i semi, che sono portati da una rosetta a capolino. Questa specie viene generalmente utilizzata come pianta e cresce molto bene tra le fenditure delle rocce e delle pavimentazioni. Molto simile alla precedente è l'A. buchananii con foglie verdi- argentate e rosette arancioni. CURE COLTURALI L'A. microphylla cresce rigogliosa e senza problemi nei terreni secchi e poveri, mentre rifugge i terreni che non presentano un buon drenaggio e muore rapidamente se viene posta in prossimità di ristagni idrici. Va messa a dimora in pieno sole o in posizione leggermente ombreggiata e può essere coltivata senza problemi tra le bulbose. MOLTIPLICAZIONE Si propaga per seme o per divisione; entrambe le operazioni sono da effettuare in autunno o in primavera.AETHIONEMA PULCHELLUML'Aethionema Pulchellum è una sempreverde cespugliosa, perenne, con fusto legnoso solamente alla base. Presenta foglie grigiastre e carnose che formano un tappeto spesso e impenetrabile. Le infiorescenze sono dei capolini formati da una spiga di piccoli fiori di colore rosa scuro che compaiono da maggio a luglio. Questa specie, che raggiunge generalmente un'altezza di 15-25 cm e si espande per 35, si sviluppa bene, oltre che nei giardini rocciosi, sui muri a secco, all'interno degli abbeveratoi e su terreni ricoperti di ghiaia. Ugualmente caratterizzata da un portamento espanso e la specie A. x "Warley Rose", è alta meno della precedente (10-15 cm) e fiorisce in aprile-maggio .Le infiorescenze sono di colore rosa garofano intenso. CURE COLTURALI Tollera facilmente i terreni calcarei, mentre non è adatta per quelli acidi e con ristagni idrici. Necessita, inoltre, di esposizione in pieno sole. MOLTIPLICAZIONE Viene riprodotta mediante semina in cassoni o, eventualmente, in serra fredda; in questo caso la semina deve essere effettuata nel mese di marzo. E' possibile inoltre la propagazione per talea in cassone freddo, da effettuarsi durante l'estate, utilizzando rami privi di gemme fiorali.ALYSSUM SAXATILEQuesta perenne cespugliosa è molto rustica; infatti prospera allo stato naturale nei terreni poveri, dove attecchisce facilmente e si sviluppa senza problemi. Può risultare comunque invadente al punto tale da prendere il sopravvento sulle specie circostanti. Per evitare che ciò si verifichi, è consigliabile scegliere delle varietà meno vigorose e a crescita lenta quali, ad esempio, quelle alpine. L'Alyssum saxatile in primavera è facilmente riconoscibile, per il fatto che, da aprile a giugno, i capolini fiorali formano delle caratteristiche macchie di colore giallo-oro che ricoprono completamente la pianta. Quando non è fiorito presenta, invece, delle foglioline ellittiche di colore grigio-verde. Questa specie raggiunge in altezza 25-30 cm, mentre si espande lateralmente per circa 30-40 cm. Ne esistono numerose varietà di cui le più note sono le cultivar "Citrinum", "Flore pleno" (a fiore doppio) e "Compactum" (di dimensioni particolarmente ridotte). L'impiego ideale dell'A. saxatile è per i muri a secco e per gli interstizi delle pavimentazioni. CURE COLTURALI Non si tratta di una specie particolarmente esigente; infatti, come già detto, cresce senza problemi nei terreni poveri, tuttavia predilige quelli a reazione neutra o tendenzialmente alcalina. Necessita di esposizione in pieno sole e, in estate, anche di una leggera spuntatura. MOLTIPLICAZIONE Si propaga mediante talee prive di gemme fiorali, lunghe circa 5-7 cm, in cassone freddo di sabbia e torba, da realizzare nel mese di giugno.AQUILEGIA ALPINAL'Aquilegia alpina è una specie perenne della famiglia delle Ranuncolacee, di facile crescita e sviluppo; il fusto eretto, erbaceo e poco ramificato, raggiunge 30 cm sia in altezza sia in sviluppo laterale. Il nome Aquilegia, dal latino «aquilegium» (recipiente), è motivato dalla forma dei petali che compongono i fiori, di colore blu e che compaiono generalmente in maggio. Questa pianta viene anche utilizzata per creare aiuole di torba e prati alpini. CURE COLTURALI Necessita di terreni umidi, ma anche ben drenati e ricchi di sostanza organica come foglie decomposte o torba. Si sviluppa bene sia in posizione soleggiata sia in leggera ombra. MOLTIPLICAZIONE La propagazione avviene per seme ma, essendo una specie che si ibrida facilmente, le nuove piantine non conservano sempre le caratteristiche delle piante di provenienza. La semina deve essere effettuata in estate (luglio-agosto) o all'inizio della primavera utilizzando semi maturi in cassoni sottovetro.ARABIS CAUCASICAL'Arabis caucasica è una perenne sempreverde molto coltivata per l'estrema facilità con cui si sviluppa. Inoltre, poiché crea una macchia di colore assai suggestiva, viene sovente collocata su prati, terrapieni o fatta ricadere da muri. Tuttavia questa pianta può divenire eccessivamente invadente, per cui è opportuno tenerla sotto controllo potando i rami dopo la fioritura. E' alta circa 20 cm e si sviluppa 50-60 cm in larghezza. Presenta foglie grigiastre e, da febbraio a giugno, fiori di colore bianco; oltre alle varietà