Geografia Africa Territorio Economia Cenni storici del Lesotho.

Geografia Africa Territorio Economia Cenni storici del Lesotho

GEOGRAFIA - AFRICA - LESOTHO

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PRESENTAZIONE

Il Lesotho è posto nell'Africa australe ed è completamente circondato dal territorio della Repubblica Sudafricana di cui costituisce un'enclave. Si estende su una superficie di 30.355 kmq ed ha una popolazione di 2.108.000 abitanti, compresi i lavoratori all'estero. La densità media è di 69 abitanti per kmq. La popolazione è formata per la quasi totalità dai Sotho (85%) e per il 15% dagli Zulu. Le lingue ufficiali sono l'inglese e il seSotho. La maggior parte della popolazione (70%) è di fede cristiana con una minoranza di animisti (30%). Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth dal 1966, il Lesotho è una Monarchia costituzionale; in base alla Costituzione del 1993, il potere esecutivo è esercitato dal Governo, presieduto dal primo ministro che è responsabile dinanzi al Parlamento; questo è costituito di un'Assemblea Nazionale di 65 membri, eletti ogni cinque anni, e di un Senato di 33 membri, 11 dei quali di nomina reale. L'unità monetaria è il loti (plurale maloti). La capitale è Maseru (297.000 ab.).

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IL TERRITORIO

Il territorio del Lesotho occupa la zona più montuosa dell'Africa meridionale ed è formato da altipiani vulcanici, delimitati ad Est dalla catena dei Monti Draghi, con vette che superano i 3.000 m di altezza (Thabana Ntlenyana 3.482 m). I fiumi principali sono l'Orange, che attraversa tutto il Lesotho, e il Caledon che scorre ad Ovest del Paese, provocando fenomeni di erosione. Il clima è temperato con elevate escursioni termiche tra l'estate e l'inverno.

Cartina del Lesotho

L'ECONOMIA

La più importante risorsa naturale del Paese è l'acqua: nel 1998 è stato inaugurato a Muela un grande bacino artificiale che permette il rifornimento d'acqua per uso agricolo al Sudafrica e garantisce l'autosufficienza energetica al Lesotho. Entro il 2017 è prevista la costruzione di altre cinque dighe e due centrali. Di notevole rilevanza sono le esportazioni di lana (mohair) e diamanti.

CENNI STORICI

Territorio di asilo per le popolazioni baSotho in fuga dall'avanzata zulu e boera (inizio XIX sec.), la regione divenne protettorato britannico nel 1868 con il nome di Basutoland. Annessa dal 1871 al 1884 alla Colonia del Capo, poi divenne nuovamente colonia separata alle dipendenze britanniche, resistendo successivamente alle richieste di annessione avanzate dal Sudafrica. Nel 1959 fu varata una Costituzione che introduceva limitati poteri di autogoverno. Il pieno autogoverno venne raggiunto nel 1965 con le prime elezioni che decretarono la vittoria di re Moshoeshoe. L'indipendenza, proclamata il 4 ottobre 1966, ebbe come conseguenze il varo di una nuova Costituzione e la ridenominazione del Basutoland in Lesotho. Nel 1970 il conflitto costituzionale tra il re e il primo ministro Leabua Jonathan, rappresentante del Basotho National Party, si risolse a favore di Jonathan che sospese la Costituzione e costrinse il re all'esilio, ergendosi ad arbitro del Paese. Ciò provocò la reazione di alcuni gruppi di opposizione, tra cui quello armato denominato Lesotho Liberation Army. Negli anni Settanta il Governo del Lesotho, pur mantenendo una certa dipendenza economica dal Sudafrica, sostenne l'African National Congress (ANC), schierandosi contro la politica dell'apartheid. Il Sudafrica, che più volte aveva violato i confini del Lesotho per scovare rifugiati dell'ANC, prese le sue contromisure appoggiando la nascita di un nuovo partito di destra, la Basotho Democratic Alliance (1982-84), e chiudendo la frontiera (gennaio 1986), con gravi conseguenze sull'economia locale. Jonathan, trovatosi isolato anche in seguito al rinvio delle elezioni fissate per il 1985, nel gennaio 1986 fu facile bersaglio di un colpo di Stato capeggiato dal generale J. Lekhanya che affidò nuovamente i poteri legislativo ed esecutivo al re Moshoeshoe. Contemporaneamente l'espulsione di alcuni rifugiati dell'ANC e la riapertura delle frontiere portarono ad un miglioramento dei rapporti con il Sudafrica. Anche negli successivi il Governo del Lesotho evitò di prendere decisioni contrarie al potente vicino. Nel frattempo ci fu una ripresa della lotta armata da parte del Lesotho Liberation Army. Nel 1990 un nuovo conflitto tra il re e Lekhanya si risolse nuovamente con l'esilio del sovrano e con l'assunzione del potere legislativo ed esecutivo da parte del consiglio militare. Detronizzato Moshoeshoe, nel novembre del 1990 venne eletto re suo figlio Letsie III. Tuttavia nell'aprile del 1991 anche Lekhanya cadde in disgrazia, rovesciato da un colpo di Stato che insediò come presidente del consiglio militare E.Ph. Ramaema. Riaperti i colloqui con l'ex re in esilio, le elezioni del 27 marzo 1993 decretarono il ritorno al potere dei civili che portarono al Governo N. Mokhehle, capo del Basotho Congress Party. La difficile politica di democratizzazione intrapresa dal Governo venne arrestata già un anno dopo da un fallito colpo di mano antiparlamentare del sovrano Letsie III, che nel 1995 dovette comunque abdicare in favore del padre, l'ex re Meshoeshoe. Le elezioni del 23 maggio 1998 per il rinnovo dell'Assemblea Nazionale portarono alla netta vittoria, pesantemente contestata dalle opposizioni, del Partito del Congresso basotho. In ottobre, dopo l'intervento di un contingente di pace della Comunità di sviluppo dell'Africa meridionale, vennero convocate nuove elezioni, indette inizialmente nella primavera del 2000 e rinviate dapprima al 2001 e quindi al 2002.

LA CAPITALE

Maseru

(297.000 ab.). Capitale del Lesotho e capoluogo dell'omonimo distretto (4.279 kmq; 400.200 ab.), è situata a 1.571 m s/m., sulla riva sinistra del fiume Caledon. Mercato agricolo; è dotata di aeroporto internazionale.

LESOTHO POPULATION: 1,962,461

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