Scrittore inglese. Cresciuto in un ambiente
operaio, a 16 anni abbandonò gli studi regolari continuando, da
autodidatta, la propria formazione letterario-filosofica. Sostenitore
dell'Esistenzialismo ne tracciò i principi fondamentali in
The
Outsider (1956), un libro che gli diede d'improvviso una grande
notorietà per il contenuto anticonformista e la piena adesione alla
ribellione dei giovani contro la società tradizionale. In esso
W.
volle narrare lo spirito di alienazione e di estraniamento proprio del genio,
aiutandosi anche con brani tratti da opere di altri intellettuali a lui vicini
per sensibilità e tematiche (Barbusse, Camus, Sartre, T.E. Lawrence,
Hesse). Autore prolifico, scrisse numerosi testi sulll'occultismo, sul
misticismo, contemplando nella propria analisi socio-personale anche i temi
della violenza, del sesso, del crimine. Interessante anche la sua produzione
narrativa per la quale egli preferì gli schemi e le strutture del
poliziesco e della fantascienza. Ricordiamo:
Ritual in the Dark (1960);
Adrift in Soho (1961);
Il diario sessuale di Gerard Sorme (1963);
I parassiti della mente (1967);
La pietra filosofale (1969);
The Killer (1970);
The Black Room (1971);
Vampiri nello
spazio (1976) (n. Leicester 1931).