bianche, è però possibile trovare anche varietà che producono fiori rosa ("Rosabella"), o rossi ("Coccinea") e anche varietà a fiore doppio ("Flore pleno"). CURE COLTURALI Non ha esigenze specifiche in fatto di suolo, basta che sia ben drenato. Cresce sia in posizione soleggiata sia in leggera ombra. MOLTIPLICAZIONE Si propaga per divisione, da effettuarsi nel periodo compreso tra fine estate e linizio autunno; qualora si disponga di sementi di varietà sconosciute è consigliabile seminare sottovetro in primavera o in estate.ARMERIA MARITIMAL'Armeria maritima è un'erbacea perenne sempreverde; è diffusa anche nelle zone montane e presenta la particolarità di crescere bene persino in situazioni pedologiche poco favorevoli. Le sue foglie sono lineari e simili a fili d'erba, i fiori sono di colore rosa, piccoli e raccolti in infiorescenze a capolino. La fioritura, che avviene tra maggio e luglio, talvolta è così fitta da coprire interamente il fogliame. Questa specie, che raggiunge un'altezza di 15-30 cm e si sviluppa in larghezza per circa 30 cm, viene comunemente utilizzata per muri a secco e ghiaia, oltre che in abbeveratoi e vasche. Tra le differenti varietà più comunemente coltivate ricordiamo l'"Alba", caratterizzata da fiori bianchi, la "Laucheana" con fiori rosa intenso, la "Vindictive" a fiori rossi e la "Blodstone" con fiori rosso cupo. CURE COLTURALI Non ha esigenze particolari per quanto riguarda il terreno, predilige comunque suoli ben drenati e trae grande giovamento dalle posizioni soleggiate. MOLTIPLICAZIONE Viene propagata tagliando dai rami basali talee lunghe 5 cm che vanno fatte radicare in cassone freddo di sabbia e torba, durante la stagione estiva.ASTER ALPINUSL'Aster alpinus è un'erbacea perenne dalle foglie grigiastre, lanceolate o lineari, particolarmente adatta nei giardini rocciosi, nei prati alpini, sui selciati e nelle aiuole di torba. Questa specie deve il nome, che deriva dal greco "aster" cioè stella, alla forma stellare dei suoi fiori, dei capolini isolati che sbocciano in luglio in differenti tonalità dal rosso-porpora al lilla, creando nel giardino delle gradevoli macchie di colore. Non è una pianta particolarmente sviluppata in altezza (circa 15 cm), mentre lateralmente si espande per 30-45 cm. E' presente allo stato spontaneo nelle Alpi e negli Appennini; inoltre, talune specie nord-americane possono essere usate per produrre fiori da taglio. CURE COLTURALI Richiede solamente terreni ben drenati e posizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE La tecnica di propagazione è la divisione, da effettuarsi nella tarda estate (agosto).ASTILBE CHINENSIS PUMILAErbacea perenne e rizomatosa, ha origini asiatiche. Particolarmente sviluppata allo stato spontaneo (anche 1 m d'altezza), viene generalmente utilizzata nelle bordure (esistono, comunque, varietà coltivate di taglia ridotta che hanno solo 20-30 cm di altezza). Inoltre, ha la capacità di crescere senza problemi persino nelle aree più fredde e umide del giardino roccioso. Presenta delle foglioline dentellate e la caratteristica positiva di fiorire da luglio ad ottobre, quando ormai le altre specie hanno superato la stagione della fioritura. I fiori sono delle pannocchie e formano particolari infiorescenze rosa-porpora, simili a piume di struzzo. CURE COLTURALI Esige terreni freddi e soprattutto umidi. In condizioni di siccità prolungata, la pianta si dirada rapidamente e può anche morire. Gradisce, inoltre, una posizione ombreggiata. MOLTIPLICAZIONE Per ottenere altri esemplari di questa specie è necessario realizzare una divisione in marzo-aprile e collocare quindi le piante all'ombra innaffiandole abbondantemente.AUBRETIA DELTOIDEAL'Aubretia deltoidea è una sempreverde perenne che allo stato spontaneo non presenta esemplari di dimensioni particolarmente sviluppate; infatti, le specie da giardino sono degli ibridi. Inoltre, è una tappezzante particolarmente adatta per muri a secco e selciati, e, poiché possiede una precoce fioritura (i primi fiori compaiono a marzo), è spesso utilizzata nei giardini rocciosi. Dimostra in genere una certa tendenza ad espandersi eccessivamente (60 cm circa), per cui deve essere diradata con regolarità, mentre non è particolarmente sviluppata in altezza (10 cm circa). CURE COLTURALI Gradisce i terreni calcarei e ben drenati. L'esposizione in pieno sole ne migliora lo sviluppo. Qualora si voglia mantenere questa pianta sempre di dimensioni contenute, è consigliabile potarla dopo la fioritura. MOLTIPLICAZIONE Si propaga per seme sottovetro, all'inizio della primavera (febbraio-marzo). E' inoltre consigliabile la divisione o la realizzazione di talee basali lunghe circa 5 cm prelevando il materiale nel mese di agosto.CAMPANULALe campanule sono fondamentali per la realizzazione di un giardino roccioso completo, in quanto offrono una vastissima possibilità di scelta fra specie di diversi colori e dimensioni. Molto interessante è, ad esempio, la Campanula carpatica (alta 20-30 cm e larga 30-40), una specie perenne che