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Wallenstein, Albrecht Wenzel Eusebius von.

Generale di origine boema. Condotti gli studi all'università luterana di Altdorf, nel 1606 si convertì al Cattolicesimo, acquistando favori presso gli Asburgo. Unitosi in matrimonio con una ricca vedova morava (1609), usò la cospicua eredità lasciatagli dalla moglie, morta nel 1614, per armare un corpo di corazzieri e moschettieri che mise a disposizione dell'arciduca Ferdinando nella guerra del Friuli tra Venezia e gli Asburgo (1614-17). Fedele alla casa d'Austria, si impegnò nella repressione dell'insurrezione boema, ottenendo dall'imperatore il titolo di principe dell'Impero e di duca di Friedland (1625). Il secondo matrimonio (1623) con Isabella von Harrach, figlia di un consigliere di Ferdinando II, garantì a W. notevole influenza alla corte asburgica che egli seppe sfruttare a suo vantaggio allorché, nel 1625, durante la fase danese della guerra dei Trent'anni, offrì all'imperatore un'armata di 24.000 uomini, interamente costituita a sue spese, che consentì a Ferdinando di affrancarsi dagli aiuti militari di Massimiliano di Baviera, capo della Lega germanica. Combattendo contro i Danesi, W. riportò importanti successi che costrinsero il sovrano danese Cristiano IV a stipulare la pace (1629). Insignito dei titoli di duca di Sagan (1627-34) e di Meclemburgo (1629-31), in qualità di "generalissimo dell'Oceano e del Mar Baltico" tentò di imporre la sovranità dell'Impero anche sul mare con la creazione di una Lega cattolica contro la Danimarca, la Svezia e gli Stati Generali. D'altro canto, la Dieta di Ratisbona (1630), che interpretava i malumori dei principi imperiali, preoccupati della potenza politica e militare di W., gli tolse il comando dell'esercito, che gli venne, tuttavia, riaffidato da Ferdinando II allorché Gustavo Adolfo di Svezia intervenne a favore dei principi protestanti e invase la Pomerania. Nel 1632 la battaglia di Lützen, sebbene conclusasi con la morte di Gustavo Adolfo, sancì la disfatta militare di W., che perse tutta l'artiglieria. Dopo il suo ritiro in Boemia cominciarono a gravare su di lui pesanti sospetti sulla sua effettiva fedeltà, motivo per cui l'imperatore decise di imprigionarlo e ucciderlo (Heřmanice, Boemia Orientale 1583 - Eger, od. Cheb 1634). ║ F. Schiller compose una trilogia sulla figura di W. (Il campo di W., I Piccolomini, La morte di W.).