Letterato e editore italiano.
Tra il 1727 e il 1736 insegnò Filosofia, quindi, fino al 1760, Lettere
latine e greche presso l'università di Padova. Dal 1717 al 1756 diresse
assieme al fratello
Gaetano (1689-1761) una tipografia affidata alla
direzione tecnica di G. Comino, famosa sia per l'eleganza e la nitidezza della
stampa sia per la correttezza tipografica e filologica. Tra le edizioni
ricordiamo l'
Aminta di T. Tasso (1722),
Le vite di Dante e del
Petrarca di L. Bruni (1727),
Le Rime di F. Petrarca (1737),
Poliziano (1749) e
Properzio (1755). Tra gli scritti del
V., citiamo:
Carmina (1768),
De utilitate poetices (1743),
De satyrae latinae natura et ratione (1744),
Polinnia (Padova
1686-1766).