produce, da giugno a settembre fiori di colore blu, porpora e bianco, creando delle suggestive macchie di colore; questi hanno la caratteristica forma a campana eretta, distinguendosi così da quelli a forma di stella della C. garganica e della C. portenschlagiana. CURE COLTURALI Necessita di suoli ben drenati e sabbiosi; l'eventuale acidità del terreno va corretta mediante calcitazioni. Tutte le campanule crescono sia in posizione ombreggiata sia in pieno sole. MOLTIPLICAZIONE Si deve seminare sottovetro in autunno; in alternativa si può propagare per divisione in primavera, o con talee basali di rami non fioriferi, da fare radicare (in aprile-maggio) in letto freddo di sabbia e torba.CERASTIUM TOMENTOSUMIl Cerastium tomentosum non viene molto utilizzato nella creazione di giardini rocciosi, comunque, se si desidera una pianta che crei una macchia di colore bianco candido in piena estate, nessuna è più adatta di questa. Si tratta infatti di un'erbacea perenne, cespugliosa, con foglie argentate e con fusti prostrati e ricoperti da una fitta peluria bianca. Si sviluppa in larghezza oltre 60 cm, mentre in altezza solo 10-15; fiorisce da maggio a luglio. CURE COLTURALI Richiede suoli ben drenati e si sviluppa in modo rigoglioso se posto in piena luce. MOLTIPLICAZIONE La propagazione avviene per semina e per divisone, da effettuarsi sempre in primavera.CORNUS CANADENSISIl Cornus canadensis è una specie perenne tappezzante ideale per ricoprire aiuole di torba. La pianta è particolarmente sviluppata in larghezza (raggiunge infatti 60 cm di espansione laterale), mentre è alta solamente 10-15 cm. Produce, generalmente in giugno, dei bei fiori di colore verde-porpora, a cui seguono dei frutti molto suggestivi di forma sferica e di colore rosso vivo, che rendono questa pianta molto decorativa anche dopo la fioritura. CURE COLTURALI Richiede terreni umidi e ricchi di materia organica come foglie decomposte o torba. Cresce bene sia all'ombra sia in posizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Il miglior modo per ottenere altre piante di questa specie è la divisione, che deve comunque essere effettuata in piena stasi vegetativa (inverno).DIANTHUSEsistono varie specie di Dianthus (genere di piante a cui appartiene anche il comune garofano) utilizzate nei giardini rocciosi; tra queste ricordiamo: il D. alpinus (pianta perenne di breve durata), il D. deltoides (perenne, tappezzante) e il D. neglectus (perenne a cuscino). A seconda della specie è possibile coprire muri a secco, riempire vasche, abbeveratoi e selciati. I fusti sono erbacei, le foglie carnose, coriacee, spesse, di colore verde bluastro e con lamina a forma di guaina. Il D. deltoides è uno tra i più coltivati e presenta, da giugno a settembre, delle fioriture con colorazioni che variano dal rosso, al rosa al bianco, è alto 15-20 cm e si espande per circa 30. Una sua bellissima varietà a fiori color cremisi è il "Flashing Light". Il D. alpinus ha fiori più grandi, rosa e porpora. CURE COLTURALI Richiede terreno calcareo ben drenato ed esposizione in pieno sole, ma sopporta anche una leggera ombra. MOLTIPLICAZIONE Si semina in primavera sottovetro, o si eseguono delle talee apicali prive di gemme a fiore da riporre, in estate, in cassone freddo di sabbia e torba.ERINUS ALPINUSL'Erinus alpinus è una perenne sempreverde, alta 6 cm e larga 15, ideale per la creazione di ambienti alpini, per i terreni ghiaiosi e i muri a secco. Cresce facilmente, ma è di breve durata; tuttavia questo fatto non costituisce un problema per il giardino, in quanto si tratta di una specie che si risemina spontaneamente. In primavera e fino ad agosto emette fiori rosa brillante a forma di stella. CURE COLTURALI Richiede terreni ben drenati e cresce anche su quelli poveri. Necessita di una collocazione in pieno sole, tuttavia tollera una leggera ombra. MOLTIPLICAZIONE Si propaga mediante semina diretta in primavera.GAULTHERIA PROCUMBENSLa Gaultheria procumbens è un cespuglio a portamento prostrato, con foglie ovali e oblunghe, coriacee e dentellate ai margini. E' una specie tappezzante e talora diviene anche invadente nei confronti delle piante limitrofe. Dalle foglie, che quando vengono toccate emanano un caratteristico profumo, si ricava un decotto simile al tè e un olio essenziale che viene utilizzato per produrre profumi e insetticidi. Questa pianta non è molto alta (7-15 cm), mentre è particolarmente espansa lateralmente (60 cm); fiorisce nei mesi di maggio-giugno emettendo fiori bianchi. I frutti hanno la forma di piccole bacche bianche con sfumature rosa. CURE COLTURALI E' necessario assicurare a questa pianta un terreno costantemente umido, ma ben drenato, non calcareo e ricco di sostanza organica come torba o terriccio di foglie. E' inoltre preferibile metterla a dimora con un'esposizione a mezz'ombra. MOLTIPLICAZIONE Si propaga generalmente per talea. Le talee, lunghe circa 5-7 cm, vanno prelevate lateralmente e devono essere messe in cassone freddo in piena estate. E' consigliabile rinvasare nella primavera