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Geografia Territorio Storia Economia Oceania AustraliaRichiesta inserimento in trapaninfo.it !To Whom it may concern. Ask for inserting a banner of Your business logo or portal !PRESENTAZIONEL'Australia è situata nell'emisfero australe, tra l'Oceano Pacifico e l'Oceano Indiano e comprende l'Oceania continentale e l'Isola di Tasmania. A Nord il Mare degli Arafura divide l'isola dall'Indonesia mentre a Nord-Est è separata dalle isole della Melanesia dal Mare dei Coralli. Il Paese ha un'estensione di 7.682.300 kmq; la popolazione ammonta a 18.962.000 abitanti, con una densità di 2 abitanti per kmq, ed è formata da una grande varietà di gruppi etnici: in maggioranza bianchi (95,2%), con piccole percentuali di Aborigeni (2%), Asiatici (1,3%) e altre etnie minori (1,5%). La lingua ufficiale è l'inglese, la religione dominante è quella protestante (43,9%), mentre il Cattolicesimo è praticato dal 27,3% della popolazione e la religione ortodossa dal 2,8% degli abitanti. L'Australia è uno Stato federale indipendente nell'ambito del Commonwealth britannico e comprende sei Stati (ciascuno dotato di un proprio Parlamento elettivo e di un governatore), ai quali si aggiungono il Territorio del Nord, il Territorio della Capitale e Jarvis Bay. Capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito che viene rappresentato da un governatore generale e dai governatori degli Stati confederati, come stabilito dalla Costituzione del 1901. Il potere legislativo è affidato al Parlamento federale composto da due Camere: il Senato (76 membri eletti a suffragio diretto per sei anni) e la Camera dei rappresentanti (148 membri, eletti per tre anni a suffragio diretto). Il potere esecutivo è esercitato dal Consiglio esecutivo federale, presieduto dal primo ministro e responsabile davanti al Parlamento. Ogni Stato possiede un proprio Parlamento bicamerale ed è autonomo per quanto riguarda l'istruzione, la sanità, i lavori pubblici e la giustizia. Unità monetaria è il dollaro australiano, capitale federale è Canberra (322.850 ab.).
IL TERRITORIONonostante la sua grande estensione, circa tre quarti dell'Europa, l'Australia ha un territorio piuttosto uniforme, caratterizzato dall'alternanza di tavolati e zone di depressione. Le catene montuose sono piuttosto basse; procedendo da Est verso Ovest, si incontra la Grande Catena Divisoria, larga circa 150 km, che si estende per circa 3.000 km dalla penisola di Capo York a Nord all'Isola di Tasmania a Sud, delimitando la fascia costiera. Si tratta di una sequenza di valli e monti di scarsa altitudine che termina a Sud con le Alpi Australiane dove s'innalza il Monte Kosciusko (2.230 m), il più alto del Paese. Proseguendo verso Ovest si estende la Grande Depressione Centrale (o Gran Bacino Artesiano) delimitato dal Golfo di Carpentaria a Nord e dal Lago Eyre a Sud. Questa zona è caratterizzata da enormi praterie che diventano sempre più aride fino all'altopiano centro-occidentale detto anche «Scudo australiano», una vasta area desertica con poche e isolate catene montuose quali quelle dei Monti Musgrave (1.440 m) e Macdonnel (1.510 m).I deserti che si estendono in questa regione sono, da Nord a Sud, il Gran Deserto Sabbioso, il Deserto di Gibson e il Gran Deserto Vittoria. Per quanto riguarda l'idrografia, a causa del clima essenzialmente secco, l'unico fiume importante è il Murray (lungo 2.570 km) che nasce dalle Alpi Australiane, riceve vari affluenti provenienti dalla Grande Catena Divisoria (tra i quali il Darling, 3.057 km, il Murrumbidgee, 1.680 km, e il Lachlan, 1.480 km) e sfocia nell'Oceano Indiano nei pressi di Adelaide. A Nord la maggior parte dei corsi d'acqua sfocia nel golfo di Carpentaria: il principale è il Flinders, anch'esso originato dalla Grande Catena Divisoria. L'area della Grande Depressione è caratterizzata da bacini lacustri di estensione variabile tra i 2.000 e i 14.000 kmq, come nel caso del Lago Eyre, dalle acque salmastre. Le regioni del centro e dell'Ovest sono interessate da corsi d'acqua stagionali, originati dalle acque piovane. La fascia costiera si estende per circa 20.000 km ed è piuttosto uniforme. A Nord, lungo il golfo di Carpentaria, le coste sono basse; a Nord-Est, dalla penisola del Capo di York fino al Tropico del Capricorno, si allunga, per circa 2.000 km, parallelamente alla costa piuttosto alta, la barriera corallina, una formazione di coralli e madrepore che costituisce un grave ostacolo alla navigazione. Verso Sud-Est la costa si presenta alta e rocciosa per divenire invece bassa più a Sud, lungo la Grande Baia Australiana. Il versante occidentale australiano è caratterizzato da coste alte a Sud, e basse nella zona settentrionale. Nel complesso l'Australia ha un clima continentale caldo e secco. Il Paese non è interessato dalle correnti monsoniche tranne che per una limitata zona nord-orientale, con piogge abbondanti durante la stagione calda, seguite da periodi di siccità. L'area arida interna ha temperature elevate e precipitazioni scarse con forte escursione termica. Lungo la costa occidentale il clima è di tipo mediterraneo, con estati calde ed inverni miti. A Sud-Est si ha una zona temperata con precipitazioni in tutte le stagioni.
LA GRANDE BARRIERA CORALLINAAl largo della costa nord-orientale australiana, nella zona compresa tra lo Stretto di Torres e il Tropico del Capricorno, si estende per 2.000 chilometri la barriera corallina, la più grande formazione madreporica del mondo. La barriera giunge, in altezza, fino a 122 m, ovvero quasi al livello della bassa marea: la sua distanza subacquea dal livello del mare è infatti compresa tra 50 cm e 3 m, e ciò costituisce un grave ostacolo per la navigazione, rendendo possibile l'accesso delle navi ai porti soltanto attraverso alcuni passaggi. Tra la terraferma e la scogliera ci sono numerosissime isole circondate da un mare di colore cristallino. Tra le rocce madreporiche vivono numerose specie di pesci, crostacei, molluschi e anche protozoi e celenterati che danneggiano la barriera. La formazione della barriera è stata provocata dall'azione di colonie di piccoli organismi, i madreporari, depositatisi nel corso dei secoli sui coni vulcanici sommersi. Lo scheletro esterno di questi organismi è costituito di madrepora, una sostanza coriacea che conserva la sua durezza anche dopo la morte dell'animale. Le colonie di questi animali, che vivono a profondità superiori ai 30 m, si sono sovrapposte le une alle altre; i successivi spostamenti verticali delle rocce vulcaniche hanno quindi provocato l'innalzamento delle formazioni madreporiche e la morte degli organismi emersi, determinando così la formazione della barriera. Lo stesso processo ha permesso la costituzione degli atolli, le formazioni ad anello diffuse soprattutto nella fascia tropicale dell'Oceano Pacifico.
