Generale francese. Tra i
più valorosi e abili capitani del suo tempo, si distinse per audacia nel
corso di numerose battaglie, prediligendo la guerra di movimento agli assedi.
Per due volte ambasciatore a Vienna (1683; 1697-1701), allo scoppio della guerra
di Successione spagnola combatté nell'armata del Reno, sotto N. de
Catinat. Sconfitto il principe Luigi del Baden a Friedlingen (1702), venne
acclamato dai suoi soldati maresciallo di Francia, titolo poi ratificato da
Luigi XIV che nominò altresì
V. comandante in capo, in
luogo di Catinat. Vinti gli Imperiali a Hochstädt (1703), represse la
rivolta dei Camisardi (i contadini ugonotti) nelle Cevenne (1704), ottenendo il
titolo di duca. In seguito all'avanzata anglo-olandese a Blenheim (1704), gli fu
affidato il compito di difendere la frontiera orientale (1705); dopo la
conquista delle linee di Stollhofen combatté sulle Alpi (1708). Nel 1709
fu sconfitto a Malplaquet dagli eserciti del duca di Marlborough e del principe
Eugenio di Savoia, ma, ritiratosi ordinatamente, riuscì a costituire un
solido fronte difensivo che non consentì al nemico di sfruttare appieno
la vittoria. Tra il 1710 e il 1712 ebbe da Luigi XIX il titolo di pari di
Francia, la nomina di governatore di Metz e, conclusa la Pace di Utrecht,
favorita dalla vittoria di Denain (1712) sul principe Eugenio, divenne
governatore della Provenza. Rifiutandosi tuttavia l'Austria di avallare la Pace
di Utrecht,
V. proseguì nella lotta contro il principe Eugenio,
conquistando Landau, Friburgo e Spira e imponendo infine agli Austriaci il
Trattato di Rastadt (1914). Presidente del consiglio di guerra, membro del
consiglio di reggenza, ministro di Stato (1723), grande di Spagna, allo scoppio
della guerra di Successione polacca (1733), nominato maresciallo generale, prese
il comando dell'armata d'Italia, sottraendo in breve tempo quasi tutta la
Lombardia agli Austriaci. Morì a Torino sulla via del ritorno, dopo
essere stato richiamato da Carlo Emanuele III di Sardegna. Di rilievo i suoi
Mémoires, pubblicati postumi tra il 1884 e il 1894 (Moulins 1653 -
Torino 1734).