GEOGRAFIA - AMERICA DEL SUD - CILEPRESENTAZIONEIl Cile si estende lungo il margine sud-occidentale dell'America Meridionale affacciandosi sull'Oceano Pacifico a Ovest; confina con l'Argentina a Est, con la Bolivia a Nord-Est, con il Perù a Nord. Il territorio cileno comprende anche l'isola di Pasqua e altre isole minori nel Pacifico. Il Paese ha una superficie di 756.096 kmq e la sua popolazione ammonta a 15.465.000 abitanti, con una densità media di 20 abitanti per kmq. La popolazione è prevalentemente costituita da meticci (89,7%); una piccola percentuale è costituita da Amerindi (10,1%). Questi ultimi usano idiomi locali, ma la lingua ufficiale del Paese è lo spagnolo. La religione più diffusa è quella cattolica (70%), ma vi sono consistenti minoranze di protestanti (15%). Il Cile è una Repubblica presidenziale. Il potere legislativo è affidato al Congresso Nazionale costituito dalla Camera dei deputati, formata da 120 membri eletti a suffragio universale diretto ogni quattro anni, e dal Senato, formato da 48 membri, di cui 38 elettivi, che rimangono in carica per otto anni e che vengono rinnovati per metà ogni quattro anni. Il potere esecutivo spetta al Presidente della Repubblica, coadiuvato dai ministri da lui nominati. Il presidente, che è anche capo del Governo, è eletto a suffragio universale diretto ogni sei anni. Amministrativamente il Paese è diviso in 12 regioni, a cui si aggiunge la regione metropolitana della capitale. L'unità monetaria è il peso cileno. La capitale amministrativa è Santiago (4.658.687 ab.) mentre la capitale legislativa è Valparaíso (275.141 ab.). IL TERRITORIOIl Cile è formato da una lunga striscia di territorio (4.300 km), compresa tra le Ande e l'Oceano Pacifico, che si estende dalle regioni tropicali settentrionali a quelle subartiche meridionali. La zona settentrionale è montuosa con deserti, cordigliere e bacini interni occupati da conche saline e spessi strati di salnitro. Nella fascia centrale le Ande raggiungono le altitudini più elevate (Aconcagua, 6.959 m; Ojos del Salado, 6.863 m). Tra le Ande e il mare si trova un grande solco vallivo, chiamato la Grande Valle Centrale, che costituisce la zona del Paese più densamente popolata e coltivata. Lungo il litorale corre la Cordigliera della Costa le cui vette raggiungono i 2.000 metri. La sezione meridionale a Sud di Puerto Montt è composta da massicci e brevi catene che si prolungano nelle isole. Qui le altitudini scendono progressivamente fino alla Terra del Fuoco, di cui il Cile possiede il settore occidentale. La presenza di numerosi vulcani in tutta la regione andina determina un'intensa attività sismica. I fiumi principali del Paese sono il Bío Bío e Loa. Il profilo costiero appare roccioso lungo tutto il Paese: a Nord i rilievi costieri sono alti e uniti, al centro le coste sono orlate da una fascia pianeggiante, a Sud sono molto frastagliate, orlate da isole e isolotti. Il clima del Cile varia da regione a regione, a seconda della latitudine, dei rilievi e dell'influenza del mare, passando dal regime temperato lungo la costa a quello freddo dell'area andina e antartica. ![]() LA TERRA DEL FUOCOL'arcipelago della Terra del Fuoco si estende per 72.000 kmq all'estremità dell'America Meridionale, ed è separato dal continente mediante lo Stretto di Magellano. Politicamente il suo territorio è suddiviso tra Cile e Argentina, e comprende l'isola maggiore, chiamata Terra del Fuoco (47.000 kmq), più altre nove di dimensioni ridotte: Navarino, Hoste, Clarence, Santa Inés, Hardy, Londonderry, Dawson, Capitán Aracena, Desolación, oltre a numerosi isolotti tra i quali Horn, il punto più a Sud del continente americano. Le isole sono tutte montuose, alcune con vette che superano i 2.000 m. Le cime principali sono quelle dei monti Cerro Yagan (2.469 ab.) e Sarmiento (2.404 m), nella cordigliera di Darwin, per secoli punto di riferimento per i naviganti. Sulle montagne si trovano vasti ghiacciai, talvolta estesi fino alle rive del mare, che vanno a configurare un paesaggio particolarmente suggestivo. Il clima, freddo, umido e nebbioso, è caratterizzato da forti venti occidentali che spesso, in determinate zone, non consentono alla vegetazione di sopravvivere. Scoperta dal navigatore Ferdinando Magellano nel 1520, la Terra del Fuoco deve il suo nome ai falò accesi dagli Indiani, che Magellano avvistò sulle rive e da cui trasse lo spunto per il toponimo Tierra del Fuego. Le difficili condizioni climatiche, la presenza di iceberg e le frequenti burrasche hanno reso molto difficoltosa la navigazione in queste acque. Tra il 1850 e il 1900, infatti, centinaia di navi sono affondate al largo di Capo Horn. In seguito all'apertura del Canale di Panama questa rotta marina, una delle più pericolose del mondo, perse d'importanza. Nel 1945 il Cile decise di trasformare Capo Horn e le isole circostanti in un parco nazionale. La popolazione indigena della Terra del Fuoco è oggi quasi totalmente scomparsa; solo nelle isole meridionali vivono gli Yamana, in via di estinzione perché decimati col tempo delle malattie importate dagli Europei, per le quali gli indigeni erano privi di difese immunitarie. L'ECONOMIAPaese