successiva.GENTIANA SEPTEMFIDALa Gentiana septemfida è una erbacea perenne alpina tra le più diffuse nel giardino roccioso. Produce in luglio-agosto dei fiori di colore blu intenso a forma di campana. Seminando però delle specie differenti di gentiana si possono ottenere fioriture dalla primavera fino all'autunno; ad esempio la G. acaulis fiorisce in primavera e la G. sino-ornata in autunno. La G. septemfida è di facile crescita, si sviluppa fino a 20-30 cm in altezza e circa 30 cm in larghezza, ha foglie oblunghe, verdi e carnose. E' ideale per ornare abbeveratoi, giardini alpini, aiuole di torba. La G. acaulis presenta anch'essa fiori blu intenso, ma è alta solo 7 cm. La G. sino-ornata ha fiori blu vivo ed è alta circa 15 cm. CURE COLTURALI Necessita di suolo ben drenato ma che conservi comunque un certo grado di umidità. Le specie che fioriscono in primavera sopportano facilmente il calcare, mentre quelle a fioritura autunnale richiedono suoli acidi. MOLTIPLICAZIONE Per le specie a fioritura estiva è consigliabile la semina, che deve avvenire preferibilmente nel mese di ottobre; per quelle a fioritura autunnale è invece più indicata la divisione nel mese di marzo, e per quelle a fioritura primaverile in giugno. La semina, comunque, non porta sempre a buoni risultati.GERANIUM CINEREUMIl Geranium cinereum, dai fiori color cremisi-magenta, è il geranio più conosciuto, ma nella creazione di un giardino roccioso si può ricorrere anche ad altre specie, come ad esempio il G. dalmaticum di colore rosa chiaro, o il G. x Ballerina rosa, o, ancora, il G. renardii color lavanda pallido. Il G. cinereum è una specie perenne con foglie lobate di colore verde-grigio, alta 10-15 cm e larga 20-30. E' di facile coltivazione e fiorisce da maggio a ottobre; inoltre è molto decorativa se utilizzata in vecchi abbeveratoi di pietra o nei selciati. CURE COLTURALI Il terreno deve essere ben drenato, ma anche mantenere un certo grado di umidità, poiché questa pianta non sopporta prolungate carenze idriche. Questa specie esige in genere un'esposizione soleggiata, ma tollera anche la mezz'ombra. MOLTIPLICAZIONE Si effettua la divisione in autunno (settembre) e in primavera (marzo), ripiantando in loco. Si propaga anche per semina, in marzo.GYPSOPHILA REPENSLa Gypsophila repens è molto diffusa nei giardini rocciosi, in quanto ben si adatta a crescere tra le rocce, i selciati, e negli abbeveratoi di pietra. E' una pianta perenne, sempreverde e di facile crescita; alta 20 cm si espande in larghezza per 60 creando un fitto tappeto di foglie grigio-bluastre. Emette in giugno-agosto dei fiori pentameri, di colore bianco nella varietà "Monstrosa", e rosa nella "Fratensis". CURE COLTURALI Richiede terreni ben drenati e si sviluppa in posizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Occorre utilizzare polloni basali di 5 cm e farli radicare in aprile-maggio in cassone freddo di torba e sabbia.HELIANTHEMUM ALPESTREL'Helianthemum alpestre è un'erbacea perenne sempreverde, con foglie alterne, talvolta stipolate, e fiori pentasepali. E' particolarmente usato per selciati e muri a secco in quanto ricopre rapidamente qualunque superficie. E' alto 7-10 cm, largo 30 e produce in giugno-luglio fiori di colore giallo intenso. CURE COLTURALI Non tollera i terreni acidi, mentre si sviluppa molto bene in quelli calcarei e ben drenati; va posto in posizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Viene moltiplicato mediante polloni non fioriferi, preferibilmente laterali, lunghi 5-7 cm, da riporre e far radicare in vasi di sabbia e torba in cassone freddo. L'epoca consigliata è l'estate.HELICHRYSUM SELAGOL'Helichrysum selago è un sempreverde cespuglioso che ha la particolarità di mantenere per lungo tempo i fiori; questi, inoltre, possono essere recisi e utilizzati, freschi o essiccati, per le composizioni. Si presenta come un cespuglio dalle dimensioni di 15-20 cm, che si ricopre da giugno ad agosto di fiori di tutti i colori, tranne che bianchi. Viene generalmente utilizzato nei giardini alpini. CURE COLTURALI Esige un terreno ben drenato, ma anche umido, arricchito di torba e terriccio ricavato da foglie decomposte. Molto importante è anche l'esposizione, che deve risultare in pieno sole. MOLTIPLICAZIONE Si propaga per divisione, in estate, utilizzando getti laterali di circa 7 cm.HEPATICA TRILOBAL'Hepatica triloba è una perenne semi-sempreverde con foglie trilobate di colore verde nella pagina superiore e brunastre nella pagina inferiore e sui margini. Questa pianta, simile all'anemone, non è particolarmente sviluppata in altezza (7-10 cm), mentre è espansa molto di più lateralmente (30 cm). Emette da febbraio ad aprile fiori a forma di stella di colori vari (bianco, rosso, porpora e blu) e portati da corti gambi. E' ideale per aiuole, giardini e prati alpini. CURE COLTURALI Prima del trapianto è consigliabile aggiungere materiale organico (foglie decomposte, torba) al terreno, che deve comunque essere ben drenato. Questa pianta non ha particolari preferenze per quanto