L'ECONOMIANonostante le condizioni climatiche difficili, l'Australia ha un enorme potenziale agricolo e minerario, grazie alla grande estensione dei territori coltivabili, alla ricchezza del sottosuolo e al recente sviluppo industriale. Ciò le permette di essere uno dei Paesi a più alto reddito. Le coltivazioni sono praticate in modo estensivo; il Paese è infatti uno dei maggiori produttori mondiali di cereali per abitante. L'agricoltura risente dei gravi danni arrecati da lunghi periodi di siccità e da repentine modificazioni climatiche. Ciononostante le moderne tecniche di irrigazione e di coltivazione permettono di ottenere l'autosufficienza e di esportare parte della produzione. I principali prodotti sono frumento, orzo, avena, mais, soia e arachidi; tra le coltivazioni industriali primeggiano la canna da zucchero, il cotone, il lino e la colza; importanti sono anche i prodotti ortofrutticoli, tra cui patate, pomodori, mele, pere, ananas e banane; nelle regioni meridionali vengono coltivati con successo anche la vite ed il tabacco. L'allevamento costituisce una delle voci più rilevanti dell'economia australiana. Di grandissima importanza è l'allevamento degli ovini (il 70% di razza merinos). Questo enorme patrimonio, quasi interamente costituito da razze pregiate, ha posto l'Australia in testa alla classifica dei Paesi produttori di lana. I principali centri di allevamento ovino si trovano nel bacino del Darling, dove esistono vastissimi pascoli naturali, oltre che nel Queensland interno e nel Territorio del Nord. Ingente anche il numero di bovini, cavalli, suini e animali da cortile. L'Australia è quindi in grado di esportare grandi quantitativi di carne, soprattutto congelata, e di prodotti caseari. Modesta è la pesca, limitata a ad alcune specie pregiate (aragosta, ostrica, ecc.). L'attività industriale si è sviluppata soprattutto in seguito alla prima e alla seconda guerra mondiale ed è in continua espansione: importante è il settore tessile, con la produzione di filati di cotone, di lana e tessuti. Tra le industrie meccaniche importanti, figurano quelle dal settore aeronautico (a Melbourne e Sidney) e automobilistico (a Dandenong e Rushcutters Bay, presso Sidney). Le fabbriche chimiche producono soprattutto fertilizzanti azotati, materie plastiche, fibre artificiali, acido solforico, acido cloridrico e soda caustica. Importante anche la siderurgia (ghisa e acciaio). Fonti energetiche sono le grandi centrali termoelettriche del Victoria, oltre ai giacimenti di gas naturale. Data la carente diffusione idrografica, scarsa è la produzione di energia idroelettrica, concentrata soprattutto nei Monti Snowy. L'industria estrattiva è notevolmente sviluppata grazie agli ingenti giacimenti minerari, e vede la produzione di rame, piombo, zinco, carbone, ferro, bauxite, manganese, stagno, alluminio, amianto, gas naturale e non ultimo il petrolio, estratto principalmente nel Queensland. Il sottosuolo offre inoltre oro, argento, minerali di uranio, opali, tungsteno, cobalto e nichel. Importazioni principali sono rappresentate da manufatti, mezzi di trasporto, computer, macchine per ufficio, petrolio e derivati. Le esportazioni riguardano soprattutto lana, carne, cereali, prodotti chimici, zucchero e minerali di ferro. Nel continente australiano esistono 33.372 km di ferrovie con linee in prevalenza costiere; la rete stradale ammonta a 913.000 km, di cui 426.500 asfaltati. Il Paese dispone di numerosi porti ben attrezzati; tra i principali ricordiamo Sydney, Melbourne, Brisbane, Adelaide, Fremantle, Newcastle. Vista la vastità del territorio, esiste una fitta rete di collegamenti aerei interni: aeroporti principali si trovano a Sydney, Melbourne, Adelaide, Brisbane, Canberra, Perth.
GLI ABORIGENI AUSTRALIANIPrima della colonizzazione europea l'Australia era abitata da tribù di aborigeni.La teoria più diffusa ipotizza il loro arrivo sul continente australiano dalla Nuova Guinea intorno a 12.000 anni fa, includendo così la popolazione aborigena nelle popolazioni asiatiche e avvicinandola a quella degli attuali Malesi. I tratti somatici degli Aborigeni australiani si distinguono, tuttavia, da quelli degli Asiatici per rilievi orbitali pronunciati, cranio dolicocefalo, naso largo e labbra tumide. I capelli sono scuri e ondulati e la pelle è in genere di colore bruno-rossiccio. Queste popolazioni, completamente isolate dal resto del mondo, sono rimaste fino ai giorni nostri allo stadio culturale paleolitico, sviluppando l'arte della pesca e della caccia con il boomerang (un attrezzo di legno che, adeguatamente tirato, torna al lanciatore se non colpisce il bersaglio). Attività come l'allevamento del bestiame, l'agricoltura e la lavorazione dei metalli sono completamente sconosciute a queste popolazioni. Gli Europei, stanziandosi in Australia, diedero inizio a un vero e proprio genocidio: dei circa 300.000 Aborigeni che verosimilmente abitavano l'Australia agli inizi della colonizzazione, ne restò in breve tempo soltanto un terzo, sopraffatti da malattie sconosciute e da repressione da parte dei coloni. Un'estrema emarginazione distinse poi la vita dei sopravvissuti, ridotti a pochi clan e che nel 1920 vennero quantificati in circa 60.000 individui. Tra gli anni Sessanta e Ottanta del XX sec. si verificò una sorta di migrazione verso le città: gli Aborigeni vennero tuttavia collocati ai margini delle città o in vere e proprie riserve, dove, come peraltro nelle omologhe riserve pellerossa del Nordamerica, alto era il tasso di alcolisti. Sino al 1971 l'estrema esiguità numerica e la scarsa considerazione socio-economica di cui godeva la popolazione aborigena indusse le autorità australiane a non censirne la presenza. Solo negli anni Novanta, anche grazie a una politica favorevole all'accesso degli Aborigeni alle terre, il loro numero andò aumentando, tanto che il censimento del 1991 stabilì l'esistenza di 265.000 nativi.
AYERS ROCKAyers Rock è un monolito di arenaria alto 348 m, con una circonferenza di circa 9 km, che si eleva nel deserto australiano. La grande roccia, che ha la cima arrotondata ed emerge isolata dalla pianura, è caratterizzata, sulle pendici, da profonde incisioni causate dall'erosione, e da pendii molto ripidi. Unica parte rimasta di un'antichissima catena montuosa livellata dall'erosione nel corso dei millenni, venne chiamata Uluru dagli Aborigeni che la consideravano montagna sacra (alcuni tratti della sua circonferenza sono stati recintati per evitare profanazioni). Ayers Rock è oggi simbolo dell'Australia e testimonianza dei suoi spazi infiniti e della sua natura selvaggia. Particolarmente ammirato è il colore che la roccia assume nelle diverse ore della giornata, o nelle diverse stagioni dell'anno. Dalla vetta si può godere uno sconfinato panorama che si estende fino ai Monti Olga.