ricco di risorse naturali, il Cile basa la sua ricchezza in particolare sull'estrazione e l'esportazione di rame, di cui è uno dei più importanti produttori mondiali. L'agricoltura è caratterizzata da una grande varietà di prodotti per via della diversità dei rilievi e dei climi e la maggior parte del coltivato è destinato all'esportazione. Tra le colture hanno particolare rilievo la barbabietola da zucchero, il grano, il riso, l'avena, l'orzo, la segale, la frutta, la vite e i pomodori. Discrete sono le produzioni di orzo, avena e granoturco. L'allevamento è praticato nelle regioni centrali e meridionali dove, oltre a bovini, ovini, caprini, suini e pollame, si allevano alpaca e lama dai quali si ricava lana pregiata. La pesca è una voce importante dell'economia cilena e oltre al pescato fornisce importanti quantità di olio e di farina di pesce. Il patrimonio forestale copre un quinto del territorio, in particolare nella regione meridionale del Paese. L'approvvigionamento elettrico è assicurato dalle risorse idriche. Nel 1999 il Paese venne colpito da un lungo periodo di siccità che creò notevoli problemi anche a causa dell'enorme ritardo accumulato nei lavori di realizzazione di nuove centrali idroelettriche. Il settore industriale si basa principalmente sulla lavorazione delle risorse minerarie che danno vita al settore metallurgico, siderurgico e chimico. Accanto ad essi sono attivi anche i comparti dell'industria manifatturiera, tessile, alimentare, farmaceutica, cartaria, conciaria e delle calzaturiere. In continua crescita l'industria turistica che può contare sulle bellezze naturali, sulle piste sciistiche delle Ande, su lunghi chilometri di spiagge e sugli scenari della Terra del Fuoco e dell'Isola di Pasqua. Il sottosuolo cileno è ricchissimo: oltre al rame, che viene estratto a ridosso delle Ande, vi sono notevoli giacimenti di molibdeno, ferro, oro, argento e petrolio scoperti nella Terra del Fuoco, mentre il deserto di Atacama offre un'abbondante produzione di nitrati di sodio (il cosiddetto nitro del Cile). Abbondanti anche le riserve di gas naturale e carbone. Buona parte delle esportazioni è rappresentata dal rame e dal nitrato di sodio, seguiti da ferro, legname, frutta, pesce, carne e manufatti. Nel 2004-05 l'aumento delle esportazioni, stimoltato dall'ingresso del Paese nell'area di libero mercato nordamericana (Usa, Canada e Messico), nonché da una serie di accordi commerciali con l'Unione europea, la Cina e la Corea del Sud, ha portato la crescita del PNL a livelli elevati (vicini al 6%). Altri importanti interlocutori commerciali sono il Giappone, il Brasile e l'Argentina. Nello stesso periodo i conti pubblici si sono mantenuti in ordine e stabili restavano sia l'inflazione (2,3%), sia il tasso di disoccupazione (8-9%). Le comunicazioni sono ostacolate dalla conformazione montuosa del territorio. Le ferrovie (4.923 km, di cui 850 elettrificati) sono concentrate nella parte centrale del Paese. La rete stradale si sviluppa per 79.605 km, di cui 16.080 asfaltati, e comprende l'autostrada Panamericana (3.369 km), che attraversa il Paese da Nord a Sud, e alcuni tronchi dell'autostrada Transandina, che collega il Cile con l'Argentina e con la Bolivia. I porti principali sono: Valparaíso, Antofagasta, Arica, San Vicente, Huasco, Talcahuano, San Antonio, Punta Arenas, Magallanes. L'aeroporto principale è a Santiago. CENNI STORICINel territorio cileno compreso tra Copiapo e Puerto Montt originariamente abitavano i Mapuche, chiamati Araucani dagli Europei. Più a Sud vivevano popolazioni di pescatori di etnia yamana e alacalufe, mentre l'attuale zona Nord del Paese era occupata dall'estremità meridionale dell'impero incaico. Diego de Almagro, nel 1535, partì dal Perù per iniziare la conquista del Cile, utilizzando truppe spagnole rinforzate da indigeni fatti schiavi. Percorse quasi 2.500 chilometri, ma fu costretto a tornare indietro a causa di una rivolta avvenuta tra i suoi reparti. Tra il 1540 e il 1558, Pedro de Valdivia riuscì nell'impresa e si stabilì nella zona in cui attualmente si trova il porto di Valparaíso fondando diverse città, tra cui Santiago. I Mapuche opposero una resistenza tenace agli invasori, e in una delle battaglie Valdivia morì. Fu quindi il suo successore, Francisco de Villagra, a vincere gli Indios nel 1557 e ad uccidere il loro leader, Lautaro. In seguito anche il governatore García de Hurtado combatté e sterminò i Mapuche. Le rivolte, seppur sporadiche, continuarono a lungo e la dominazione spagnolo-creola si estese su tutto il territorio solo nella seconda metà del XIX secolo. Nel 1810 Santiago si costituì in Giunta di Governo autonoma; un anno dopo la Giunta, guidata da José Miguel Carrera, si batté per l'indipendenza, vincendo anche grazie all'arrivo delle truppe di José de San Martín, provenienti dall'altro lato della Cordigliera delle Ande. Nella battaglia di Maipu, il 5 aprile 1818, le truppe spagnole vennero definitivamente sconfitte. Intanto Bernardo O'Higgins, nel 1817 designato Direttore Supremo dello Stato, il 12 febbraio 1818 aveva proclamato l'indipendenza del Paese. Più tardi, con la Costituzione del 1833, vennero gettate le