Bot. - Genere di piante appartenenti alla famiglia delle
Violacee, ordine delle Parietali. Circa 30 sono le specie spontanee, ma ne
esistono anche di coltivate. La classificazione delle varie specie di
v.
è resa difficile dalla facilità di ibridazione sia naturale sia
artificiale. La specie più frequente in Italia è la
v.
hirta, comunemente nota come
violetta; si tratta di una pianticella
alta non più di 10 cm dai fiori color violetto chiaro, non profumati, con
il petalo inferiore che presenta uno sperone rossastro che è spesso
ricurvo all'estremità. Profumata è invece la comunissima
v.
odorata, anch'essa chiamata violetta (o
v.
mammola), che fiorisce nei boschi di collina e di montagna in primavera e
che presenta foglie radicali rotondeggianti e fiori color violetto cupo, i cui
petali sono eretti nella parte superiore e sporgenti lateralmente o in basso
nella zona mediana; il petalo inferiore porta, invece, lo sperone ed è
più largo degli altri. Nella medicina popolare il decotto ricavato dalla
v. è usato contro le infiammazioni delle vie respiratorie; sotto
forma di sciroppo si dà, invece, ai bambini come leggero purgante. Fiori
inodori e molto chiari caratterizzano la specie
v.
silvestris,
mentre la
v.
canina porta fiori che tendono verso il blu. Altre
specie piuttosto diffuse sono la
v.
lutea, la
v.
biflora (dai fiori gialli),
v.
calcarata (dal fiore che odora
di miele, color violetto, bianco o giallo), la
v.
tricolor (la
cosiddetta
v.
del pensiero, largamente coltivata nelle sue
numerose varietà a fiori policromi e vellutati).
Viola del pensiero