concerne l'esposizione, infatti cresce bene sia in pieno sole sia all'ombra. MOLTIPLICAZIONE Si consiglia la divisione, da realizzare in tarda estate.HYPERICUM POLYPHYLLUML'Hypericum polyphyllum, molto utilizzato nei giardini rocciosi, è un cespuglio sempreverde con foglie opposte di colore grigio- verde; raggiunge un'altezza di 15 cm e si espande lateralmente per 30 cm. I fiori pentameri, color giallo-oro e forniti di lunghi stami, compaiono da luglio a settembre. E' ideale per ricoprire terrapieni molto scoscesi e difficili da sfalciare e per abbellire selciati e ghiaia, risultando anche meno invadente dell'H. calycinum, un'altra specie utilizzata come tappezzante. CURE COLTURALI E' una pianta di facile attecchimento e di rapido sviluppo, cresce infatti in qualsiasi suolo purché ben drenato e senza ristagni idrici in inverno. Gradisce un'esposizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Si propaga in maggio-giugno per mezzo di talee basali, lunghe 5 cm, da fare radicare in cassone freddo in sabbia e torba.IBERIS SAXATILISMentre le specie annuali del genere Iberis hanno fioriture multicolori (bianche, rosa, salmone), l'I. saxatilis, che è una perenne, produce da maggio a luglio fiori bianchi riuniti in grappoli ombrelliformi. Ideale per muri a secco e selciati, questa specie, alta 7 cm e larga 30, presenta delle dimensioni maggiori rispetto all'I. sempervirens, un'altra specie da giardino roccioso da cui sono state ricavate numerose varietà come la "Snow Flake" e la "Little Gem". Per prolungare la fioritura si consiglia di eliminare i fiori appassiti. CURE COLTURALI Come buona parte delle piante da giardino roccioso anche l'I. saxatilis richiede terreni ben drenati; il suo sviluppo viene inoltre favorito da un'esposizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE La moltiplicazione deve essere effettuata in giugno-agosto, mediante talee in cassoni freddi (sabbia e torba), nei quali dovranno poi trascorrere tutto l'inverno.LYCHNIS ALPINALa Lychnis alpina è una perenne poco sviluppata in altezza e in larghezza (10 cm) e che forma nel giardino roccioso dei ciuffi di fogliame verde scuro tra cui compaiono dei fiori rosa intenso a 5 petali; esistono comunque delle varietà di altri colori, come l'"Alba" dai fiori bianchi. Questa specie, pur essendo una perenne, è di breve durata. CURE COLTURALI Non richiede suoli particolari, purché siano ben drenati e non calcarei; può essere anche sistemata in terreni acidi. Si sviluppa egualmente in pieno sole e in penombra. MOLTIPLICAZIONE La propagazione viene attuata per semina in cassone freddo, in maggio-giugno.LYSIMACHIA NUMMULARIALa Lysimachia nummularia è una specie appartenente alla famiglia delle Genzianacee. Si tratta di un'erbacea con fusti striscianti e vigorosi che ricoprono il terreno con le loro numerose foglie, opposte e di colore verde scuro. Cresce spontaneamente nei luoghi umidi e paludosi e viene coltivata nei giardini rocciosi in vasche e abbeveratoi. I fiori, di colore giallo e a forma di campana, compaiono in estate, da giugno ad agosto. CURE COLTURALI Prima di metterla a dimora è consigliabile arricchire il terreno del giardino con materiale organico (foglie mature e torba). Richiede comunque terreno drenato e una posizione parzialmente ombreggiata. MOLTIPLICAZIONE Viene propagata per talea da porre in letto freddo in primavera; in alternativa, in autunno si può realizzare la divisione.ORIGANUM DICTAMNUSL'Origanum dictamnus è una pianta perenne dal fusto lignificato solo alla base, che ogni anno emette rami erbacei che si sviluppano per un solo ciclo vegetativo, quindi si seccano e muoiono (pianta suffrutice). Viene utilizzato nei giardini alpini, sui selciati, in muri a secco e tra la ghiaia. I fiori, che sono rosa e piccoli, compaiono da giugno ad agosto. Le foglie sono lanugginose e formano una massa tondeggiante. Questa specie è più sviluppata in altezza (30 cm) che in larghezza (15 cm). CURE COLTURALI Richiede un suolo ben drenato e una posizione soleggiata, ma riparata dai venti. MOLTIPLICAZIONE Si propaga nella tarda estate (luglio-settembre) utilizzando getti basali privi di gemme a fiore e da fare radicare in cassone freddo (sabbia e torba).OXALIS ADENOPHYLLAAdatta per le aiuole di torba, gli ambienti alpini e la ghiaia, l'Oxalis adenophylla è una pianta perenne che produce, generalmente tra maggio-giugno, foglie grigiastre e numerosi fiori di colore rosa. Bisogna comunque prestare attenzione perché, come molte specie appartenenti al genere Oxalis, anche questa può risultare invadente. Le sue dimensioni, tuttavia, non sono eccessive: 7 cm di altezza e 15 di espansione laterale. CURE COLTURALI Pur essendo una pianta che non esige particolari cure, si richiede un terreno ben drenato e ricco di materia organica (foglie decomposte e torba). L'esposizione deve essere sempre in pieno sole. MOLTIPLICAZIONE Viene propagata per divisione, da effettuarsi a fioritura conclusa.PHLOX SUBULATALa Phlox subulata è una specie suffruticosa, e tappezzante, molto facile da