basi dell'organizzazione politica, consolidatasi poi sotto la guida di Diego Portales. Si trattò di uno Stato di tipo oligarchico, in cui era negata la rappresentanza politica sia ai cittadini meno favoriti, sia al ceto medio e al proletariato. Grazie allo sfruttamento dei giacimenti di salnitro del Nord, gli imprenditori britannici, insieme all'oligarchia locale, organizzarono una economia basata sull'esportazione. La Gran Bretagna controllava il 49% del commercio estero cileno, mentre società cilene e britanniche controllavano il 33% del salnitro peruviano. La guerra del Pacifico (1879-1884) vide lo scontro tra il Cile da una parte, e Perù e Bolivia dall'altra. La vittoria del Cile modificò le frontiere a Nord, lasciando la Bolivia priva di sbocco al mare. L'immediata espansione dell'industria del salnitro rinforzò le esportazioni, aumentando i posti di lavoro nel settore. José Manuel Balmaceda venne eletto presidente nel 1886. Balmaceda portò avanti una politica protezionista allo scopo di sviluppare l'industria nazionale, ma venne bloccato dalla reazione dell'oligarchia locale, alleata con gli interessi britannici, e dell'esercito: dopo una breve guerra civile i suoi sostenitori vennero uccisi e lui stesso si suicidò nel 1891. Nel 1900 i lavoratori cileni formarono il primo sindacato. Nel 1904, quindici organizzazioni diedero vita alla Convenzione Nazionale, con 20.000 iscritti. Nello stesso anno a Valparaíso ci fu il primo scontro violento tra il proletariato e l'esercito. Tre anni dopo furono massacrati 2.500 operai in sciopero con le loro famiglie, grazie al sostegno dato dagli Stati Uniti che avevano inviato armi automatiche. Arturo Alessandri nel 1920 riuscì a prendere in mano la guida del movimento che voleva distruggere l'ordine oligarchico e affermare i diritti delle nuove classi. Durante la sua presidenza, il diritto di voto venne esteso agli uomini alfabetizzati a partire dai 21 anni e venne approvata l'elezione diretta del presidente della Repubblica. La giornata lavorativa venne portata a otto ore, vennero approvate leggi a favore della previdenza sociale e per regolamentare il lavoro delle donne e dei bambini. Intanto, nel 1912, era nato il Partito operaio socialista trasformatosi in comunista nel 1922. La crisi mondiale del 1929-30 strangolò un'economia tutta basata sulle esportazioni agricole e minerarie. Nel 1933 venne fondato un nuovo Partito socialista, nato dalla fusione di una serie di movimenti di ispirazione marxista. Il programma del Fronte popolare del 1938, capeggiato dal radicale Pedro Aguirre Cerda, con l'appoggio di socialisti e comunisti, promosse un piano di industrializzazione capace ridurre le importazioni. Le Forze armate vennero depurate, uscendo dalla scena politica per quasi 40 anni. L'oligarchia scese a patti sulla questione agraria e Aguirre Cerda in cambio non toccò la proprietà privata. Le alleanze degli anni Trenta si interruppero durante la presidenza di Gabriel Gonzáles Videla (1946-1952). La sua Legge di Difesa Permanente della Democrazia mise fuorilegge il Partito comunista e decretò la cancellazione dei suoi militanti dalle liste elettorali. Per ridimensionare la protesta contro questa misura, nel 1949 il Governo promulgò la Legge sul Suffragio Femminile. Il populista Carlos Ibanes vinse per reazione le elezioni del 1952, ma il peggioramento della situazione economica tolse consenso all'esperimento populista. Nel 1957, settori della Falange nazionale e del vecchio Partito conservatore fondarono il Partito democratico cristiano (PDC). Ritornata alla legalità, la sinistra ricompattò le sue alleanze, dando origine al Fronte di azione popolare (FRAP). L'elettorato, sensibile alla propaganda anticomunista, sostenne inizialmente la «rivoluzione nella libertà» propugnata da Eduardo Frei, iniziatore di un programma di riforma agraria. L'Unità popolare (UP), guidata dal medico socialista Salvador Allende, vinse però le elezioni del 1970 con il 35% del totale dei voti, mentre il PDC e i partiti di destra si dividevano il resto dell'elettorato. Un anno dopo, Unità popolare arrivò quasi al 50%. Allende statalizzò il rame ed altri settori strategici, come le banche e il commercio estero; radicalizzò la riforma agraria sostenendo forme collettive di produzione e creò un «settore sociale» dell'economia, amministrato dagli stessi lavoratori. I gruppi estromessi dal potere misero in opera un piano di destabilizzazione che contò sull'aiuto del Pentagono e della CIA. Il PDC decise di appoggiare la cospirazione sperando in un rapido ritorno al potere grazie a nuove elezioni. Al clima di destabilizzazione diedero un contributo l'inflazione e le divergenze all'interno di Unità popolare. L'11 settembre 1973 il generale Augusto Pinochet Ugarte attuò un colpo di Stato: il palazzo presidenziale venne bombardato dall'aviazione e il presidente Allende trovò la morte. A tutt'oggi non è chiaro se si sia suicidato o se sia stato ucciso. Cominciò una repressione sanguinosa, fatta di esecuzioni sommarie, campi di concentramento, ricorso sistematico alla tortura, eliminazione fisica degli oppositori (i desaparecidos), tristemente presenti anche in altri regimi