Pseudonimo di
G.
Korwin-Piotrowska. Scrittrice polacca. Esordì come attrice teatrale e
diresse poi la scuola d'arte drammatica di Cracovia (1902). Considerata la
rappresentante più genuina del Naturalismo polacco, iniziò
l'attività di scrittrice con le novelle
Acquarelli (1885), cui
seguirono i racconti
Kaska Karjatyda (1886) e
L'amore passeggero
(1905), in cui descrisse le volgarità della vita quotidiana e le miserie
umane. Nel romanzo
L'anti-inferno, (1889) denunciò gli scandali
nei pensionati femminili; in
Quello di cui non si parla (1909)
trattò l'educazione sessuale della donna. Notevole successo ottennero
alcuni suoi drammi, aspramente criticati da conservatori e moralisti:
Quello
là (1898);
La moralità della signora D. (1907);
Loro
quattro (1907). In queste opere, notevoli per la vivacità del dialogo
e la saldezza della struttura, l'autrice colpì con aspra satira
l'ipocrisia di certi ambienti borghesi, prendendo le difese dei deboli e degli
sfruttati (Kiwerka, Łuck 1860 - Leopoli 1921).