CENNI STORICIGruppi di Aborigeni, provenienti dall'Asia tra 40.000 e 60.000 anni fa, occuparono gran parte del continente comprese le estremità meridionali dell'Australia e la Tasmania. Si ipotizza che mercanti originari dell'attuale Indonesia fossero giunti nell'odierna Arnhem Land prima del XVII sec.; venne inoltre toccata anche la Nuova Guinea e navigatori arabi, cinesi e malesi attraccarono lungo le coste dell'Australia settentrionale attorno al XV sec. Proprio durante il Quattrocento i Portoghesi, seguendo le rotte di Sud-Ovest africane alla ricerca della strada per l'India, riaccesero l'interesse europeo per la sconosciuta Terra Australis. Lo stesso Portogallo tuttavia si disinteressò presto di questa regione, poiché aveva già raggiunto i più vantaggiosi mercati dell'India e dell'Africa orientale e perché l'Australia restava esterna al corridoio commerciale tracciato tra gli Oceani Indiano e Pacifico meridionale. Attorno ai secc. XVI-XVII la Spagna, dopo aver stabilito il proprio Impero nell'America centro meridionale, iniziò una serie di spedizioni dal Perù verso il Pacifico del Sud scoprendo le Isole Salomone con Alvaro de Mendaña de Neyra (1567). Tra il 1595 e il 1605 vennero promosse diverse spedizioni spagnole nella speranza di trovare oro per l'Impero; fallita la ricerca, la Spagna abbandonò il progetto. Nel Seicento i Paesi Bassi, considerato l'aumento dell'interesse del Portogallo in India, s'impegnarono per costruire una serie di scali commerciali tra il Capo di Buona Speranza e le Indie orientali olandesi (attuale Indonesia). Proprio gli Olandesi, salpando dai porti indonesiani di Batavia e di Bantam, navigarono nel Pacifico meridionale. Pare però che i primi a rendersi conto dell'esistenza di una terra nuova fossero il navigatore portoghese Manuel Godhino de Eredia, nel 1601, e ancora lo spagnolo Luis Vaez de Torres, intorno al 1605-06. I primi veri esploratori del nuovissimo continente furono però gli Olandesi. Al principio del 1606 Willelm Janszoon attraversò l'attuale Stretto di Torres (dal nome dell'esploratore spagnolo che poche settimane dopo avrebbe toccato lo stesso litorale, iniziando di fatto la registrazione cartografica del Paese). Nell'ottobre del 1616 la prima nave, l'Eendracht, guidata da Dirck Hartog, sbarcò degli Europei in terra australiana. Nel 1642 Abel Janszoon Tasman costeggiò le sponde meridionali dell'Australia, avvistando la costa occidentale dell'isola, oggi nota come Tasmania, che l'esploratore battezzò Terra di van Dieman, dal nome del governatore delle Indie orientali olandesi che aveva commissionato la spedizione. Tasman proseguì poi i suoi viaggi navigando dapprima verso la Nuova Zelanda (1644), quindi in direzione Nord; tuttavia, nonostante gli Olandesi avessero scoperto un nuovo continente (che denominarono in seguito Nuova Olanda), essi non lo occuparono formalmente, ritenendolo di scarso valore economico. Quando gli Inglesi decisero di allargare i confini dell'Impero, non ebbero eccessive difficoltà nel seguire le orme tracciate prima dalla Spagna e poi dall'Olanda; nel 1688 il corsaro inglese William Dampier sbarcò nel Nord-Ovest dell'Australia e al suo ritorno in patria convinse le autorità a finanziare una nuova spedizione (1699-1700), dalla quale, però, riportò notizie sconfortanti riguardanti l'inospitabilità della terra e degli abitanti, che indussero a desistere da qualunque progetto sulla nuova isola per almeno 70 anni.Solo nel 1768 il capitano James Cook partì dall'Inghilterra per il primo di tre viaggi d'esplorazione che lo portarono nel Pacifico e gli permisero di attraccare, due anni più tardi, a Botany Bay, nella zona orientale dell'isola, più ricca e ospitale, decretando la regione proprietà britannica con il nome di Nuovo Galles del Sud (nonostante gli sforzi inglesi, il territorio australiano venne completamente perlustrato solo nel XIX sec., quando Matthew Flinders lo circumnavigò completamente tra il 1801 e il 1803, chiamandolo con il nome attuale, assunto ufficialmente solo nel 1817: il territorio interno dell'isola rimase però sostanzialmente sconosciuto sino al 1870). Con la perdita delle colonie americane (1783), l'Australia iniziò a rivestire un interesse strategico per la Gran Bretagna, dal momento che il controllo del continente avrebbe assicurato delle basi di appoggio per il commercio nelle Indie e nel Pacifico, oltre a rappresentare una possibile soluzione al sovraffollamento delle carceri britanniche che non potevano più contare sulle terre americane. Nel 1786 il Governo britannico dichiarò la propria intenzione di stabilire una colonia penale a Botany Bay che sarebbe divenuta economicamente indipendente dalla madre patria grazie ai lavori forzati dei prigionieri. Il capitano della Marina britannica, Arthur Phillip, venne nominato comandante della spedizione con l'incarico di prendere possesso dell'intera isola, della Tasmania e di tutte le isole a Est del 135° meridiano. Il 13 maggio 1787 Phillip salpò da Portsmouth con 11 navi, cariche di 759 prigionieri e dei loro figli, di 211 tra marinai e ufficiali, delle mogli e dei figli del personale. La flotta giunse a Botany Bay nel gennaio 1788, proseguendo a Nord verso l'inesplorato Port Jackson: qui, il 26 gennaio (oggi ricorrenza della festa nazionale, l'Australia Day), inaugurò la prima colonia di popolamento inglese in Australia, chiamata Sydney dal nome del segretario dell'interno britannico, responsabile dei piani di colonizzazione inglesi. La mancanza di tecnici e di mano d'opera specializzata per far fronte alle necessità della nuova colonia e l'ostilità dell'ambiente naturale e della popolazione indigena rischiarono di far naufragare l'impresa, fino all'arrivo di una seconda flotta, nel 1790. Il problema maggiore per Phillip fu quello di mantenere un controllo sulla colonia; la soluzione fu trovata dopo la partenza del capitano dall'Australia (1792), con l'imposizione di una struttura autoritaria che rimase sostanzialmente immutata per tutto il periodo coloniale. La nuova colonia si trovò di fronte a problemi come l'approvvigionamento alimentare, lo sviluppo di un sistema economico interno e la creazione di una produzione locale destinata all'esportazione con cui pagare i beni importati dalla Gran Bretagna. L'edificazione di fattorie sulle fertili rive del fiume Hawkesbury, poche miglia a Nord-Ovest di Sydney, alimentò tensioni con gli Aborigeni, obbligando la colonia a dipendere per l'approvvigionamento alimentare dall'Isola di Norfolk che Phillip aveva occupato nel 1788. Nel 1792 intanto reparti del Nuovo Galles del Sud sostituirono la Marina reale nella colonia; reclutati in Gran Bretagna in cambio dell'assegnazione di terre, i membri di questi reparti cominciarono a rappresentare una minaccia per l'autorità del governatore, per la loro forte ingerenza sull'economia locale. Né il capitano J. Hunter, arrivato nel 1795, né il suo successore, il capitano P.G. King (1800-06), riuscirono a sottrarre loro il controllo dell'importante mercato degli alcolici, venendo costretti a impiegare reparti militari per sedare una ribellione di prigionieri irlandesi nel 1804. Nel 1808 il capitano William Bligh (poi famoso per l'ammutinamento del suo equipaggio imbarcato sul Bounty) fu deposto e sostituito da L. Macquaire, conseguentemente alla cosiddetta rivolta del rum (26 gennaio), e i reparti furono infine richiamati in patria. J. Macarthur, uno dei capi della rivolta, aveva inviato nel 1802 campioni di lana australiana a industriali inglesi, dando inizio a un'attività di esportazione che, dopo il 1810, con l'allevamento di greggi merinos, divenne di fondamentale importanza economica. Macquarie fu, tra il 1809 e il 1821, il più potente governatore della storia australiana: sostenuto da una stabile situazione economica, poté realizzare a Sydney un ambizioso programma di opere pubbliche, commissionate all'architetto F.H. Greenway, un ex forzato. La popolazione della colonia crebbe notevolmente con i nuovi arrivi verificatisi dopo la sconfitta di Napoleone (1814); nel Nuovo Galles del Sud crescenti tensioni per il possesso della terra opposero i forzati, tornati in libertà, ai coloni liberi, i primi osteggianti la rivendicazione di pari diritti con i secondi. Macquarie sostenne la causa degli ex forzati, attraverso la concessione di terre e l'assegnazione di cariche secondarie. Il sostegno dato dal governatore a tali rivendicazioni e l'enorme carico di spesa causato dalla sua politica, promotrice di opere pubbliche, suscitarono grande preoccupazione in madrepatria. Un'ispezione amministrativa commissionata dal ministero delle Colonie britannico sull'attività del governatore indicò la necessità di tagli alla spesa, ma pure riaffermò