dittatoriali sudamericani quali quello argentino. Il regime contò sull'appoggio dell'oligarchia e della classe media, nonché sulle società transnazionali alle quali andò il controllo delle imprese nazionalizzate da Allende. L'inflazione scese sotto la soglia del 10% annuo e grazie alla libera importazione il mercato fu invaso di prodotti; le conseguenze furono la perdita del potere d'acquisto dei salari e l'accentuarsi delle differenze sociali. Nel 1980, in un periodo di apparente benessere, il 60% degli elettori approvò la nuova Costituzione che sarebbe entrata in vigore l'anno dopo. Due anni più tardi, la disoccupazione balzò al 30% e il salario reale si ridusse del 22%, con il 55% delle famiglie al di sotto della soglia di povertà. Nel 1983 si svolsero manifestazioni e proteste di piazza e un anno dopo anche la Chiesa prese l'iniziativa di aprire un dialogo politico per il quale venne scelta l'Alleanza democratica, un raggruppamento di partiti di centro-destra guidati dal PDC. I colloqui furono un fallimento e la rottura con la Chiesa divenne evidente quando il Vicariato per la Solidarietà dell'Arcivescovado di Santiago iniziò un periodo di impegno nella difesa dei diritti umani. La sinistra si coagulò nel Movimento democratico popolare (MDP). Un settore della sinistra diede vita al Fronte patriottico Manuel Rodriguez (FPMR) che organizzò molte azioni armate, tra cui il fallito attentato al generale Pinochet del settembre 1986. L'isolamento internazionale che avvolse il Governo cileno durante la presidenza di Jimmy Carter cessò in parte durante i Governi dello statunitense Ronald Reagan e della britannica Margaret Thatcher. Nel 1985, il Cile autorizzò l'atterraggio delle navette spaziali statunitensi nell'isola di Pasqua. All'inizio del 1986 gli USA proposero formalmente che il Cile fosse condannato dinanzi alla Commissione dei Diritti Umani dell'ONU. Nel 1988 si sottopose a referendum una proroga di otto anni al mandato di Pinochet. Il trionfo dei «no», obbligò la Giunta militare a convocare le elezioni per l'anno seguente. Di fronte all'inevitabile cambio di Governo, Pinochet negoziò con l'opposizione legale una riforma della Costituzione, approvata in un referendum, nel 1989, contemplante una diminuzione dei poteri del nuovo Governo, un aumento del numero dei senatori, il dimezzarsi del periodo di mandato presidenziale, l'apertura politica ai partiti di sinistra. Nelle elezioni presidenziali del 1989 trionfò il democratico cristiano Patricio Aylwin, che ottenne il 55,2% dei voti come candidato della Concertazione democratica, alleanza tra la Democrazia cristiana, i socialisti e il Partito per la democrazia di Ricardo Lagos. Aylwin iniziò il suo mandato nel marzo 1990. Ad aprile nominò una commissione denominata Verità e Riconciliazione, allo scopo di indagare sulle violazioni dei diritti umani. Il lavoro della commissione confermò l'esistenza di più di duemila desaparecidos, ed effettuò una indagine dettagliata dei metodi repressivi della dittatura. Rendendo noti questi risultati il presidente chiese perdono alla Nazione a nome dello Stato, annunciando che la parola passava all'autorità giudiziaria e sollecitando la collaborazione delle Forze Armate. Sia le Forze Armate siae la Corte Suprema di Giustizia negarono qualsiasi validità al rapporto, delegittimando il presidente stesso. Nell'aprile 1991 venne assassinato il senatore Jaime Guzmán, già consigliere del regime militare, e l'azione fu attribuita a gruppi radicali di sinistra. La destra ebbe buon gioco nel sostenere che la necessità di combattere il terrorismo giustificava le azioni repressive avvenute in passato. Di contro il FPMR annunciò allora di voler abbandonare la lotta armata. Dal punto di vista economico, grazie agli alti investimenti stranieri e all'aumento delle esportazioni. l'economia era cresciuta nell'ultimo decennio al ritmo di oltre il 6% annuo e nel 1993 i salari aumentarono del 5%, mentre la disoccupazione diminuì fino al 4,5%, i consumi crebbero del 14% rispetto al 1991 e l'inflazione si mantenne stabile intorno al 12%. Nello stesso 1993 la Commissione Speciale per le Popolazioni Indigene propose l'introduzione delle lingue amerinde nelle scuole per quanti non avevano lo spagnolo come lingua materna. Nelle elezioni del 1993, ottenne la presidenza con il 58% dei voti Eduardo Frei, candidato della Democrazia cristiana e della Concertazione. Il Governo Frei annunciò un piano per ridurre la povertà, in cui versava un quarto della popolazione. Nel 1995, il salario minimo aumentò del 13%; si introdussero imposte sulla vendita di sigari e automobili per finanziare un aumento del 10% delle pensioni più basse e un 5% in più nelle spese per l'educazione. Il Cile chiese di entrare nel Mercosur (l'associazione economica formata da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) e aprì una trattativa per l'ingresso nel Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord (NAFTA). Il militare Pedro Espinoza e il generale Manuel Contreras furono condannati per l'assassinio dell'ex cancelliere Osvaldo Letelier, commesso a Washington nel 1976. Pinochet ribadì la solidarietà dei militari con i condannati, chiedendo