Scrittore svizzero di lingua tedesca. Dopo
essersi guadagnato da vivere esercitando a Basilea, Stoccarda e Zurigo i
più umili lavori, si trasferì a Berlino (1905-13), dove ebbe modo
di frequentare ambienti artistici e letterari e dove scrisse di getto tre
romanzi autobiografici,
I fratelli Tanner (1907),
L'assistente
(1908),
Jacob von Gunten (1909), lavoro quest'ultimo apprezzato da F.
Kafka, che vi ravvisò elementi precursori della sua opera. Dedicatosi
senza successo a tentativi teatrali, deluso e vittima di gravi crisi depressive,
ritornò in patria dove dal 1929 alla morte visse internato in una clinica
psichiatrica.
W.
si distinse soprattutto nella composizione di
prose brevi e impressionistiche, raccolte poi in vari volumi (
Poemetti in
prosa, 5 volumi, postumi, 1953-62) (Biel, Berna 1878 - Herisau, Appenzell
1956).