l'importanza del Nuovo Galles del Sud per la Gran Bretagna, come colonia penale e di popolamento. Gli esiti dell'inchiesta portarono il Governo inglese a incoraggiare l'immigrazione bianca attraverso la concessione di maggiori diritti territoriali e ad adottare un'importante riforma costituzionale; un decreto del Parlamento del 1823 istituì la nomina di un Consiglio legislativo, con cui veniva ridotto il potere esercitato dal governatore. Nel 1825 un ordine esecutivo del Governo britannico formalizzò l'esistenza della colonia della Terra di van Diemen (l'attuale Tasmania), dove dal 1803 esisteva una colonia penale, e spostò a Ovest del 129° meridiano il confine dei possedimenti reclamati in terra australiana. Dopo la creazione di un'altra colonia di popolamento ad Albany, nell'Australia Occidentale, nel 1827 la Gran Bretagna rivendicò il controllo dell'intero continente. Nel XIX sec. l'Australia conobbe una serie di rapide trasformazioni: l'istituzione (1829-59) delle colonie che sarebbero divenute i futuri Stati australiani, l'espansione dell'allevamento e della pastorizia verso l'interno, e infine la scoperta dell'oro. Nel 1850 l'isola richiese l'invio di forzati per aumentare la mano d'opera e ne ricevette un totale di circa 10.000 prima del 1868, quando il trasporto dei detenuti fu ufficialmente terminato. Lo Stato dell'Australia Meridionale, con capitale Adelaide, fu fondato nel luglio del 1837, su proposta del riformatore sociale Edward Gibbon Wakefield, convinto che le nuove terre dovessero essere vendute ai coloni per incoraggiare la produttività agricola. L'espansione dei pascoli tra gli anni Trenta e Quaranta del XIX sec. portò alla colonizzazione della zona intorno a Port Phillip nel Nuovo Galles del Sud; Melbourne venne edificata nel 1835. Il Queensland, sesta colonia australiana, con capitale Brisbane, venne separata dal Nuovo Galles del Sud nel 1859. L'adozione del libero scambio da parte della Gran Bretagna intorno alla metà del XIX sec. diminuì il legame coloniale e nel 1850 alle colonie australiane orientali furono concesse Costituzioni che prevedevano un Governo indipendente. Victoria, l'Australia Meridionale e la Terra di van Diemen (che, nel 1854, prese il nome di Tasmania) furono dotate di consigli legislativi, per due terzi elettivi, come era già stato per il Nuovo Galles del Sud nel 1842. Le colonie orientali riorganizzarono ben presto l'ordinamento dei loro Stati e ottennero il controllo della politica territoriale. La «febbre dell'oro» (metà del XIX sec.) accelerò lo sviluppo politico-economico: nell'aprile del 1851 E. Hargraves scoprì i primi giacimenti a Summer Hill Creek, nel Nuovo Galles del Sud, suscitando una vera e propria corsa, che interessò, oltre allo stesso Nuovo Galles del Sud, lo Stato di Victoria e il Queensland. La restrizione della possibilità di ingresso nel Paese, applicata nel 1856 dallo Stato di Victoria nei confronti dei lavoratori cinesi, fu il primo passo verso l'adozione da parte delle colonie di una politica detta «dell'Australia bianca», che permetteva l'immigrazione ai soli lavoratori europei bianchi; questa linea fu ripresa ed elaborata a livello nazionale dal nuovo Governo federale dopo il 1901. Sebbene il progetto di unificazione delle colonie australiane risalisse al 1847, in base a una proposta del conte Grey, ministro delle Colonie, solo attorno al 1880 la paura dell'arrivo di popolazioni europee non britanniche e asiatiche dal Nord provocò la spinta unificante. Le colonie australiane crearono un Consiglio federale nel 1885, che rimase tuttavia privo di un reale potere esecutivo a causa della mancata adesione del Nuovo Galles del Sud. Alla spinta verso l'unificazione contribuirono lo sviluppo di sindacati centralizzati e il forte consenso ottenuto, dopo una pesante crisi economica del 1892, dai partiti laburisti che puntavano a uniformare le leggi sul lavoro esistenti nei vari Stati. Nel 1889, il primo ministro del Nuovo Galles del Sud, Henry Parkes, promosse una proposta federalista che avrebbe dovuto sostituire il Consiglio federale. Il progetto di federazione fu infine approvato con un referendum in ciascuna delle sei colonie; il Commonwealth of Australia fu accolto dal Parlamento britannico nel 1900 e divenne realtà il 1° gennaio del 1901. Venne allora istituito un Governo parlamentare, con un Consiglio dei ministri responsabile di fronte a un'assemblea legislativa bicamerale, ma al Governo federale vennero attribuiti soltanto alcuni poteri specificamente delegati. Nel 1911 venne appositamente creato il Territorio della Capitale, ove fissare la capitale federale, Canberra, riproducendo l'esempio statunitense di Washington. Fu l'esperienza della prima guerra mondiale, più che il processo federativo in sé, a trasformare l'Australia in uno Stato unito e consapevole della propria nuova identità. L'Australia inviò più di 330.000 volontari a fianco degli eserciti alleati, contando un bilancio finale di 60.000 morti e almeno 165.000 feriti. A Gallipoli, in Turchia, i corpi d'armata d'Australia e Nuova Zelanda (ANZAC) tentarono invano di sbaragliare le forze turche poste sui Dardanelli. Nel 1915 William Morris Hughes divenne primo ministro e capo del Partito laburista; nel 1919 rappresentò l'Australia alla Conferenza di pace di Parigi, ottenendo il controllo mandatario dell'ex colonia tedesca della Nuova Guinea, nonché il diritto dell'Australia a entrare nella Società delle Nazioni. L'economia australiana fu avvantaggiata dalla prima guerra mondiale, in particolare nel settore tessile, siderurgico e automobilistico, e l'inflazione fece della Gran Bretagna un ottimo mercato per i prodotti australiani quali lana, frumento, carne di manzo e montone. Contrasti interni al Partito nazionale, fondato da Hughes nel 1919, obbligarono quest'ultimo a ritirarsi nel 1923, quando Stanley Melbourne Bruce, leader dell'ala conservatrice del partito, divenne primo ministro. L'opposizione venne rappresentata sostanzialmente dal Partito laburista, che stava ancora definendo la propria linea di politica sociale. Lo Stato tentò di avviare alcune industrie di base per sostenere i livelli di crescita del periodo bellico, ma la crisi economica degli anni Trenta provocò l'aumento del debito pubblico e privato, in un'epoca caratterizzata da una forte disoccupazione. La ripresa economica, per la quale operò tra il 1929 e il 1931 J.H. Scullin, alla guida del Partito laburista, non fu facile. Le politiche economiche adottate ebbero ripercussioni più gravi che altrove e furono oggetto di forti contrasti all'interno del Partito laburista, causando infine il crollo del Governo nel 1931. A prendere le redini del potere fu il Partito australiano unito (United Australian Party), formato da ex membri del Partito nazionale e del Partito laburista, e guidato da Joseph Aloysius Lyons. L'Australia, nel tentativo di uscire dalla depressione economica, incrementò il volume dei commerci con la Gran Bretagna; allo scoppio della guerra in Europa, l'Australia intervenne a fianco della Gran Bretagna. Quando, nel conflitto nel Pacifico tra Giappone e Stati Uniti (1941), la Gran Bretagna sembrò incapace di garantire la difesa dell'Australia, il nuovo Governo laburista di John Curtin si alleò con gli Stati Uniti, offrendo il territorio dell'isola quale base nelle operazioni belliche condotte dal generale statunitense Douglas MacArthur fino alla liberazione delle Filippine. Così come era successo nella prima guerra mondiale, il conflitto fu determinante per modificare le strutture economiche australiane: vennero potenziati in particolare l'industria pesante, concentrata nelle città principali, e il settore manifatturiero. Dal 1945 il nuovo Governo laburista, succeduto a quello di Curtin e guidato da J.B. Chifley, rafforzò le relazioni dell'Australia con gli Stati Uniti stringendo il patto di ANZUS, insieme alla Nuova Zelanda. Come membro fondatore delle Nazioni Unite, l'Australia diede il suo assenso alla decolonizzazione delle isole del Pacifico, favorendo negli anni il processo d'acquisizione dell'indipendenza di Papua Nuova Guinea (1975). Con la fine della seconda guerra mondiale iniziò a venire modificata la stessa consistenza etnica dell'Australia: migliaia di immigrati provenienti dall'Europa orientale e meridionale si trasferirono sull'isola che in breve divenne una società cosmopolita, disposta a sostenere nuovi sforzi per la cultura e l'istruzione. Durante la guerra, il Partito australiano unito si era sciolto e al suo posto era sorto il Partito liberale, che aggregò gli oppositori della politica interna laburista. Nel 1949 Robert Menzies, esponente del Partito liberale, divenne primo ministro (lo era già stato del 1939 al 1941 