Scultore greco. Fece per gli Arverni un Mercurio
colossale, che richiese una decina d'anni di lavoro. Nerone gli
commissionò, in Roma, la propria statua di centoventi piedi di altezza;
Plinio il Vecchio ammirava quell'opera più grandiosa che bella;
Vespasiano la dedicò al Sole, e sostituì la testa dell'imperatore
con quella di un dio. Plinio informa che
Z., abile anche nel modellare
vasi, imitò perfettamente due coppe di Calamide (I sec.).