Film italiano del 1997, diretto da R.
Benigni. Interpreti principali: R. Benigni, N. Braschi, G. Cantarini, G. Durano,
S. Bustric, H. Buchholz. Toscana, anni Trenta. Guido Orefice (Benigni) è
un giovane ebreo innamoratosi della bella maestra Dora (Braschi): i due, dopo un
breve corteggiamento, si sposano e hanno un figlio, Giosuè (Cantarini).
Il tempo passa e ha inizio la persecuzione contro gli Ebrei: Guido e
Giosuè vengono deportati in un campo di concentramento dove, sebbene non
ebrea, si fa rinchiudere anche Dora. Una volta nel campo di prigionia Guido
riesce a convincere Giosuè che tutti i presenti sono solo i protagonisti
di un gioco a premi il cui premio finale è un grosso carro armato. Film
dolce, struggente, equilibrato nelle sue varie componenti, riesce a far ridere e
piangere con la stessa sincerità e con lo stesso slancio. Un inno
all'innocenza (e alla sua preservazione), all'amore (materno, paterno, filiale,
coniugale), alla solidarietà, e un atto d'accusa nei confronti
dell'orrore e della stupidità della guerra e dell'ideologia che ne
è la base. Scritto da Benigni con Vincenzo Cerami, il film
guadagnò cinque Nastri d'argento, sette nomination agli Oscar e tre
statuette (miglior film straniero, miglior attore, migliore colonna sonora).