quale esponente del Partito australiano unito), inaugurando un lungo periodo di stabilità politica; primo ministro fino al 1966, Menzies rafforzò il legame con la Corona britannica, interessandosi attivamente agli interessi australiani nel Pacifico e nell'Asia meridionale. L'Australia continuò a cementare la sua alleanza con gli Stati Uniti, partecipando alla guerra di Corea, aderendo all'Organizzazione del Trattato del Sud-Est asiatico (SEATO; 1954-77), e inviando truppe a fianco degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Al contempo, i crescenti legami del Paese con il Giappone cominciarono a riflettersi anche sul piano della politica nazionale ed estera. Nel 1972, risolti i propri contrasti interni, il Partito laburista tornò al potere sotto la guida di Gough Whitlam il cui proposito di aumentare il potere federale per incrementare l'offerta di servizi sociali si dimostrò però in conflitto con la critica situazione economica australiana. Nel 1975 infatti Whitlam venne sostituito dal liberale Malcolm Fraser; la coalizione liberal-conservatore fu confermata alle elezioni del 1980, ma subì una forte sconfitta nel 1983 per una serie di scandali sul commercio estero. Il suo successore laburista, Robert Hawke, con una politica interna orientata alla crescita economica fondata sulla cooperazione industriale, e con una politica estera apertamente favorevole agli Stati Uniti, garantì la vittoria dei laburisti alle elezioni del marzo 1984, luglio 1987 e marzo 1990. Nel 1991 comunque la recessione e la decrescente popolarità di Hawke indussero il Partito laburista a indicare Paul Keating quale successore di Hawke alla guida del partito e del Paese. Nel 1993 i laburisti conseguirono la vittoria grazie alla leadership di Keating che s'impegnò per rilanciare il ruolo dell'Australia nella regione pacifica, per una riconciliazione con gli Aborigeni e per la creazione della Repubblica australiana (che avrebbe dovuto essere raggiunta entro il 2001). Questo progetto fermò però il predominio laburista nelle elezioni del 1996, quando una coalizione tra il Partito liberale e il Partito nazionale portò John Howard alla guida del Paese. Il Governo Howard, non discostandosi dai precedenti Governi in politica estera, introdusse invece notevoli cambiamenti in politica interna, con un programma fortemente ispirato al liberismo economico e basato su una radicale riforma fiscale e su un ampio piano di privatizzazioni. L'amministrazione, spinta dal Partito nazionale, modificò il proprio atteggiamento nei confronti degli Aborigeni, i cui diritti sui territori subirono alcune limitazioni. Nell'intento di rafforzare la propria maggioranza, indebolita dall'opposizione laburista esterna ma pure da contrasti sulle privatizzazioni, il Governo (ottobre 1998) tentò la strada delle elezioni anticipate. Il voto non premiò comunque Howard, che riuscì a conservare la carica di premier solo grazie all'alleanza con il Partito nazionale. Le elezioni determinarono una ripresa del Partito laburista e la buona affermazione del partito segregazionista di Pauline Hanson, One Nation («una Nazione»), che ottenne circa il 9% dei voti e un seggio al Senato. Dopo un lungo dibattito sull'eventuale passaggio dello Stato alla forma repubblicana, il progetto, elaborato nel 1998 da una Convenzione costituzionale per l'elezione del capo dello Stato a sostituzione del sovrano britannico, venne sottoposto a referendum e respinto nel novembre 1999 con il 55% dei voti. Nella stessa occasione venne anche bocciata la proposta di introdurre un preambolo alla Costituzione, che avrebbe riconosciuto la popolazione aborigena come la prima ad avere abitato il Paese; il preambolo rientrava in un più ampio progetto di riconciliazione, volto a favorire la promozione sociale della comunità aborigena. Questo progetto, che avrebbe dovuto concludersi entro il 2000, slittò a causa delle divisioni sorte in seno al Governo soprattutto per la concessione alla comunità aborigena di diritti giuridici su una parte di quello che viene tradizionalmente considerato territorio originario dei nativi. Il rifiuto, da parte di Howard, di presentare scuse ufficiali per i soprusi attuati per secoli dai coloni nei confronti degli indigeni aumentò la scontento dei nativi che promossero delle manifestazioni di protesta. Nel 2000 l'Australia ospitò a Sydney la XX edizione dei Giochi olimpici. Il paese ottenne uno straordinario successo sportivo, conquistando il quarto posto nel medagliere; tra le medaglie d'oro conquistate dall'Australia, acquistò un particolare significato quella vinta nei 400 m dall'aborigena Cathy Freeman. Nel 2001 l'Australia dovette fronteggiare l'emergenza immigrazione. Oltre a diverse rivolte scoppiate nei centri di detenzione per boat people, da tempo oggetto di accuse di violazioni dei diritti umani, a fine agosto il Governo fu chiamato a risolvere la vicenda del cargo norvegese Tampa che, dopo aver soccorso un'imbarcazione indonesiana carica di circa 400 profughi, si vide rifiutare da Canberra l'attracco nelle acque territoriali australiane. Dal momento che i profughi versavano in condizioni disperate, il capitano norvegese decise di contravvenire agli ordini australiani, provocando la reazione di Canberra che fece intervenire le teste di cuoio per costringere il comandante norvegese ad attraccare in acque internazionali. La situazione si sbloccò quando Nauru accettò la proposta del Governo australiano di ospitare i profughi in cambio di denaro. Il 10 settembre l'operato del Governo nella vicenda del Tampa venne condannato dalla Corte federale australiana. Dopo gli attentati dell'11 settembre contro il World Trade Center e il Pentagono, il primo ministro Howard assicurò pieno appoggio militare agli USA nell'attacco contro l'Afghanistan. Il clima di tensione successivo agli attentati e la paura di altre azioni violente contro gli USA e i suoi alleati diffusero in Australia un clima di crescente insicurezza e acuirono l'ostilità verso la comunità islamica con un' improvvisa impennata degli episodi di intolleranza nei confronti dei musulmani. Il 10 novembre 2001 si tennero le elezioni generali che per la terza volta videro la conferma di John Howard (premiato dagli australiani per la linea dura adottata nei confronti degli immigrati e per la posizione tenuta dopo gli attentati dell'11 settembre) alla guida del Governo, segnando al contempo la sconfitta del Partito laburista il cui leader, Kim Beazley, diede le dimissioni. La questione degli immigrati continuò ad agitare la vita politica australiana, riesplodendo nel gennaio 2002 con una violenta rivolta nel centro di accoglienza di Woomera, dove vengono tenuti reclusi in precarie condizioni i richiedenti asilo politico, in maggioranza afghani. Il pugno di ferro adottato dal governo Howard nei confronti dei profughi pose l'Australia nel mirino delle organizzazioni umanitarie internazionali, e portò Howard ad accettare di riprendere l'esame delle richieste d'asilo, sospeso del tutto dopo la caduta del regime dei taliban in Afghanistan. Questo tema si intrecciò con quello del terrorismo internazionale, che vide il governo di Canberra, dopo l'attacco subito dagli Stati Uniti l'11 settembre del 2001, schierarsi risolutamente al fianco dell'amministrazione di Washington. Inoltre, l'esecutivo di Howard assunse le responsabilità di baluardo dell'Occidente nella zona compresa tra il Pacifico Meridionale e l'Oceano Indiano e, in particolare, nella regione degli stretti tra la Malacca e le Filippine. L'attivismo australiano ebbe avuto notevole slancio in seguito al successo dell'iniziativa guidata da Canberra che portò alla nascita dello stato indipendente cristiano di Timor Est, in un arcipelago a maggioranza musulmana e dilaniato dagli estremisti. L'essere uno dei principali alleati di Washington mise nel mirino dei terroristi i cittadini australiani, viaggiatori abituali in quella regione. L'attentato a Bali, nell'ottobre 2002, che provocò la morte di circa 100 australiani, venne infatti messo in relazione alle azioni militari compiute da Canberra in Afghanistan e nel pattugliamento del Mar Arabico e dell'Oceano Indiano. Nella primavera del 2003, nonostante un diffuso dissenso, Howard prese parte all'offensiva contro l'Iraq schierando 2000 soldati al fianco della coalizione anglo-statunitense. Le elezioni del Parlamento federale dell'ottobre 2004 furono nuovamente incentrate sui temi dell'immigrazione e del terrorismo internazionale. La coalizione conservatrice ottenne una nuova vittoria conquistando il 46,4% dei suffragi. Il Partito laburista ottenne il 38,2%, mentre i Verdi il 7%. Il partito xenofobo One Nation, continuò il declino conquistando solo l'1,2% dei voti.
