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Wilson, Harold.

Uomo politico inglese. Studiò ad Oxford alla facoltà di Economia del Jesus College, dove si laureò nel 1937. Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale fu professore di Matematica al New College, che lasciò nel 1939 dopo aver ottenuto la cattedra di Economia politica all'University College di Oxford. Nel 1940 dovette lasciare l'insegnamento per prestare servizio alla divisione combustibili del ministero dell'Energia, ufficio che tenne fino alla fine del conflitto. Nel frattempo scrisse il libro New Deal for Coal, pubblicato nei primi mesi del 1945; nel volume erano contenute le principali direttive politiche dei laburisti in materia di nazionalizzazione delle miniere, con particolare riguardo a quelle del carbone. Terminata la guerra, sempre nel 1945, si presentò candidato del Partito laburista alle elezioni e così poté entrare a far parte della Camera dei Comuni. I laburisti ottennero la maggioranza assoluta e quindi ebbero l'incarico di formare il nuovo Governo, e W. fu scelto quale segretario parlamentare del ministero dei Lavori pubblici. Due anni dopo passò al ministro del Commercio mantenendo la carica fino al 1951, quando il Governo Bevan fu costretto a dare le dimissioni in seguito alla vittoria dei conservatori. Da allora fino al 1964, quando i laburisti tornarono al potere, W. svolse vari incarichi di partito, prima come membro dell'esecutivo, poi nelle file del cosiddetto "governo ombra" che l'opposizione aveva creato per avversare in modo efficace l'azione del Governo in carica (1956). Nel 1963, a distanza di un anno o poco più dalle nuove elezioni politiche, prese il posto di Gaitskell, deceduto, quale capogruppo del Partito laburista. Con la vittoria dei laburisti, nel 1964, W. ebbe l'incarico di formare il nuovo Governo in qualità di primo ministro, carica meritata per le qualità dell'uomo politico, abilissimo nella manovra e nella ricerca continua di compromessi per evitare dannose rotture con gli avversari. Il suo programma, tuttavia, non ebbe la possibilità di essere realizzato (comprendeva la nazionalizzazione di alcune importanti industrie, varie opere di carattere sociale, grossi investimenti da parte dello Stato, ecc.). Durante il suo Governo si verificarono importanti fatti politici quali l'indipendenza unilaterale della Rhodesia, l'abbandono di Aden e dell'Arabia meridionale, in seguito uniti alla Repubblica dello Yemen del Sud. Anche la situazione interna si fece sempre più difficile, soprattutto sotto l'aspetto economico. Di poca efficacia si rivelarono i provvedimenti decisi da W. per porre rimedio alla precarietà della economia nazionale, precarietà comunque ereditata dalle precedenti amministrazioni dei conservatori. A W. è legata la cosiddetta "politica dei redditi" che creava una dipendenza dei salari alla produttività; ma anche questo accorgimento, contrario al suo programma, non riuscì a rimediare al ristagno della produzione, all'appesantimento della bilancia dei pagamenti, al blocco dei salari, all'aumento della disoccupazione, che portarono alla grave congiuntura economica del Paese. Inutile fu il rimpasto governativo effettuato da W. nel 1967 allo scopo di assumere direttamente la responsabilità della politica economica inglese e ridurre il crescente deficit della bilancia dei pagamenti; la situazione peggiorò, portando al provvedimento di svalutazione della sterlina del 14,3%, adottato per incoraggiare le esportazioni britanniche e scoraggiare le importazioni. La popolarità del Partito laburista risentì enormemente della crisi, tanto che nelle elezioni amministrative di Londra (1967) e del Galles subì la perdita di quasi 700 seggi e venne soppiantato dai conservatori nelle amministrazioni di 45 comuni. Oltre alla crisi economica il Governo di W. si trovò a fronteggiare anche l'incipiente crisi irlandese, contro la quale non servirono i vari progetti di riforme dirette ad appianare i dissidi fra cattolici e protestanti; nel 1969 e nel 1970 scoppiarono violenti scontri, in Irlanda, fra le opposte fazioni, e W., pur appoggiandosi agli Unionisti, non fu in grado di risolvere la situazione. Nel 1970 i laburisti vennero sconfitti alle elezioni, e così cadde il Governo W. Al congresso laburista del 1971 W., che aveva prima appoggiato l'ingresso della Gran Bretagna nella CEE, si dichiarò contrario all'adesione del suo Paese alla Comunità Europea. Le elezioni del 1974 vennero vinte dai laburisti. W., di conseguenza, tornò al potere, che detenne per un biennio. Nel 1976 si ritirò definitivamente dalla vita politica (Huddersfield, Yorkshire 1916 - Londra 1995).