però il rispetto del verdetto. In una successiva revisione del processo, nel 1998, Contreras si sarebbe definito un «subordinato» di Pinochet, affermando che proprio il dittatore era il vero direttore della DINA, la polizia politica attiva nel Paese. La Camera dei deputati approvò l'accordo commerciale con i Paesi del Mercosur. Il trattato di libero commercio venne ratificato nel 1996, costituendo di fatto un'associazione «quattro più uno» tra Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Cile. Nelle elezioni comunali dell'ottobre dello stesso anno, la Concertazione Nazionale al potere raccolse la maggioranza dei voti. Nel 1996 differenti ricerche ipotizzarono che la crescita economica del 6% annuo degli ultimi 11 anni avesse ridotto la cosiddetta «povertà estrema», ma non le disuguaglianze sociali. Il 20% della popolazione disponeva del 57% della ricchezza nazionale, mentre il 20% più povero aveva solo il 3,9%.Nel 1997 alcune manifestazioni di minatori vennero represse con la violenza. Nelle elezioni politiche di fine anno, la coalizione di Governo arrivò al 50,6% dei voti. Nel 1998 Pinochet diventò senatore a vita, suscitando l'indignazione generale. Ventuno parlamentari presentarono un documento in cui si sosteneva la non applicabilità a Pinochet dell'articolo della Costituzione secondo il quale gli ex presidenti diventano senatori a vita. Secondo i parlamentari, infatti, Pinochet, non era mai stato eletto democraticamente. Nell'ottobre 1998 Pinochet venne arrestato in Inghilterra, su istanza del giudice spagnolo Baltasar Garzón. Il Governo e l'opposizione di destra richiesero che il generale fosse lasciato ritornare in Cile.Le incertezze nel procedimento giudiziario che si svolse a Londra furono accompagnate, a Santiago, da dimostrazioni spesso violente a favore o contro la detenzione di Pinochet. Nel gennaio 2000 venne eletto alla presidenza della Repubblica Ricardo Lagos, il candidato della Concertazione democratica. Lagos, socialista ed ex collaboratore di Salvador Allende, sconfisse al ballottaggio il candidato dell'Alleanza per il Cile, il conservatore Joaquin Lavin, ex consulente della giunta militare al potere dal 1973 al 1990. In marzo il ministro degli Interni britannico Jack Straw non autorizzò l'estradizione di Pinochet, richiesta da Spagna, Belgio, Svizzera e Francia. Agli arresti domiciliari nei pressi di Londra, l'ex dittatore fece allora immediatamente ritorno in Cile. A Santiago, decine di migliaia di persone parteciparono a una manifestazione per chiedere che Pinochet venisse processato in Cile per le violazioni dei diritti umani. In agosto, con una sentenza inappellabile, la Corte suprema di Santiago negò l'immunità parlamentare a Pinochet. Poco dopo, però, un giudice cileno accusò formalmente Pinochet di rapimento durante il suo regime dittatoriale del periodo 1973-90. Nel gennaio 2001 una corte cilena propose un pacchetto di accuse per violazione di diritti civili nei confronti dell'ex dittatore, ma, nel marzo dello stesso anno, la corte d'appello di Santiago ordinò che Pinochet subisse solo un processo per copertura di omicidio e rapimento e non contro la più grave accusa di essere un mandante degli omicidi. Nel successivo mese di luglio, però, una corte cilena, supportata dall'intervento medico di un gruppo di esperti, sentenziò la non processabilità di Pinochet per le sue precarie condizioni di salute, decisione confermata dalla Corte Suprema nel luglio 2002. La stessa Corte Suprema, però, gli sospese parzialmente l'immunità per alcune accuse specifiche per le quali venne posto agli arresti domiciliari per essere successivamente scarcerato su cauzione. Nel novembre 2005 iniziarono diversi procedimenti processuali nei suoi confronti. Il 2005 fu anche l'anno delle nuove elezioni presidenziali, tenutesi in dicembre. Dopo il primo turno elettorale, si svolse il ballottaggio tra i due candidati che avevano ottenuto il maggior numero di voti: la socialista Michelle Bachelet, figlia del generale Alberto Bachelet morto in carcere nel 1974 dopo il golpe, e il senatore conservatore Sebastian Pinera. La vittoria andò alla Bachelet, che assumendo l'incarico nel marzo 2006 divenne la prima donna presidente del Cile. ![]() ![]() LE CITTÀSantiago(4.658.687 ab.). Capitale amministrativa del Cile. Capoluogo dell'omonima regione metropolitana (15.403 kmq; 6.061.200 ab.), è la più grande città del Paese e una delle maggiori del Sudamerica. Sorge a 507 m s/m, sotto le vette delle precordigliere, in zona irrigua e di fiorente agricoltura, lungo le rive del Rio Mapocho, tributario del Maipo. Il clima è di tipo mediterraneo. Le case sono per lo più basse, poiché la zona è minacciata da violenti terremoti. Per questo l'estensione della città è notevole (oltre 100 kmq di superficie). La sua struttura è moderna, caratterizzata da uno sviluppo urbanistico a scacchiera, con strade ampie, palazzi e grattacieli. Santiago possiede due università, un orto botanico, un grande osservatorio astronomico, diversi musei ed un magnifico zoo. Quasi al centro della città si innalza la collina di Santa Lucia, trasformata in parco. La capitale accentra la maggior parte dei commerci