Musicista italiano. Sacerdote, fu maestro di
cappella a Firenze e Roma e musico in casa Barberini. Tornato a Firenze successe
a M. da Gagliano nella cappella ducale e in quella di San Lorenzo. Scrisse
musiche monodiche e polifoniche non trascurando il teatro; compose una favola
pastorale, l'
Aretusa, rappresentata a palazzo Corsini (1620) suscitando
favorevole impressione. Di mano di
V. sono, ancora, madrigali a cinque
voci, inni, arie, canzoni sacre con basso e organo, ecc. (Firenze 1590 circa -
1653).