conservare, e ideale per ricoprire muri, rocce, zone con ghiaia e selciati. Produce da aprile a maggio fiori di colore porpora e rosa. Tra le molte varietà esistenti, ricordiamo: l'"Apple Blossom" a fiori rosa, la "Temiscaming" a fiori rossi e la "G.F. Wilson" a fiori porporini. CURE COLTURALI Predilige terreno ben drenato, ricco di sostanza organica (foglie decomposte e torba), e si sviluppa bene se posta in pieno sole. MOLTIPLICAZIONE Occorre realizzare delle talee basali, lunghe 5-6 cm, da fare radicare in cassone freddo di sabbia e torba; il periodo consigliato è il mese di luglio.POLYGONUM TENUICAULEIl Polygonum tenuicaule è una specie perenne utilizzabile in prati alpini, aiuole di torba e selciati. E' sconsigliabile adoperarla come tappezzante perché è particolarmente invadente. Presenta delle infiorescenze a spiga di colore bianco, che compaiono sulla pianta nei mesi di marzo e aprile. CURE COLTURALI Non ha particolari esigenze, anche se un terreno ben drenato e un'esposizione soleggiata ne favoriscono lo sviluppo. MOLTIPLICAZIONE Esistono 2 tecniche di propagazione: la divisione, da effettuarsi in primavera e in autunno, e la produzione di talee basali prive di gemme a fiore, in autunno.POTENTILLA NITIDALa Potentilla nitida è una perenne tappezzante, ideale per la creazione di vasche ed abbeveratoi fioriferi. Questa specie, dalle foglie argentate e i fiori rosa pallido, è poco sviluppata in altezza (5-7 cm), mentre cresce molto in senso laterale (30 cm) divenendo invadente se collocata in piccoli giardini. Tra le varietà è consigliabile la "Rubra" che produce fiori di colore rosa intenso. CURE COLTURALI Gradisce suoli ben drenati e un'esposizione soleggiata; se possibile bisogna porla in una posizione ventilata. MOLTIPLICAZIONE Può essere seminata in marzo, oppure propagata mediante talee basali (5-7 cm), in aprile, o per divisione in autunno.PRIMULA AURIUOLALa Primula auricula, una perenne sempreverde, è una delle primule più utilizzate nei giardini, soprattutto in selciati, ambienti alpini, aiuole, e abbeveratoi. Questa specie, che si sviluppa in altezza e in larghezza circa 15 cm, presenta dei caratteristici fiori gialli e porpora che sbocciano da marzo ad aprile offrendo uno spettacolo assai suggestivo. Esistono, comunque, diverse altre specie di primule, che fioriscono da gennaio a maggio in una vasta gamma di colori (blu, lavanda, rosa-lilla). CURE COLTURALI Richiede un suolo umido, ma anche ben drenato, a cui è indispensabile aggiungere foglie decomposte e torba per facilitarne il rigoglio vegetativo. E' indicata sia l'esposizione in pieno sole sia in leggera ombra; i migliori risultati si possono ottenere esponendo la pianta a levante. MOLTIPLICAZIONE Si propaga per divisione dopo la fioritura, in alternativa si possono adoperare talee e getti radicati (lunghi 3-5 cm), da interrare durante l'estate in cassone freddo.PULSATILLA VULGARISLa Pulsatilla vulgaris è una specie perenne adatta a crescere in ambienti alpini e aiuole di torba. Si sviluppa facilmente nelle zone soleggiate. In primavera i rami fioriferi escono dal terreno ricchi di gemme setolose che si aprono a forma di tazza. In seguito, da aprile a maggio, le gemme producono dei fiori a forma di stella larghi circa 7 cm e di colore porpora chiaro. Le foglie felciformi vengono invece emesse insieme alle gemme. CURE COLTURALI Necessita di terreno umido, ma ben drenato. Una posizione soleggiata ne favorisce lo sviluppo. MOLTIPLICAZIONE La P. vulgaris si propaga per semi da interrare in luglio in cassette. Le piante ottenute, dopo un primo trapianto, si fanno svernare in letto freddo e si rinvasano poi in primavera.RANUNCULUS CALANDRINIOIDESIl Ranunculus calandrinioides, tra le specie più decorative per il giardino roccioso, è una perenne sempreverde, con foglie di colore verde-grigio; cresce 10-15 cm sia in altezza che in larghezza. I fiori, bianchi con sfumature rosa, compaiono da dicembre ad aprile. CURE COLTURALI E' una specie esigente che richiede infatti un terreno perfettamente drenato; si consiglia quindi di aggiungere al substrato, prima della messa a dimora della pianta, sabbia e ghiaia. Necessita anche di una posizione soleggiata e riparata dai venti. MOLTIPLICAZIONE E' necessario utilizzare terriccio speciale da semina e quindi seminare in cassone freddo, in febbraio-marzo. In autunno è possibile realizzare anche la divisione.SAPONARIA OCYMOIDESLa Saponaria ocymoides è una specie perenne dalle foglie lanceolate. I fiori, che compaiono da luglio a settembre, sono di colore rosa brillante. Numerose sono le sue varietà, tra cui la "Compacta", a fiori rosa cupo, e la "Rubra Compacta", a fiori rosa intenso. Sono impiegate entrambe nei giardini in cui è richiesta una pianta di piccole dimensioni. La S. ocymoides viene generalmente utilizzata per muri a secco, selciati, abbeveratoi e tra la ghiaia.![]() SAXIFRAGA MOSCHATAIl genere Saxifraga, molto diffuso, comprende più specie dalle caratteristiche anche assai diverse (a rosetta, striscianti, sempreverdi). La S. moschata