Drammaturgo tedesco. Direttore pubblicitario di
una ditta svizzera, quindi giornalista a Monaco, Parigi e Londra, fu redattore
della rivista "Simplicissimus" sulla quale pubblicò alcune
poesie politiche che gli valsero una condanna per lesa maestà (1889),
avendo eletto a bersaglio dei suoi strali l'imperatore stesso. Autore di
cabaret, nonché interprete e curatore della regia delle sue opere, fu
autore di drammi teatrali, tra cui
Risveglio di primavera (1891), il
dittico
Lo spirito della terra (1895) e
Il vaso di Pandora (1904),
imperniati sulla figura di Lulu, simbolo della forza irresistibile dell'erotismo
che scardina l'ordine borghese attraverso la sua aggressività contro le
convenzioni morali, da cui vennero tratte un'opera musicata da A. Berg (1928-35)
e un film diretto da G.W. Pabst (1929),
Il marchese di Keith (1901),
Nicolò ovvero Così è la vita (1902),
Franziska (1912). Oggetto dell'analisi e della violenta critica di
W. è l'ipocrita società borghese che, col suo conformismo
sociale, soffoca e condanna come immorali le manifestazioni di vitalità
istintiva dell'uomo, prime tra tutte le forze erotiche. La produzione di
W. ebbe il merito di precorrere l'Espressionismo tedesco, sia per i temi,
sia per il linguaggio essenziale e tagliente (Hannover 1864 - Monaco 1918).