Geografia America del Nord e Centro Grenada

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Geografia America del Nord e Centro Grenada














Geografia America del Nord e Centro Grenada

GEOGRAFIA - AMERICA DEL NORD E CENTRO - GRENADA

PRESENTAZIONE

Stato dell'America Centrale formato dall'isola omonima e dalle Grenadine meridionali, appartenenti alle Piccole Antille. Copre una superficie di 344,5 kmq e ha una popolazione di 103.000 abitanti, con una densità di 299 abitanti per kmq. Gran parte della popolazione è costituita da neri (84,9%), discendenti degli schiavi africani qui deportati; seguono meticci (11%), Asiatici (3%), bianchi (0,7%) e altri. L'inglese è la lingua ufficiale; in uso anche dialetti creoli con infiltrazioni inglesi e francesi. Le religioni predominanti sono il Cattolicesimo (53%) e l'Anglicanesimo (13,7%). Già colonia britannica, Grenada è uno Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth dal 1974. Il capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale, cui spetta formalmente il potere esecutivo. Quest'ultimo è di fatto esercitato dal Gabinetto dei ministri, guidato dal primo ministro, responsabile di fronte al Parlamento. Il Parlamento, cui spetta il potere legislativo, è formato da una Camera di 15 membri, eletti a suffragio universale per cinque anni, e da un Senato di 13 membri, nominati dal governatore generale su indicazione del primo ministro e del leader dell'opposizione. L'unità monetaria è il dollaro dei Caraibi Orientali. La capitale è Saint George's (3.908 ab.).

IL TERRITORIO

Grenada, la più grande (311 kmq) delle isole dell’arcipelago, è di origine vulcanica e ha un assetto decisamente montuoso, in cui spicca un massiccio principale, il monte Sainte Catherine (840 m). I vulcani, ormai inattivi da tempo, sono spesso occupati da bacini lacustri, e il lago più grande è il Grand Etang, situato al centro dell'isola. I fiumi sono brevi ma ricchi di acque. Il litorale è piuttosto uniforme; solo sul versante meridionale la costa è frastagliata. Il clima, tropicale e soggetto agli alisei, è caratterizzato da temperature miti e da deboli escursioni termiche. Le precipitazioni, concentrate nel periodo estivo, sono abbondanti.
Trapani Cartina di Grenada


L'ECONOMIA

L'esiguità del territorio non consente uno sviluppo economico autonomo e determina una costante dipendenza da altri Stati. Nonostante gli ingenti aiuti economici forniti dagli Stati Uniti, l'economia del Paese è arretrata e fondata quasi esclusivamente sui settori agricolo e turistico. L'agricoltura è impostata su produzioni destinate all'esportazione come canna da zucchero, limoni, banane, copra, cacao e noce moscata. L'industria, poco sviluppata, annovera soltanto qualche impianto alimentare (birra, tabacco, rum). Discreta importanza hanno l'allevamento, la pesca e lo sfruttamento forestale. Gli scambi avvengono soprattutto con la Gran Bretagna, a cui Grenada è legata da un passato coloniale, e con gli Stati Uniti. Il porto principale è Saint George's. Gli aeroporti sono a Pearls, Lauriston, Point Salines.

