Filosofo francese. Professore in diversi licei di
provincia e poi nelle università di Besançon, di Nancy, di Lione e
alla Sorbona di Parigi, tenne corsi anche in vari centri universitari degli
Stati Uniti. Catalogato da alcuni come esistenzialista egli fu, in
realtà, un dialettico della tensione e delle antinomie, che aveva
deliberatamente rotto con la tradizione idealista. Fu tra coloro che portarono
nella cultura francese autori quali Kierkegaard, Jaspers, Heidegger, Husserl.
Tra le opere:
L'infelicità della coscienza nella filosofia di
Hegel, 1929;
Studi kierkegaardiani, 1938;
Trattato di
metafisica, 1953;
Le filosofie dell'esistenza, 1954 (Marsiglia 1888 -
Parigi 1974).