Chim. - Sali (detti anche
xantati) degli
esteri dell'acido ditiocarbonico, ovvero degli acidi xantogenici che hanno come
formula generale RO-C(S) -SH, dove il radicale R può essere anche molto
complesso, come nel caso di quello derivato dalla cellulosa. Il primo che, per
azione del solfuro di carbonio sulla potassa alcoolica, ottenne gli
x. fu
il chimico tedesco Zeise, nel 1824. La reazione da lui ottenuta è resa
dalla formula seguente:
CS
2 + C
2H
2OH + KOH →
CS (SK) OC
2H
5 + H
2O
Gli
x. formati dall'acido xantogenico per sostituzione
dell'atomo di idrogeno con un metallo, sono sostanze solide dall'odore assai
sgradevole. Quelli ricavati dai metalli alcalini, solubili in acqua, vengono
preparati tramite reazione fra soda, solfuro di carbonio e alcooli. La
proprietà degli
x.,
decomponibili dagli acidi in presenza
di solfuro di carbonio e di alcool, è industrialmente sfruttata nella
preparazione di rayon e viscosa; altri
x. trovano impiego nella
vulcanizzazione della gomma.