Uomo politico tedesco. Membro del Partito
comunista dal 1927, nel 1935 fu costretto a lasciare la patria, riparando
dapprima a Praga, quindi a Mosca e infine in Svezia, dove fu arrestato (1942).
Tornato in Germania (1945), si iscrisse al Partito socialdemocratico (SPD),
figurando tra gli ispiratori della revisione ideologica sfociata nel programma
di Bad Godesberg (1959) che sancì l'abbandono delle tesi marxiste.
Deputato della Bundestag (1949-83), presidente del gruppo parlamentare
socialdemocratico (1969-73), vicepresidente del partito (1958-73), fu uno dei
principali sostenitori della
Ostpolitik degli Esecutivi Brandt e Schmidt
(Dresda 1906 - Bad Godesberg 1990).