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Wilkins, William.

Architetto inglese. Terminati gli studi di architettura, si recò, per completare la sua formazione professionale, in Italia e in Grecia dove assunse quel gusto per la classicità che doveva fare di lui uno dei maggiori esponenti del Neoclassicismo britannico dell'ultimo periodo. Fu anche in Asia Minore, in Siria e soprattutto in Palestina, acquisendo elementi tipici locali che talvolta egli introdusse nelle sue costruzioni pur dopo averli modificati secondo il gusto europeo. Numerosi sono gli edifici e i monumenti da lui progettati e realizzati in patria; tra essi emerge la National Gallery di Londra in cui è particolarmente visibile l'influenza dell'antichità classica. Si tratta di un insieme di costruzioni su piante quadrangolari, sormontate da una grande cupola. All'ingresso del lato principale si erge una sorte di pronao di stile greco, un avancorpo completato da una grande scala per ciascun lato; decorazioni bronzee adornano, esaltando il gusto classico, il pronao stesso. Il complesso fu terminato nel 1838, dopo sei anni di lavoro. Di W. è anche il St. George's Hospital di Londra, costruito negli anni 1828-29. La prima opera dell'architetto fu invece il Downing College della famosa città universitaria di Cambridge, risalente al 1807-20. Sempre a Cambridge W. costruì anche altri edifici scolastici, fra cui il King's College (1811-27), il Trinity College (1821-23) e il Corpus Christi College (1823-27). Al 1811 risalgono anche i lavori iniziali per la costruzione del Pentillie Castle, l'università della Cornovaglia. Suoi sono anche il castello romanico di Norwich (1826), il teatro della stessa città (1826) e la Freemason's Hall di Bath (1817-29). W. si dedicò inoltre alla costruzione di grandi parchi come quello del Wiltshire (Stourbead Park), terminato nel 1816, e di monumenti quali la famosa colonna in onore di Nelson, eretta a Great Yarmouth nel 1817-20. W. si distinse come storico dell'architettura, con la composizione di saggi, tra cui Antiquities of Magna Grecia, di grande interesse, pubblicato nel 1807, poco dopo il suo ritorno da un viaggio nella terra di Omero, e The Civil Architecture of Vitruvius del 1812 (Norwich 1778 - Cambridge 1839).