è una perenne sempreverde più sviluppata in larghezza (30-45 cm) che in altezza (6 cm). Il colore dei suoi fiori va dal bianco al rosso. La sua collocazione ideale nel giardino è tra la ghiaia, in ambiente alpino, in selciati e muri a secco. CURE COLTURALI Richiede terreni ben drenati ad esposizione in pieno sole o leggermente ombreggiata. MOLTIPLICAZIONE Si propaga con talee di rosette non fiorifere, da interrare quindi in letto freddo in maggio-giugno.SEDUM CAERULEUMIl Sedum caeruleum è un'erbacea annuale ideale per giardini alpini, muri a secco, ghiaia e lastricati. I fiori sono di colore blu e compaiono generalmente in luglio. E' alto 10-15 cm e si espande per 15. CURE COLTURALI Non si tratta di una specie molto esigente, ma si sviluppa meglio se posta in terreno ben drenato e in posizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Essendo una specie annuale, il S. caeruleum viene propagato per semina diretta sul terreno.SEMPERVIVUM MONTANUMIl Sempervivum montanum è una pianta perenne a rosetta, poco sviluppata in altezza (2,5 cm) e in larghezza (15 cm). La sua collocazione nel giardino roccioso è varia, infatti può essere utilizzato per muri a secco, lastricati, giardini alpini, ghiaia. I fiori compaiono da giugno ad agosto e sono di colore rosa-porpora chiaro. CURE COLTURALI Non ha esigenze particolari in fatto di terreno, anche se vegeta meglio in suoli ben drenati; viceversa è indispensabile per il suo sviluppo l'esposizione in pieno sole. MOLTIPLICAZIONE Si propaga utilizzando i polloni da esso prodotti e si trapianta in autunno o in primavera.SILENE ACAULISLa Silene acaulis è una specie perenne tappezzante, che cresce senza alcun problema in ogni giardino. Viene generalmente utilizzata tra rocce, lastricati, e ghiaia, in prati alpini e muri a secco. Le foglie, di colore verde, sono strette e sottili e formano, insieme ai rami, tappeti di piccole dimensioni (questa specie è infatti poco sviluppata in altezza, 5 cm circa, mentre lo è maggiormente in larghezza, 30-45 cm). I fiori, di colore rosa vivace, a forma di stella, appaiono in maggio-giugno; la fioritura è comunque meno abbondante di quella delle specie selvatiche. CURE COLTURALI Il terreno ideale è un suolo ben drenato, mentre l'esposizione può essere o soleggiata o a mezz'ombra. MOLTIPLICAZIONE Si propaga da getti di buon vigore tramite talee lunghe 2-4 cm, da mettere a radicare in letti freddi di sabbia e torba.THYMUS SERPYLLUMIl Thymus serpyllum, uno stretto parente del timo comunemente impiegato in cucina, è una specie suffrutice tappezzante utilizzata tra la ghiaia, in ambienti alpini e su muri a secco. Le foglie sono profumate, i fiori, di piccole dimensioni, sono di colore bianco o rosso-rosa. Le molte varietà esistenti di T. serpyllum si differenziano dalla specie tipica, oltre che per il colore dei fiori ("Albus" a fiori bianchi, "Annie Hall" a fiori rosa tenue, "Punch Chintz" a fiori rosa intenso, "Coccineus" a fiori rossi) anche per quello delle foglie ("Silver Queen" a foglie verdi e bianche, l'ibrido "Doone Valley" a foglie verdi con macchie oro). CURE COLTURALI Dopo la fioritura è consigliabile eliminare i fiori appassiti. Richiede terreni ben drenati e in posizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Per propagare il T. serpyllum è consigliabile la divisione, da realizzare indifferentemente in primavera o in autunno.VERONICA PROSTRATALa Veronica prostrata è una perenne tappezzante utilizzata tra la ghiaia, i lastricati e sopra i muri a secco. Non ha problemi di crescita, ma talvolta risulta aggressiva e invadente, ed è quindi necessario contenerne lo sviluppo. Produce, da maggio a luglio, fiori di colore blu intenso. Numerose sono le sue varietà, sia a fiori blu, come la "Royal Blue" e la "Kapitan", sia di altri colori, come la "Mrs Halt" che è rosa. CURE COLTURALI Cresce su qualsiasi terreno da giardino, anche se si sviluppa meglio nei terreni drenati, con esposizione soleggiata, o in leggera ombra. MOLTIPLICAZIONE La propagazione avviene in primavera mediante divisione.VIOLA BIFLORALa Viola biflora è una perenne molto utilizzata anche nei giardini rocciosi, soprattutto in aiuole di torba, vasche, abbeveratoi, ambienti alpini e lastricati. E' alta 5 cm ed espansa lateralmente per 30; i fiori, che presentano la classica forma delle viole, sono di colore giallo vivo e sbocciano da aprile a maggio. Una varietà interessante è la "Purpurea", che ha fiori viola con striature bianche e foglie porporine. CURE COLTURALI Richiede terreni umidi ma ben drenati e si adatta alle posizioni sia soleggiate sia a mezz'ombra. MOLTIPLICAZIONE Viene propagata in primavera mediante semina in terriccio fertile, all'ombra.LE CONIFERE NANEABIES BALSAMEA "HUDSONIA"L'Abies balsamea "Hudsonia" è una conifera nana sempreverde, rustica, con una chioma compatta e arrotondata alla sommità. Le sue numerose foglie sono aghiformi, di colore verde lucente sulla pagina superiore e striate di bianco su quella inferiore. Questa specie ha una crescita molto lenta, basti pensare che