LE CITTÀCanberra(322.850 ab.). Capitale dell'Australia, forma, con il suo territorio (2.400 kmq) l'Australian Capital Territory (2.400 kmq). Sorge a 580 m di altitudine alle pendici delle Alpi Australiane, in una zona tra le più salubri del Nuovissimo continente. Vi si trovano le principali sedi politico-amministrative della Federazione (ministeri, Parlamento e altri uffici pubblici), di recente costruzione, riuniti in un settore della città che il fiume Molonglo separa nettamente dal quartiere residenziale e dal nucleo commerciale. Il Museo nazionale di zoologia ha qui la sua sede, e così pure l'Università Nazionale e l'Accademia Nazionale delle Scienze. Vaste zone di verde abbelliscono la città, progettata intorno al 1915 dall'architetto statunitense W. Burley Griffin e inaugurata nel 1927. Canberra dista 250 km da Sydney e circa altrettanti da Melbourne. Il terreno su cui fu costruita apparteneva al Nuovo Galles del Sud. Oltre che principale centro politico australiano, Canberra è anche un importante centro commerciale e di affari.
Sydney(79.912 ab.). Città dell'Australia, capitale dello Stato del Nuovo Galles del Sud (801.600 kmq; 6.341.600 ab.). Sorge nella parte sud-orientale del Paese, estendendosi dall'insenatura di Port Jackson, aperta sul Pacifico, ai piedi delle ultime propaggini della Grande Catena Divisoria, fino alla sponda Nord della Botany Bay. Il suo porto è il più attivo del continente per l'esportazione dei prodotti dell'agricoltura e dell'allevamento, ed è dotato di imponenti cantieri navali affiancati da grandi complessi siderurgici, lanieri, chimici, alimentari. Sorta nel 1788 come colonia penale, la città conobbe uno sviluppo improvviso e prepotente nei primi anni del nostro secolo, mantenendo però ampi spazi dedicati al verde cittadino. Una delle costruzioni più caratteristiche della città è il Sydney Harbour Bridge, un ponte in ferro che unisce le due sponde (settentrionale e meridionale) della profonda insenatura attorno alla quale si estende il centro urbano. Il ponte è costituito da una sola campata lunga 4,5 km. La sua altezza (circa 58 m dall'acqua) consente l'ingresso al porto interno anche alle navi di grande portata. All'estremità Nord del ponte sorgono i nuovi quartieri, di stile vittoriano. Gli edifici più importanti della città sono: l'Opera House, il teatro operistico ospitato in un'originale costruzione progettata dall'architetto danese J. Oern Utzon; la Torre di Sydney, dalla sommità della quale si può ammirare tutta la città; il palazzo governativo; le cattedrali di Saint Andrew e Saint Mary. La città è inoltre sede di tre università e di importanti musei, tra i quali spicca la Galleria Nazionale. Nel 2000 fu sede delle Olimpiadi.
Melbourne(58.031 ab.). Città dell'Australia, capitale dello Stato di Victoria (227.600 kmq; 4.660.900 ab.). È situata al margine di una vasta fascia pianeggiante costiera, alla foce del fiume Yarra, lungo la baia di Port Phillip. La città, fondata nel 1835 con il nome di Dootigala, venne rinominata due anni più tardi in onore dell'allora primo ministro britannico Lord Melbourne. Crebbe subito notevolmente grazie alla scoperta, nelle vicinanze, di giacimenti auriferi. Negli anni tra il 1901 e il 1927 svolse la funzione di capitale. Attualmente è uno sviluppato centro industriale e commerciale, dotato di un importante porto e di industrie meccaniche, petrolchimiche, tessili, agrarie ed alimentari. Il centro urbano è inoltre sede di numerose banche, nonché importante centro culturale con tre università e vari musei. I quartieri commerciali sono situati sulla sponda settentrionale del fiume Yarra e sono caratterizzati da ampie strade fiancheggiate da edifici di vario stile. Nel 1956 Melbourne ospitò i giochi della XVI Olimpiade.
Brisbane(938.384 ab.). Città dell'Australia, capitale dello Stato di Queensland (1.727.200 kmq; 3.456.300 ab.). Sorge nei pressi della foce del fiume omonimo. Le origini risalgono ad una colonia penale fondata nel 1824 dal generale scozzese Lord Brisbane, governatore del Nuovo Galles del Sud; grazie allo sfruttamento dei vicini giacimenti petroliferi il centro urbano si sviluppò subito, ottenendo lo statuto di città nel 1834. A causa di un disastroso incendio scoppiato nel 1864, restano attualmente ben pochi edifici del nucleo originario: la città è infatti di aspetto moderno, dotata di uno dei più importanti porti dell'Australia e di industrie siderurgiche, meccaniche, tessili ed alimentari.
Adelaide(13.734 ab.). Città dell'Australia, capitale dello Stato dell'Australia Meridionale (984.000 kmq; 1.487.300 ab.). È situata nei pressi del golfo di St. Vincent, in una valle alla foce del fiume Torrens. Il fiume, che attraversa la città, divide la zona residenziale, a Nord, dalla city, a Sud, dove si svolgono le principali funzioni amministrative e commerciali. Intorno al centro urbano si estendono ampi parchi pubblici, raggiungibili in breve tempo dal centro commerciale. Il porto, uno dei più importanti del Paese, ha permesso lo sviluppo di fiorenti industrie tessili, chimiche, meccaniche ed elettroniche. La città, fondata di coloni protestanti di nazionalità britannica nel 1836, deve il proprio nome all'allora regina Adelaide, moglie di Guglielmo IV d'Inghilterra.
