Scrittore italiano. Si stabilì per
qualche tempo presso Ivrea dove curò con interesse problemi di natura
sociologica. Poeta profondo e ricco di umana comprensione, ritrasse con estrema
lucidità l'ambiguo dissidio esistente nei rapporti tra l'individuo e la
società industriale e tecnologica. Fra i suoi lavori segnaliamo:
Il
ramarro (1948),
L'antica moneta (1955),
Le porte
dell'Appennino (1960),
Memoriale (1962),
La macchina mondiale
(1965),
Corporale (1974),
Il sipario ducale (1975),
L'impulso
della rivolta (1978),
Il lanciatore di giavellotto (1981),
Le
mosche del capitale, discusso romanzo del 1989 (Urbino 1924 - Ancona
1994).