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Ya'qūbī, al-.

Storico e geografo arabo. Scrisse una grande Storia universale suddivisa in due parti: la prima ha inizio con la storia degli Ebrei e si conclude nel periodo precedente la nascita di Maometto; la seconda inizia dalle origini dell'Islamismo, soffermandosi a lungo sulla storia del profeta, per terminare all'anno 882. L'opera ha grande importanza per le copiose informazioni, sostenute da una seria documentazione, che certamente richiese all'autore un grande lavoro di ricerca tra le antiche fonti ed è servita in seguito a molti altri storici arabi quale base sicura per i loro lavori. Nel campo della geografia, Y. lasciò Il libro dei Paesi, ove sono descritti con meticolosità e ricchezza di particolari e di dati statistici molti Paesi arabi (Afghanistan, Egitto, Iran, Iraq, Marocco, ecc.). La maggior parte delle notizie furono personalmente raccolte dallo studioso arabo durante i suoi lunghi viaggi. Sciita, Y. apparteneva quindi alla setta che riconosce come califfi Alì, il genero di Maometto, e i suoi discendenti in linea maschile: godeva perciò la protezione dei principi tahiridi del Khorasan, presso i quali ebbe sempre larga ospitalità (m. 897).