Poeta e filologo tedesco. Libero docente
a Jena e a Heidelberg, per il suo forte senso democratico e per l'irruenza
caratteriale, si pose spesso al centro di aspre polemiche di tipo
politico-letterario. Ostile al nascente orientamento di tipo romantico, fu
fervente ammiratore della poesia di F.G. Klopstock che lo influenzò nella
composizione delle sue opere, rivelatisi però più tecnicamente
ricercate di quelle del maestro. Il suo capolavoro, scritto nel 1782-84 e
pubblicato nel 1795, rimane
Luise, opera composta da tre idilli in
esametri dalla quale Goethe avrebbe tratto ispirazione per il poema
Arminio e
Dorotea. La vicenda che fa da sfondo al poema, le nozze della figlia di un
parroco protestante, serve a
V. per tracciare piccoli ritratti di vita
quotidiana nei
milieu borghese e agreste della Germania del Nord.
Filologo profondo,
V. curò le traduzioni dell'
Odissea
(1781) e dell'
Iliade (1793), oltre a quelle delle
Mille e una
notte, delle
Georgiche, delle
Bucoliche, delle
Metamorfosi di Ovidio e delle opere di Shakespeare (Sommersdorf,
Meclemburgo 1751 - Heidelberg 1826).