Pittore e scrittore italiano. Pittore di
scarsa rilevanza (si trovano sue opere nelle chiese di Bologna), nel 1706
ristampò con aggiunte
Le pitture di Bologna, e con note
La
Felsina Pittrice di C. Malvasia, che l'anno prima aveva difeso da varie
censure con le
Lettere famigliari...
in difesa...
della Felsina
Pittrice. Nel 1710 pubblicò un dialogo sulla pittura di G. Reni; la
Storia dell'Accademia Clementina di Bologna (1739), di cui fu segretario,
rappresenta una preziosa fonte documentaria. Compose inoltre poesie, commedie e
tragedie (
Didone, 1718;
Tito Marzio Coriolano, 1734) (Parigi 1674
- Bologna 1765).