e delle industrie della Repubblica. Vi sono fabbriche di tessuti, di macchine, concerie, stabilimenti metallurgici, distillerie, molini, fabbriche di birra, ecc. Fondata col nome di Santiago de Nueva Estremadura da Pedro de Valdivia nel febbraio 1541, fu incendiata dagli indiani Araucani nel settembre dello stesso anno. Riedificata, divenne centro della colonia. Nel 1609 vi fu trasferita da Concepción l'Audiencia, il maggior organo giudiziario nazionale.Valparaíso(275.141 ab.). Capitale legislativa del Cile e capoluogo dell'omonima regione (16.396 kmq; 1.539.850 ab.). Sorge nella parte centrale del Paese, a poca distanza da Santiago. Porto sul Pacifico, per la sua posizione è il centro commerciale più importante del Paese. Industrie tessili, conciarie, del cemento, alimentari, petrolifere e solfifere. Fondata nel 1536, fu più volte saccheggiata dai pirati inglesi e olandesi e sconvolta da terremoti. Fu teatro di importanti operazioni militari nel XIX sec. durante le guerre per l'indipendenza combattute contro gli Spagnoli. È sede dell'università tecnica, la più importante del Cile, e della Scuola Navale. La disposizione della città è ad anfiteatro: dalla collina digrada verso la spiaggia, dove, sul lungomare, sorgono importanti edifici commerciali.![]() Concepción(212.100 ab.). Città del Cile meridionale, capoluogo della regione di Bío-Bío (37.063 kmq; 1.861.562 ab.). Sorge a Sud di Santiago, sulle rive del fiume Bío-Bío, dove fu ricostruita dopo il terremoto del 1751. È la terza città cilena, importante centro siderurgico, ed il suo porto, Talcahuano, a 15 km di distanza, è sede delle maggiori fonderie e dei più grandi laminatoi cileni.PICCOLO LESSICOChileIl nome del Paese deriva dal termine inca chilli che significa «luogo dove finisce la Terra». Il Cile si estende infatti sino all'estremo meridionale dell'America del Sud, la sua area ricopre circa metà della costa occidentale del subcontinente e il territorio montuoso può essere definito come il più lungo del mondo, stretto tra le Ande ed il Pacifico.Deserto di AtacamaSituato nel Cile settentrionale, comprende una delle zone più aride della Terra con scarsissime precipitazioni che in alcune zone sono addirittura inesistenti. La regione è costituita da un vasto altopiano, ricco di conche saline, che si estende dalla costa del Pacifico sino ai piedi delle Ande, con un'altitudine media di 600 m. La zona è importante per i ricchi giacimenti minerari di rame, ferro, nitrato di sodio, argento, borace.PatagoniIndigeni abitanti della Patagonia. Il loro nome deriva dal soprannome (patagones, grandi zampe) per loro coniato dagli Spagnoli della spedizione di Magellano quando videro le orme lasciate sul terreno dalle loro piante dei piedi fasciate in quadrati di pelle di guanaco. Prima dell'avvento del colonialismo spagnolo divisi in tribù dedite alla caccia ed alla pastorizia, i Patagoni non accettarono di buon grado l'infiltrazione da parte dei missionari gesuiti e di ogni altro gruppo bianco, anche se appresero da questi l'uso del cavallo, delle bolas come armi da caccia e da difesa e di alcune tecniche costruttive. Verso la fine del secolo scorso esploratori e compagnie militari europee e sudamericane diedero inizio ad una vera e propria opera di penetrazione, riuscendo a respingere l'ostilità indigena. Degli originari 8.000 individui all'epoca delle esplorazioni di Magellano sono rimasti oggi solo pochi elementi.PatagoniaRegione meridionale dell'America del Sud estesa su una superficie di poco meno di un miliardo di kmq, fino allo stretto di Magellano. È formata, ad oriente, sull'Atlantico, da ripiani stepposi a clima aspro e arido, mentre è montagnosa ad occidente, comprendendo il versante interno delle Ande ricco di vulcani, ghiacciai e laghi (altezza massima, Cerro Valentín m 4.058); termina sull'oceano Pacifico con una costa a fiordi fronteggiata da numerose isole. importanti fiumi (Chubut, Deseado, Chico) e estesissimi laghi (Buenos Aires, 2.100 kmq; Nahuel Huapí, 560 kmq) formano un apparato idrografico di notevole importanza. Vi si pratica l'allevamento ovino e lo sfruttamento forestale. Politicamente è divisa fra Cile e Argentina.PoblacionesCosì sono denominati i quartieri (vere e proprie «baraccopoli») situati alla periferia delle città, dove vive la parte più povera della popolazione, chiamatarotos.PERSONAGGI CELEBRISalvador Allende GossensUomo politico cileno (1908-1973). Medico, svolse, accanto a quella professionale, un'intensa attività politica nelle file della sinistra; attività che, negli anni giovanili, gli costò ripetuti arresti. Deputato e organizzatore della campagna elettorale di Pedro Aguirre Cerda (che nel 1939 fu il primo presidente cileno di un fronte popolare), divenne ministro della Salute pubblica nel 1942, anno in cui venne nominato segretario del Partito socialista, quindi fu eletto senatore nel 1945, divenendo poi presidente del Senato e, nel settembre 1970, presidente della Repubblica, a capo di una coalizione detta di Unità popolare, comprendente socialisti, comunisti e cattolici indipendenti. La dichiarata volontà politica socialista e il proposito del «compañero Presidente» di effettuare in Cile