Regista cinematografico, sceneggiatore e autore
drammatico italiano. Iniziò la sua attività come commediografo
facendo rappresentare le commedie:
Per il nostro meglio (1930),
Il
giovane autore (1931),
Ma non è la stessa cosa (1931).
Frequentò la scuola di recitazione di S. Cecilia e il Centro Sperimentale
di Cinematografia ed esordì nel cinema, nel 1939, come sceneggiatore.
Passato alla regia nel 1941 con
L'attore scomparso, diresse nel
dopoguerra
Un americano in vacanza (1945),
Vivere in pace (1946),
premiato con due Nastri d'argento,
L'onorevole Angelina (1947), che
ironizzava sulle intenzioni di una popolana decisa a imporre la propria presenza
nella società. Con questi film, in cui si mescolano toni di amara
comicità e di protesta sociale,
Z. si accostò a un
superficiale neorealismo, rimanendo legato a un'ideologia convenzionale.
Particolarmente proficua per l'espressione più equilibrata e omogenea
della vena ironica e polemica del regista, fu la collaborazione con V. Brancati
per i film
Anni difficili (1948);
Anni facili (1953);
Questa
è la vita (1953);
L'arte di arrangiarsi (1955), opere da cui
emerge il ritratto satirico dell'italiano comune, impossibilitato a condurre
un'esistenza onesta in una società dove dilagano opportunismo, corruzione
e mancanza di ideali. Del 1952 è
Processo alla città, che
vinse il Nastro d'argento quale migliore film dell'anno, ritenuto il suo
capolavoro per la forte carica drammatica e l'attenta ricostruzione di
personaggi e ambienti dell'epoca. In questo lavoro complesso,
Z.
dà prova di una raggiunta maturità staccandosi definitivamente da
precedenti intenti neorealistici. Cessata la collaborazione con Brancati, morto
nel 1954,
Z. non riuscì più ad adeguare i risultati
raggiunti nella produzione precedente, dirigendo pellicole leggere (
Il
vigile, 1960;
Una questione d'onore, 1965). Commedie di costume,
talvolta non prive di intenti di denuncia sociale, sono pure da considerarsi:
Il medico della mutua (1968);
Bello,
onesto,
emigrato in
Australia sposerebbe compaesana illibata (1972);
Bisturi,
la mafia
bianca (1973);
Il mostro (1977);
Letti selvaggi (1979) (Roma
1905-1991).