Perth(9.348 ab.). Città dell'Australia, capitale dello Stato dell'Australia Occidentale (2.525.500 kmq; 1.831.400 ab.). Sorge alla foce del fiume Swan, a pochi chilometri dal porto di Fremantle, sull'Oceano Indiano. Importante centro commerciale, vi affluiscono i prodotti minerari (oro, carbone), agricoli (cereali, frutta) e zootecnici dell'intero Stato. Vi sorgono inoltre industrie alimentari, siderurgiche, metallurgiche e meccaniche. Perth fu fondata nel 1829: inizialmente il suo sviluppo commerciale venne ostacolato dalla grande lontananza rispetto ad altre zone popolate dell'Ovest del Paese, ma la scoperta di giacimenti auriferi e minerari (1890) segnò l'inizio di un periodo di grande espansione, anche grazie al collegamento, nel 1901, alla linea ferroviaria transcontinentale. Oggi Perth ha un aspetto prevalentemente moderno ed è ricca di ampi parchi e di eleganti edifici. All'Ottocento risalgono l'università e le due cattedrali, cattolica ed anglicana.
Hobart(195.000 ab.). Città dell'Australia, capitale dello Stato di Tasmania (67.800 kmq; 471.900 ab.). È situata lungo la sponda occidentale dell'estuario del Derwent, nella piccola baia di Sullivan Cove, sulla costa sud-orientale dell'isola. La città è punto di partenza per le spedizioni nell'Antartide, ed è stata per anni la base per la caccia alle balene. Oggi vi sorgono industrie alimentari, tessili, conserviere, metallurgiche e meccaniche. Fondata nel 1804, Hobart conserva edifici dell'epoca coloniale quali le chiese Old Trinity e St. David, il palazzo del Parlamento e il Palazzo di Giustizia; i quartieri residenziali sorgono nelle zone orientali della città.
PICCOLO LESSICOAtolloFormazione corallina di struttura anulare, di diametro variabile tra i 30 e i 50 km, che racchiude generalmente una laguna. Diffusi nelle regioni tropicali dell'Oceano Pacifico, gli atolli devono la loro forma alla disposizione degli organismi che li edificano. La genesi degli atolli è probabilmente dovuta all'azione dei coralli intorno al cratere di un vulcano spento sommerso.BoomerangArma tradizionale degli Aborigeni, costituita da una stecca piatta e ricurva di legno (eucalipto o acacia), accuratamente modellata. Lanciato con una tecnica precisa, ha la proprietà di ritornare al lanciatore.CanguroMammifero dell'ordine dei marsupiali, della famiglia dei Macropoditi (nome latino Macropus). Diffuso prevalentemente in Australia (solo poche specie si trovano in Tasmania e Nuova Guinea), il canguro è l'unico erbivoro in grado di saltare su due zampe, raggiungendo la velocità di 60 km/h, con balzi lunghi fino a 10 m. Vive in branco e si serve della lunga coda, sia come organo di equilibrio e di propulsione, sia come mezzo di difesa. La femmina partorisce uno o due piccoli per volta dopo 40 giorni di gestazione, e i piccoli, lunghi non più di 3 cm, si rifugiano nel marsupio (una tasca posta sul ventre) dove restano per tutta la fase dell'allattamento. La caccia ai canguri per la carne e la pelle ne ha notevolmente ridotto il numero. Oggi alcune delle specie conosciute sono protette.
Dingo Mammifero carnivoro della famiglia dei Canidi (nome latino Canis dingo), tipico dell'Australia. Misura 50 cm circa al garrese e 80 cm di lunghezza, esclusa la folta coda. Ha pelo rossiccio e aspetto simile a quello del lupo. Vive in branchi allo stato selvatico, è un abile predatore, e si è perfettamente adattato all'ambiente ostile del deserto.KoalaMammifero marsupiale della famiglia dei Falangeridi, detto anche orsacchiotto marsupiale (nome latino Phascolarctos cinereus). Lungo circa 70 cm e di peso non superiore ai 15 kg, il koala ha una folta pelliccia grigio-beige, grandi orecchie e una coda cortissima. Abile arrampicatore, vive nelle foreste di eucalipti da cui trae nutrimento (la grande quantità di foglie ingerite ogni giorno conferisce al suo pelo un profumo balsamico). Oggetto all'inizio del secolo di una caccia spietata per la bellezza della pelliccia, già nel 1924 appariva in via d'estinzione e non se ne contavano più di 200 esemplari. In quell'anno, però, la caccia al koala venne chiusa, e da allora il mantenimento delle severe misure protettive ha salvato un animale che sembrava destinato a scomparire.
PERSONAGGI CELEBRIJames CookNavigatore ed esploratore inglese (Marton 1728 - Baia di Kealakekua 1779). Imbarcatosi giovanissimo come volontario allo scoppio della guerra dei Sette anni, riuscì a raggiungere il grado di ufficiale. Interessato all'esplorazione, compì studi di astronomia e di nautica ad Halifax (1760) e fu poi inviato a Terranova per compiervi rilievi idrografici,venendo nominato sovrintendente della marina di Terranova del Labrador (1763-67). Nel frattempo erano iniziate nel Sud del Pacifico le ricerche della leggendaria Terra Australis Incognita, per la cui scoperta furono organizzate le prime spedizioni scientifiche a cura della Royal Society di Londra, che gli affidò una spedizione nei Mari del Sud per osservare il passaggio di Venere sul Sole ed eseguire ricerche geografiche. Salpato da Plymouth il 25 agosto 1768 al comando della nave Endeavour, toccò Madera, Rio de Janeiro, oltrepassò il Capo di Buona Speranza, giungendo successivamente a Tahiti (aprile 1769), e nell'arcipelago che egli chiamò «della Società» in onore della Royal Society di Londra. Si diresse poi verso la Nuova Zelanda. Scoprendo lo stretto che da lui prese il nome, costeggiò l'Australia orientale. Rientrato in patria nel giugno 1771, si preparò per una nuova spedizione, partendo da Plymouth il 13 luglio 1772 con due navi, Resolution e Adventure. Toccò nuovamente la Polinesia meridionale e successivamente le Marchesi, le Nuove Ebridi, la Nuova Caledonia e ritornò in Inghilterra nel luglio 1775. A distanza di un anno esatto ripartì ancora verso i Mari del Sud insieme con Clarke. Toccò la Nuova Zelanda e scoprì le isole che da lui presero il nome. Raggiunse poi le Hawaii, verso le quali fu sospinto da una tempesta, dopo essere giunto in vista della costa californiana. E fu proprio alle Hawaii che trovò la morte il 14 febbraio 1779, vittima di una rivolta degli indigeni. Per la vastità delle scoperte fatte e per gli apporti alla scienza della navigazione, i tre viaggi da lui compiuti tra il 1768 e il 1779 eclissarono quelli dei suoi predecessori nei Mari del Sud. Inoltre egli lasciò una carta del Pacifico,e stabilì anche nuove norme per la preparazione di precise carte nautiche (in questo senso aiutato dall'impiego del primo cronometro, inventato da J. Harrison, di cui utilizzò il quarto modello), nonché per l'igiene e la profilassi di bordo. Per ciascun viaggio scrisse delle relazioni, pubblicate nel 1773, 1777 e 1784.