un esemplare di 10 anni raggiunge appena un'altezza di 40 cm e una larghezza della chioma di 50-55 cm. CURE COLTURALI Cresce senza problemi ovunque e tollera anche i terreni calcarei. La sua collocazione ideale è in piccoli giardini rocciosi o in contenitore. MOLTIPLICAZIONE Si propaga per mezzo di semi, da interrare in letto freddo tra febbraio-marzo. Quando le piantine sono abbastanza cresciute, vanno trapiantate in vivaio e dopo 2-3 anni si possono mettere a dimora.CHAMAECYPARIS OBTUSA "NANA GRACILIS"La Chamaecyparis obtusa "Nana Gracilis" è una varietà sempreverde dalla chioma folta e coniforme; le foglie, portate da rametti a forma di ventaglio, sono di colore verde scuro e lucenti. Può essere utilizzata in contenitori, nei giardini rocciosi e in giardini d'eriche, oppure unita ad altri gruppi di conifere. E' a lenta crescita: dopo 10 anni raggiunge solo 60 cm sia in altezza sia in larghezza. CURE COLTURALI Non essendo una pianta particolarmente esigente, si adatta molto bene a differenti tipi di terreno; inoltre può crescere senza problemi anche all'ombra. MOLTIPLICAZIONE Si moltiplica per talea, in primavera, prelevando dei getti lunghi 10 cm circa, da far radicare in letto freddo. Le talee radicate vanno poi trapiantate in piccoli contenitori da tenere all'aperto.JUNIPERUS HORIZONTALISLo Juniperus horizontalis è una pianta a portamento prostrato utilizzata come tappezzante, infatti forma uno strato di rami e di foglie molto intricato. Nella specie tipica le foglie sono di colore grigio-verde o grigio-azzurro, mentre in alcune varietà esse assumono anche altri colori. Talune varietà, inoltre, hanno la caratteristica di mutare il colore della chioma dall'inverno all'estate; ad esempio, la "Bar Harbor" ha foglie di colore grigio-verde in inverno e grigio-blu in estate. Lo sviluppo dello J. horizontalis è molto contenuto, infatti dopo 10 anni questa pianta raggiunge solo 7-8 cm di altezza; viceversa, la sua espansione laterale sfiora anche i 3-4 m. CURE COLTURALI Necessita di molto spazio per potersi espandere lateralmente; gradisce l'esposizione in pieno sole e ben si adatta ai terreni calcarei. MOLTIPLICAZIONE La specie tipica si moltiplica per seme, in settembre, in cassone freddo. Le varietà vanno invece propagate per mezzo di talee, da prelevare all'inizio dell'autunno e interrare in cassone freddo.PICEA ABIES "NIDIFORMIS"La varietà "Nidiformis" della Picea abies viene spesso utilizzata in piccoli giardini rocciosi, in contenitori e in giardini d'erica. Le foglie di questa sempreverde sono aghiformi, sottili, dure e di colore verde scuro; la zona terminale della chioma è particolarmente appiattita. Si tratta di una varietà nana del noto «albero di Natale», infatti dopo 10 anni raggiunge solo 30 cm d'altezza e circa 45 cm di larghezza. CURE COLTURALI Non è una specie particolarmente esigente: cresce e si sviluppa in tutti i tipi di suolo, anche in quelli calcarei. Esige un'esposizione soleggiata o parzialmente ombreggiata. MOLTIPLICAZIONE Si propaga per mezzo di semi, da interrare in cassone freddo all'inizio della primavera. Le piantine abbastanza cresciute vanno poi trapiantate in vivaio, luogo in cui dovranno restare fino al momento della messa a dimora, che dovrà avvenire almeno 2-3 anni dopo.PINUS STROBUS "NANA"Il Pinus strobus "Nana" è una pianta sempreverde a lenta crescita che si sviluppa molto bene nei giardini d'erica. Ha foglie aghiformi di colore verde-blu; la sua chioma è arrotondata o a forma di cupola. Dopo 10 anni un esemplare di questa specie raggiunge circa 70-80 cm di altezza e di espansione laterale. CURE COLTURALI E' una conifera esigente per quanto concerne l'esposizione, infatti per potersi sviluppare adeguatamente richiede una posizione aperta e molto soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Questa varietà del pino strobo si deve moltiplicare per via vegetativa, innestando i getti sulla specie tipica all'inizio della primavera.THUJA ORIENTALIS "AUREA NANA"La Thuja orientalis "Aurea Nana" è una conifera sempreverde a portamento compatto e chioma arrotondata; la sua collocazione ideale nel giardino roccioso è accanto ad altre conifere. Una caratteristica distintiva di questa varietà è quella di cambiare, con il trascorrere delle stagioni, il colore delle foglie, che sono portate da rametti piatti ed eretti e sono di colore oro vivace in estate, mentre in inverno diventano gialle e giallo-verdi. Dopo 10 anni un esemplare di "Aurea Nana" raggiunge circa 30 cm sia in altezza sia in larghezza. CURE COLTURALI Questa conifera non ha esigenze particolari in fatto di suolo; viceversa, per poter ottenere delle chiome dai bellissimi colori è necessario che sia messa a dimora in posizione molto soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Si propaga per mezzo di talee da far radicare in cassone freddo alla fine dell'estate. In seguito le piantine ottenute andranno trasferite in vivaio, dove dovranno trascorrere 2-3 anni prima della messa a dimora.
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