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Wallon, Henry.

Psicologo francese. Dedicatosi dapprima allo studio della filosofia, si laureò poi in Medicina, con specializzazione in psichiatria. Assistente di J. Nageotte a Bicêtre, seguì i corsi di J. Babiński sull'isterismo tenuti alla Salpêtrière. Docente di Psicologia infantile alla Sorbona (1920) e quindi insegnante anche in altri istituti parigini, dal 1927 al 1950 diresse il laboratorio di psicologia infantile di Boulogne-sur-Seine; nel 1948 fu tra i fondatori della rivista "Enfance". Membro del Partito comunista (1942), nel 1944 assunse il segretariato generale del ministero dell'Educazione nazionale nel Governo provvisorio della Liberazione, chiamato poi a far parte della commissione Langevin per la riorganizzazione della scuola francese. Dedicatosi soprattutto allo studio della psicopedagogia e della psicologia dell'età evolutiva, enunciò una teoria dello sviluppo in parte contrastante con quella di J. Piaget. In campo filosofico passò da posizioni positivistiche al Materialismo storico, servendosi del pensiero di Marx ed Engels per inquadrare le problematiche psicologiche. Tra i suoi scritti più importanti, Il fanciullo turbolento (1925), Le origini del carattere del fanciullo (1934), L'evoluzione psicologica del fanciullo (1941), Le origini del pensiero nel fanciullo (2 volumi, 1945) (Parigi 1879-1962).