Robert James Lee HawkeSindacalista e uomo politico australiano (Bordertown, Australia Meridionale 1929). Laureatosi in Scienze sociali e economiche alla University of Western Australia, nel 1955 ottenne il dottorato in Lettere a Oxford. Tornato in patria, nel 1958 s'accostò all'Australian Council of Trade Unions (ACTU), l'organismo sindacale, dapprima come ricercatore e poi quale patrocinatore, carriera che gli consentì di raggiungere in breve tempo posizioni di alto prestigio. Nel 1970 divenne presidente dell'ACTU e nei dieci anni seguenti si rivelò la figura di maggior spicco nel panorama sindacale nazionale, dimostrandosi negoziatore intransigente e pacificatore dei contrasti. Dal 1973 al 1978 fu presidente del Partito laburista australiano; dimessosi dalla carica sindacale, nel 1980 entrò nel Parlamento federale quale rappresentante dello Stato di Victoria. Nel febbraio1983 fu eletto primo ministro, ponendo fine al Governo di M. Fraser. Il Gabinetto laburista di Hawke coincise con l'inizio della ripresa economica internazionale: egli seppe approfittare della congiuntura per far uscire il Paese dalla recessione economica, ottenendo buoni risultati.Il tasso di inflazione passò dall'11,5% al 3,9%, mentre il livello di disoccupazione della popolazione attiva scese dal 10,5% all'8,7%. Nel 1985 Hawke propose ed ottenne le elezioni anticipate che sancirono la vittoria dei laburisti, successo confermato nel giugno 1987 e nel 1990, nonostante i sintomi della crisi economica si facessero più evidenti. Nel 1991 la leadership del Partito laburista gli venne contesa da P. Keating, contro cui però Hawke vinse la sfida nel dicembre dello stesso anno. Ciò lo costrinse comunque a richiedere un voto di conferma che lo vide sconfitto; al principio del 1992 si ritirò dal Parlamento.
Patrick Victor Martindale WhiteScrittore australiano (Londra 1912 - Sidney 1990). Cresciuto ed educato in Inghilterra, alla fine della seconda guerra mondiale, durante la quale servì come membro della RAF, fece ritorno in Australia dove iniziò l'attività di scrittore parallelamente a quella di coltivatore. Romanziere e autore di novelle, White cercò sempre di ambientare le sue vicende, popolate di persone dalle doti eccezionali, nella campagna australiana. Amante delle descrizioni particolareggiate, White infuse nei suoi personaggi tematiche e suggestioni facilmente riconducibili sia alla sua vicenda personale di pacifista e omosessuale, sia alle teorie psicologiche di Jung. Nel 1973 gli venne conferito il premio Nobel per la Letteratura. Tra i suoi numerosi lavori ricordiamo: La valle felice (1939), I vivi e i morti (1941), Mai un passo amico (1948), La storia della zia (1948), L'albero dell'uomo (1955), L'esploratore - Voss (1957), I passeggeri del carro (1961), Mandala solido (1966), L'occhio dell'uragano (1973), Difetti nello specchio: un autoritratto (1982).
ALTRI CENTRIGeelong(148.000 ab.). Città dell'Australia sud-orientale. Porto marittimo dello Stato di Victoria, situato a 60 km a Sud-Ovest di Melbourne, sulla costa occidentale della baia di Port Phillip, è un centro per la lavorazione ed esportazione della lana; ha inoltre industrie petrolchimiche e meccaniche.
Newcastle(144.375 ab.). Città dell'Australia, nel Nuovo Galles del Sud. Porto sul Pacifico, sorge sull'estuario del fiume Hunter. Esportazione del carbone e dei prodotti agricoli dell'entroterra. Industrie metallurgiche, meccaniche, chimiche e cantieri navali. Newcastle, fondata nel 1797, si sviluppò grazie alla scoperta di uno dei più importanti giacimenti di carbone del Paese.
Wollongong(174.000 ab.). Città dell'Australia, nel Nuovo Galles del Sud. È situata a circa 60 km a Sud di Sydney, sul Mare di Tasman. È un centro minerario e sede di importanti acciaierie sorte all'inizio del Novecento.
DIPENDENZEAshmore e CartierArcipelago composto dalle Isole Ashmore (Middle, East e West) e da Cartier (40 kmq), nel Mare di Timor. Giacimenti di guano. Sull'isola di West funziona dal 1962 una stazione meteorologica automatica. Disabitate, sono amministrativamente incluse al Territorio del Nord dal 1938.
Christmas(135 kmq; 1.906 ab.). Isola dell'Oceano Indiano, posta a circa 350 km a Sud di Giava. È costituita da un cono vulcanico sottomarino, coperto di formazioni coralline, ricco di giacimenti di fosfati. Capoluogo: Flying Fish Cove. Dipendente da Singapore, passò all'Australia nell'ottobre 1958. È sviluppato il turismo.
Cocos o Keeling(14,2 kmq; 655 ab.). Gruppo di due atolli situati nell'Oceano Indiano, formati da 27 isole coralline, poco elevate sul livello del mare e ricoperte da una fitta vegetazione di palme da cocco (da cui il nome); le uniche due abitate risultano essere West e Home. Vi si producono noci di cocco e copra. Scoperte da W. Keeling nel 1609, furono poste sotto l'amministrazione australiana nel 1955. Dal 1945 è in attività sull'Isola di West un aeroporto internazionale sulle rotte tra l'Asia e l'Australia.
Heard e Macdonald(258 kmq). Isole antartiche dell'Oceano Indiano meridionale. Dipendono dall'Australia dal 1947.
Isole del Mar dei CoralliGruppo di isole dell'Oceano Pacifico, poste tra la Grande Barriera Corallina australiana e 156° 06' di longitudine Est. Isole principali sono Cato, Chilcott e i gruppi delle Willis e delle Coringa. Sedi di alcune stazioni meteorologiche, sono soggette all'amministrazione delle Norfolk.
Macquarie(176 kmq). Isola situata nell'Oceano Pacifico meridionale, a circa 1.500 km a Sud-Est della Tasmania; è circondata da quattro isolotti minori e da numerosi scogli, tutti di origine vulcanica. Il piccolo arcipelago costituisce una dipendenza australiana, direttamente amministrata dalla Tasmania. L'isola, disabitata a causa del clima rigidissimo, è rocciosa e quasi priva di vegetazione; sono presenti alcuni laghetti di escavazione glaciale. Dal 1948 Macquarie ospita una stazione di ricerche scientifiche.
Norfolk(36,26 kmq; 2.181 ab.). Isola dell'Oceano Pacifico sud-occidentale, fra la Nuova Caledonia e la Nuova Zelanda. Scoperta da J. Cook nel 1774, dal 1914 dipende direttamente dalla Federazione Australiana. Il capoluogo è Kingston. I settori economici trainanti sono quelli agricolo (agrumi, banane, cereali e ortaggi), della pesca e del turismo. Il suo territorio comprende anche le isole disabitate di Phillip e Nepean.
Territorio Antartico Australiano(6.043.728 kmq). Settore dell'Antartide affacciato sull'Oceano Indiano, costituito dalle terre a Sud del parallelo posto a 60° latitudine Sud e tra i meridiani 160° e 45° di longitudine Est (a eccezione della Terra Adelia). Appartiene all'Australia dal 7 febbraio 1933.(14,2 kmq; 655 ab.). Gruppo di due atolli situati nell'Oceano Indiano, formati da 27 isole coralline, poco elevate sul livello del mare e ricoperte da una fitta vegetazione di palme da cocco (da cui il nome); le uniche due abitate risultano essere West e Home. Vi si producono noci di cocco e copra. Scoperte da W. Keeling nel 1609, furono poste sotto l'amministrazione australiana nel 1955. Dal 1945 è in attività sull'Isola di West un aeroporto internazionale sulle rotte tra l'Asia e l'Australia.(14,2 kmq; 655 ab.). Gruppo di due atolli situati nell'Oceano Indiano, formati da 27 isole coralline, poco elevate sul livello del mare e ricoperte da una fitta vegetazione di palme da cocco (da cui il nome); le uniche due abitate risultano essere West e Home. Vi si producono noci di cocco e copra. Scoperte da W. Keeling nel 1609, furono poste sotto l'amministrazione australiana nel 1955. Dal 1945 è in attività sull'Isola di West un aeroporto internazionale sulle rotte tra l'Asia e l'Australia.
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