Zool. - Genere di insetti della famiglia dei Ditiscidi,
comprendente specie di piccola taglia, contrariamente agli altri generi della
famiglia rappresentati di norma da forme di notevoli dimensioni. Molto diffusa
in Europa è la specie
Y.
bicarinata, lunga circa due mm,
con il corpo di forma ovale, di color giallo ocra scuro con due tacche
trasversali nere sulle elitre che presentano dei margini salienti. Per quanto
perfettamente adattati alla vita acquatica, questi coleotteri sono in grado di
volare anche a notevoli distanze. Sull'acqua si muovono agilmente con l'aiuto
delle zampe posteriori natatorie (allargate a pala a somiglianza di remi). La
respirazione nel mezzo liquido avviene per mezzo di una bolla d'aria che
l'insetto tiene racchiusa tra le elitre e il dorso e che serve ad alimentare le
due serie di spiracoli tracheali. L'insetto deve periodicamente risalire in
superficie per rinnovare la provvista d'aria e, in tale circostanza, respira
direttamente aria atmosferica. La femmina depone le uova nei tessuti vegetali
delle piante acquatiche; le larve, dall'aspetto affusolato, hanno apparato
boccale pungente e succhiante e, mediante le mandibole, possono iniettare nelle
vittime liquidi tossici e digestivi; in tal modo sono in grado di aspirare con
minor sforzo le sostanze alimentari fornite, già parzialmente digerite,
dalla vittima. Per trasformarsi in pupa, la larva cerca luoghi tranquilli nei
pressi di stagni e si rintana in piccole celle che scava essa stessa. Le specie
del genere
y., per quanto piccole, sono voracissime e si nutrono di
piccoli insetti acquatici; talvolta si attaccano anche ai pesci, dei quali
assorbono i tessuti dopo averli fluidificati per mezzo del liquido digestivo
iniettato con le mandibole allungate e falciformi.