un passaggio al marxismo «per via legale» scatenarono la violenta reazione dei benpensanti e degli Stati Uniti, che negando crediti e suscitando disordini ridussero il Cile a una situazione disastrosa, culminata nel colpo di Stato militare del settembre 1973 che pose fine alle istituzioni democratiche del Paese, provocando la morte violenta del suo primo presidente socialista, assassinato durante il golpe.Bernardo O'HigginsUomo di Stato cileno (Chillàn 1776 - Montelvàn, Lima 1842). Figlio naturale di Ambrosio O'Higgins (uomo d'armi irlandese al soldo della Spagna che nel 1789 venne nominato viceré del Cile), nel 1781, all'età di cinque anni, fu inviato in Europa per esservi educato. Orientatosi verso le idee liberali, entrò in conflitto col padre, viceré del Perù, che lo ripudiò, impedendogli di fare ritorno in America latina. Poté ritornare solo dopo la morte del padre nel 1802 e si unì ai gruppi che avevano iniziato la lotta per l'indipendenza dalla Spagna. Combatté a fianco di J. de San Martín che nel 1817 lo nominò direttore generale del Cile. Partecipò poi all'invasione del Perù, roccaforte della resistenza spagnola. Allestì una flotta formata da navi mercantili e corsare inglesi e americane, da ex mercantili delle Indie orientali, da una fregata catturata agli Spagnoli e da qualche vascello da guerra, affidandone il comando a uno dei più audaci comandanti militari inglesi, Thomas Cochrane, controllando in tal modo le acque costiere cileno-peruviane, mentre il grosso delle truppe di San Martín si portavano da Valparaíso a Paracas (1820). Sin dal febbraio 1818 aveva proclamato l'indipendenza del Cile, assumendo il Governo del Paese, non senza contrasti interni. Fu rovesciato nel 1823, vittima dell'odio dell'oligarchia terriera, ostile tanto alla sua politica sociale, quanto alla sua personale condotta governativa. Esiliato, si ritirò nel Perù e visse a Lima sino alla morte, sopraggiunta mentre stava per fare ritorno in Cile accolto coi più alti onori.Augusto Pinochet UgarteMilitare, uomo politico e dittatore cileno (n. Valparaiso 1915). Appartenente a una famiglia borghese di origine francese, si orientò giovanissimo verso la carriera militare, diplomandosi alla scuola dell'esercito nel 1933. Percorsi i vari gradi della carriera militare, fu per qualche tempo membro di una missione dell'esercito cileno negli Stati Uniti. Raggiunto il grado di generale, dopo l'avvento al potere del presidente Allende e del Governo di Unità popolare, si comportò in modo da essere considerato uno degli alti ufficiali aderenti alla corrente militare «legalista» e varie sue dichiarazioni valsero persino a fargli guadagnare la fama di «progressista». In realtà doveva dimostrare che il suo «appoggio critico» al Governo Allende era soltanto una facciata dietro la quale si muovevano le trame di una reazione in buona parte manovrata da centrali di potere extranazionale, entrate in azione, secondo le dichiarazioni ufficiali, «per evitare il caos», ma, di fatto, per interrompere quella che i circoli reazionari consideravano una troppo pericolosa esperienza politica nel continente latino-americano. Dopo il golpe che portò alla caduta e alla morte del presidente Allende nel settembre 1973, il generale Pinochet assunse la presidenza della giunta militare, impegnandosi a promuovere la «ricostruzione nazionale», mentre nel Paese continuavano le fucilazioni sommarie. Nel giugno 1974 assunse la carica di presidente del Cile, rendendo ufficiale una situazione già esistente di fatto. La dittatura personale instaurata da Pinochet portò il Cile ad una grave crisi economica che i provvedimenti presi, in realtà solo misure repressive nei confronti dell'opposizione popolare, non riuscirono a risolvere. Nel settembre del 1980 Pinochet si servì di un falso plebiscito per farsi eleggere presidente della Repubblica fino al 1989. Negli anni seguenti la sua dittatura incontrò una crescente opposizione popolare, che culminò nel 1986 in un attentato a cui il dittatore cileno si sottrasse a stento. Nel 1998 il generale Pinochet, eletto senatore a vita quello stesso anno, fu posto sotto inchiesta per crimini contro l'umanità perpetrati ai danni di decine di cittadini spagnoli scomparsi in Cile al tempo della sua dittatura. L'iniziativa giudiziaria fu presa dal giudice spagnolo Baltazar Garzon che emise il mandato di cattura internazionale quando il generale si trovava in una clinica londinese per curarsi. La concessione della sua estradizione coinvolse per mesi gli apparati giuridici internazionali e provocò il dissenso e la protesta del Governo cileno. La magistratura britannica concesse l'estradizione del generale in Spagna solo alla fine del 1999, ma nel 2000 venne dichiarata la sua non estradabilità e Pinochet poté fare ritorno in Patria. Nel 2001, nonostante il riproporsi di accuse a suo carico, venne dichiarato non processabile per problemi di salute.Pablo NerudaPseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). Proveniente da un'umile famiglia della regione australe cilena, non poté terminare gli studi presso l'università di Santiago e decise di entrare nel corpo diplomatico cileno. dopo aver lavorato in diversi