Uomo politico francese. Monarchico e conservatore, militò
nell'armata controrivoluzionaria di L.J. Condé; rientrato
clandestinamente in Francia nel 1799, aderì al regime napoleonico pur
mantenendosi vicino ai Borboni. Nel 1812 fu nominato barone dell'Impero, venendo
accreditato da Talleyrand (1814) presso i sovrani alleati. Caduto Napoleone,
V.
tentò di provocare un'insurrezione a Tolosa (1815),
subendo tuttavia l'arresto; deputato, pari di Francia (1830), fu ministro di
Stato (1815 e 1824) e membro del Consiglio privato, quindi agente del conte di
Artois. In seguito all'appoggio dato al tentativo vandeano della duchessa di
Berry (1832), abbandonò la vita politica (Vitrolles, Hautes-Alpes 1774 -
Parigi 1854).