Generale francese. Tenente colonnello durante
il primo conflitto mondiale (1914), divenne presto capo di Stato Maggiore di
Foch e, in seguito, generale di brigata (1916) e di divisione (1918). Nel 1920,
inviato in Polonia come consigliere militare, contribuì in modo decisivo
alla vittoria di Varsavia. Fu alto commissario in Siria (1923-24), direttore del
Centro degli alti studi militari e membro del Consiglio superiore della guerra,
capo di Stato Maggiore dell'esercito (1930), vicepresidente del Consiglio
superiore della guerra (1931). Lasciato il servizio nel 1935, nel 1939 fu
richiamato e posto al comando delle forze francesi in Medio Oriente. Nel 1940,
dopo l'offensiva tedesca, rientrò in patria per assumere il comando
supremo delle azioni nel Mediterraneo, senza però riuscire a mutare la
situazione. Ministro della Difesa nazionale col maresciallo Pétain
(1940), fu nominato delegato del Governo di Vichy in Africa. Dopo la sbarco
alleato in Nord Africa, arrestato dalla polizia tedesca (1942), venne internato
in Germania fino al 1945. Al suo ritorno in Francia fu tradotto davanti all'Alta
Corte e arrestato per collaborazionismo, ma nel 1948 beneficiò di un non
luogo a procedere. Pubblicò opere tecniche e la
Storia dell'esercito
francese (1938) (Bruxelles 1867 - Parigi 1965).