Fisico statunitense. Dopo aver studiato
all'Harvard University di Boston, nel 1888 divenne professore di Fisica presso
l'università del Wisconsin, che lasciò nel 1901 per diventare
titolare della cattedra di Fisica sperimentale alla Johns Hopkins University di
Baltimora, della quale era stato allievo. Si interessò particolarmente di
ottica, ideando numerosi apparecchi e strumenti di ricerca che consentirono
notevoli progressi a questo ramo della fisica soprattutto nei campi della
spettroscopia, dell'interferometria (con grandi vantaggi anche per l'astronomia
soprattutto per quanto concerne la misura del diametro dei pianeti, della
distanza di stelle doppie, del diametro apparente delle stelle più
grandi, ecc.) e della fluorescenza (con speciale riferimento a certi fenomeni
quali il "decadimento", cioè la transizione da uno stato
all'altro delle sostanze fluorescenti). Grazie a un filtro ottico all'ossido di
nichel, ottenne la
luce di W. (o
luce nera), una radiazione
ultravioletta sui 3.600 Angstrom di lunghezza d'onda, invisibile ma capace di
suscitare nei corpi una fluorescenza caratteristica per ciascuna sostanza;
è usata come mezzo di analisi chimica e per effetti scenotecnici negli
spettacoli (Concord, Massachusetts 1868 - Amityville, New York 1955).