Paesi americani, asiatici ed europei, nel 1934 venne nominato console cileno a Madrid. Quì entrò in contatto con i giovani poeti spagnoli F. García Lorca e R. Alberti, che ebbero grande importanza nella sua formazione di poeta e di letterato. Allo scoppio della guerra civile spagnola, Neruda prese posizione in favore della Repubblica, orientando sempre più le sue opinioni verso un marcato Socialismo. Rientrato in patria, aderì al Partito comunista cileno nelle cui liste venne eletto senatore. Successivamente, a seguito dei bruschi cambiamenti politici in seno alla società cilena, il Partito comunista fu dichiarato illegale e molti suoi esponenti, fra i quali Neruda, vennero costretti all'esilio. Un'amnistia del 1952 gli permise, però, il rientro in patria. Dopo la vittoria elettorale del Fronte di unità popolare e la salita alla presidenza del socialista S. Allende, Neruda venne nominato ambasciatore straordinario della Repubblica cilena a Parigi, carica che ricoprì per circa un anno. Nel 1971 fu insignito del premio Nobel per la letteratura. Scomparve durante la settimana seguente al golpe militare che depose il Governo Allende. Nelle prime opere poetiche di Neruda, databili all'inizio degli anni Venti, forte è l'influenza delle correnti moderniste, sebbene non manchi la presenza di riferimenti e di tecniche poetiche originali. Appartengono a questo periodo le raccolte di versi: La canzone della festa (1921) e Crepuscolario (1923). Successivamente la sua poesia acquisì una connotazione di sempre maggiore originalità, caricandosi di significati di intensa sensualità e assumendo una forma più orientata verso l'ermetismo. Sono di questa fase le raccolte: L'abitante e la sua speranza (1925), Anelli (1926) e Il fromboliere entusiasta (1933, ma composto dieci anni prima). Un'ulteriore evoluzione verso la più assoluta libertà metrica è riscontrabile nei versi di Residenza sulla terra (1933-35). Al periodo spagnolo risale Spagna nel cuore (1937), mentre Canto generale (1950), un'esaltazione della natura e della storia dell'America Latina, venne composto nel periodo dell'esilio dal Cile. Nell'ultimo ventennio della sua vita, fecondissimo, Neruda pubblicò oltre una ventina di raccolte liriche, tra cui ricordiamo: Odi elementari (1954), Nuove odi elementari (1956), Terzo libro delle odi (1958), Estravagario (1958), Navigazioni e ritorni (1959), Cento sonetti d'amore (1959), Memorial de la Isla Negra (1964), Barcarola (1967), Fine del mondo (1969), La spada incendiata (1970), Le pietre del cielo (1970). Postumi apparvero le memorie Confesso che ho vissuto (1974), il libro di carattere autobiografico Para nacer he nacido (1977) e diverse raccolte poetiche. Neruda pubblicò, inoltre, l'opera di teatro Fulgor y muerte de Joaqu¡n Murieta (1967) e alcune prose.ALTRI CENTRIAntofagasta(295.792 ab.). Città del Cile e capoluogo della regione omonima (126.049 kmq; 493.984 ab). Situata nel Nord del Paese, ai margini del deserto di Atacama, è il maggior centro minerario del Cile (lavorazione e commercio di rame e nitrato).Talcahuano(269.800 ab.). Città del Cile, sorge nella provincia di Concepción, a Nord del capoluogo, sulla costa del Pacifico. È un porto naturale, riparato a Nord dall'isola di Quiriquina e a Est dalla penisola Altos di Tumbes. Nel 1835 fu distrutta da un maremoto ma fu presto interamente ricostruita. Oggi è uno dei porti più importanti del Paese: oltre che sbocco marittimo di Concepción, cui è collegata da ferrovia, la città è il punto di partenza per l'esportazione di carbone e acciaio prodotti nel vicino centro siderurgico di Huachipato. Possiede inoltre industrie alimentari e conserviere, nonché impianti per la produzione di ghisa, acciaio e una raffineria di petrolio. Dal suo porto inoltre partono i cereali esportati dal Cile e vengono smistati i macchinari importati.Valdivia(122.266 ab.). Città del Cile. Porto sul Pacifico presso la foce del fiume Calle-Calle, fu fondata nel 1552 da Pedro de Valdivia. Mercato agricolo e del bestiame. Industrie metalmeccaniche, alimentari, conciarie.Viña del Mar(330.736 ab.). Città del Cile centrale, nella zona di Aconcagua, sul Pacifico. È una delle più rinomate e frequentate stazioni balneari del Cile, oltre che importante centro industriale (raffinerie per lo zucchero e petrolifere; industrie tessili, distillerie) e centro commerciale per prodotti agricoli.DIPENDENZEIsola di Pasqua(162,5 kmq; 4.111 ab.). Isola dell'Oceano Pacifico sud-orientale, a circa 2.500 km dalla costa cilena. Avvistata nel giorno di Pasqua del 1722 dall'olandese Roggeveen, appartiene al Cile dal 1888; dipende amministrativamente dalla provincia di Valparaíso. Il capoluogo è Hanga Roa. L'isola è priva di vegetazione arborea. Le riserve idriche sono rappresentate dai laghi formatisi nei crateri vulcanici. L'economia si basa sull'allevamento di ovini e suini, oltre che dalla pesca e dal turismo. Di grande interesse le moais, enormi statue monolitiche, e i resti di antichi monumenti funerari.Sala y Gomez(0,12 kmq). Isola dell'Oceano Pacifico, a circa 3.500 km dalle coste occidentali dell'America Meridionale. È disabitata.
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