CENNI STORICI

Erano i Caribi ad abitare Grenada, quando Cristoforo Colombo nel 1498 la visitò chiamandola «Concepción». Per oltre due secoli gli indigeni la governarono, finché, nel 1674, Du Parquet, il governatore del possedimento francese di Martinica, decise di occupare l’isola, scontrandosi con la tenace resistenza opposta dagli indigeni. Nel 1753 i coloni francesi avevano sterminato buona parte dei Caribi e importato dodicimila schiavi africani per lavorare nelle coltivazioni. Alla fine del XVIII secolo la Gran Bretagna si impossessò dell’isola (grazie al trattato di Versailles) introducendovi le coltivazioni del cacao, del cotone e della noce moscata. Dal 1788 fino all’abolizione della schiavitù, nel 1834, nella sola Grenada gli schiavi erano trentamila. Solo all’inizio del Novecento le condizioni dei lavoratori diedero segni di miglioramento con la nascita del primo sindacato, la Grenada Manual and Metal Workers Union. Nel 1951 fu indetto il primo sciopero e presto i lavoratori ottennero alcuni miglioramenti salariali. Fu in quel momento che Eric Gairy fondò il GULP (Grenada United Labor Party) per promuovere la lotta per l’indipendenza. Il GULP vinse subito le elezioni per il Consiglio legislativo e Gairy divenne capo di Gabinetto. Nel 1958 l’isola entrò a far parte della Federazione delle Indie Occidentali Britanniche e, dopo il suo scioglimento, nel 1967, passò a far parte degli Stati Associati delle Antille Britanniche. Gairy ritornò quello stesso anno alla carica primo ministro con l’obiettivo primario di ottenere la completa indipendenza dagli Inglesi. Il GULP ottenne da Londra un regime di semiautonomia per arrivare ad una graduale indipendenza. Erano nati intanto altri movimenti e partiti politici preoccupati della crescente influenza personale di Gairy sul partito. Nel 1974, scoppiò una guerra «anti-indipendentista» per impedire che Gairy prendesse il potere. Dopo parecchie settimane di paralisi totale del Paese, entrò in scena un gruppo paramilitare predisposto dal primo ministro. La repressione fece terminare lo sciopero e l’indipendenza fu proclamata la settimana seguente. Nelle elezioni del 1976 l’Alleanza popolare, capitanata dal NJM (New Jewel Movement), aumentò la sua rappresentanza parlamentare, senza però ottenere la maggioranza. Nel 1979, mentre Gairy si trovava fuori del Paese, l’opposizione prese il potere con un colpo di Stato non violento. Il sostegno popolare permise di istituire subito un Governo rivoluzionario provvisorio, guidato da Maurice Bishop. Nel giro di quattro anni il nuovo Governo popolare creò diverse organizzazioni di base e promosse un regime di economia mista, espandendo il settore pubblico, incentivando le industrie agricole e le proprietà agricole statali. A causa dell’ideologia socialista del Governo, il NJM era però malvisto dagli Stati Uniti e da alcuni Stati conservatori vicini, i quali fecero tutto il possibile per destabilizzarlo. In questo senso va vista la una campagna coordinata di strangolamento economico del Paese caraibico messa in atto dagli Stati Uniti. Grenada ottenne la collaborazione di Cuba per la costruzione dell’aeroporto internazionale concepito quale veicolo per promuovere l’attività turistica. Con un abile e repentino colpo di Stato, nel 1983 il primo ministro Bishop fu messo agli arresti domiciliari, mentre il generale Hudson Austin, capo dell’esercito, assunse il potere. Bishop fu liberato da una folla di manifestanti, ma venne fucilato poco dopo insieme alla sua compagna Jacqueline Creft, ministro dell’Istruzione, a due altri ministri, ad alcuni dirigenti sindacali e a un numero imprecisato di manifestanti. In ottobre sbarcarono sull’isola 5.000 tra marines e caschi verdi. Qualche ora più tardi, seguì un contingente simbolico di 300 poliziotti appartenenti a sei paesi dei Caraibi che, ufficialmente, si prestarono a questo intervento internazionale «per motivi umanitari». Il blitz durò più di quanto gli USA avessero previsto per via della resistenza dei militari di Grenada e degli aiuti cubani. Alla stampa fu proibito l’ingresso sull’isola fino all’eliminazione della resistenza, il che impedì di rendere testimonianza di ciò che avvenne in realtà. Sotto il controllo militare nordamericano, Sir Paul Scoon, rappresentate della Corona britannica a Grenada, assunse il governo ad interim. Nel 1984 venne eletto primo ministro Herbert Blaize, dell’isola di Carriacou, già leader di una coalizione di partiti che si presentò come New National Party (NNP), nato da una fusione tra GNP (Grenada National Party) e forze moderate, che poté contare sul sostegno degli USA. Il nuovo Governo strinse accordi con il Fondo Monetario Internazionale, che, in cambio, come sempre chiese il risanamento fiscale, la riduzione degli impieghi statali, il blocco dei salari e l’incentivazione dell’impresa privata. Durante i suoi primi anni di governo, Blaize realizzò una considerevole crescita economica quantificabile tra il 5% e il 6% annuo, principalmente grazie al turismo. Aumentarono, tuttavia, la disoccupazione giovanile, la delinquenza e la tossicodipendenza. Blaize morì nel 1989. Lo sostituì il compagno di partito Ben Jones, sostenuto dai grandi imprenditori e dai proprietari terrieri. Nel 1990 si svolsero le elezioni generali nelle quali vinse Nicholas Braithwaite, a capo di una nuova realtà politica di centro, il National Democratic Congress (NDC), sostenuto dagli Stati Uniti. Anche a causa della caduta dei prezzi internazionali di banane, cocco, legno e noce moscata, la disoccupazione toccò il 30% e nel 1995 si assistette allo svolgersi di diversi scioperi nei settori chiave dell’economia. Nelle elezioni generali dello stesso anno il partito di Governo, il NDC, fu sconfitto da Keith Mitchell, leader del NNP. Nel 1996, il NNP criticò, per il cattivo impiego dei fondi, il processo di privatizzazione della compagnia statale dell’elettricità. Grenada firmò con gli Stati Uniti un accordo d’estradizione e uno per la mutua cooperazione giuridica. Nel 1997 ristabilì i rapporti diplomatici con Cuba, interrotti all’epoca dell’invasione da parte delle truppe statunitensi. Nelle elezioni del 1999 il NNP ottenne tutti i 15 seggi parlamentari e Mitchell rimase alla guida del Paese. Nel marzo 2001, nel quadro della lotta al riciclaggio di denaro sporco, il Governo ordinò la chiusura di 17 banche offshore. Nel 2003-04 vennero effettuati i lavori di dragamento delle acque del porto principale di Grenada, per costruire uno scalo per navi da crociera di grande tonnellaggio. Nel settembre 2004, l'uragano Ivan provocò danni e devastazioni in buona parte dell'isola. Nel 2006 il primo ministro Mitchell firmò un accordo di cooperazione energetica con il presidente venezuelano Chávez, che prevede il rifornimento di 1.000 barili di petrolio giornalieri con uno sconto del 50% sul prezzo di mercato.

LA CAPITALE

Saint George's

(3.908 ab.). Capitale di Grenada e principale centro commerciale, sorge sulla costa sud-occidentale dell’isola maggiore. È sede di zuccherifici e distillerie di rum. Dopo l'intervento dei Marines, che hanno messo fine al periodo rivoluzionario filocastrista, la città ha subito radicali cambiamenti, espandendosi e ammodernandosi.


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