Zool. - Famiglia di rettili ofidi, o
serpenti, velenosi, talvolta mortali, di forma assai varia, distinti nelle
sottofamiglie viperini, di dimensioni da piccole a medie, comprese tra i 30 cm
del
Bitis peringueyi e i 180 cm della vipera del Gabon (
Bitis
gabonica), e crotalini, di lunghezza compresa tra i 40 cm del crotalo
terragnolo (
Sistrurus miliarius) e i 375 cm del crotalo muto (
Lachesis
mutus). Per lo più ovovivipari, i
V. comprendono forme che
vivono sulla superficie del suolo o in profondità, sugli alberi o
nell'acqua. Diffusi prevalentemente in Europa, Asia, Africa, America, si
ritrovano anche in Australia, nel Madagascar e in altre isole e sono
caratterizzati dal capo subtriangolare, solitamente piccolo, in genere ben
distinto dal tronco, il quale ha dimensioni notevoli rispetto al resto del
corpo, e da una coda corta, dotata di una certa prensilità. Le ossa
facciali del cranio, mobilissime, permettono ai serpenti di spalancare
enormemente la bocca facendo ruotare verso il basso i denti del veleno
(solenoglifi). Questi ultimi sono denti canalicolati collegati alla ghiandola
che produce il veleno, impiantati sulla parte anteriore della mascella
superiore, uno o due su ciascun mascellare, ripiegati all'indietro a riposo. Il
veleno, talvolta mortale, contiene emotossine (raramente neurotossine) che
agiscono tipicamente diminuendo o aumentando il grado di coagulazione del
sangue, con conseguenze anche gravi.