Scrittore argentino di origine italiana.
Visse per lo più in Italia ove collaborò a importanti riviste
traducendo dall'inglese le opere di C. Marlowe, J. Joyce e V. Woolf. Tra le sue
raccolte poetiche citiamo:
Poesie spagnole (1963);
La parola morte
(1968);
Italienisches Liederbuch (1974), 34 poesie d'amore;
Poesie
(1980). Nella sua produzione figurano anche opere di narrativa, sempre venate di
un gusto satirico e grottesco che gli è peculiare, tra cui
La sinagoga
degli iconoclasti, (1972);
Lo stereoscopio dei solitari, (1972);
I
due allegri indiani, (1973);
Il tempio etrusco, (1973);
L'ingegnere, (1975);
Frau Teleprocu (1976, in collaborazione con
F. Fantasia) e il
Libro dei mostri, (1978) (Buenos Aires 1919 - Lubriano,
Viterbo 1978).