Economista statunitense. Docente
all'università di Chicago (1925) e di Princeton (dal 1946),
formulò la teoria del commercio internazionale. Fu autore di saggi sul
concetto di produzione e di utilità; direttore del "Journal of
political economy" (dal 1928), venne nominato socio straniero dei Lincei
(1947). Sua opera fondamentale è
Studies in the theory of
international trade (1937) in cui analizzò criticamente le origini
del pensiero classico sul commercio internazionale; liberale ortodosso, ostile
al mercantilismo e diffidente verso l'intervento pubblico e il protezionismo,
distinse fra economie esterne "reali" e "pecuniarie"
ponendosi tra gli esponenti più significativi della cosiddetta scuola di
Chicago. Scrisse inoltre:
Trade relation between freemarket and controlled
economies (1943),
International economics (1952),
The long view
and the short:
studies in economic theory and policy (1958) (Montreal
1892 - Princeton, New Jersey 1970).