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Villàggio.

(dal francese village, der. del latino villa: podere, fattoria). Centro abitato di modeste dimensioni. ║ Complesso di abitazioni progettato come quartiere autonomo e, tuttavia, fisicamente integrato nel tessuto urbano, per assolvere esigenze economico-sociali specifiche: v. operaio, olimpico. ║ V. turistico: complesso residenziale costruito in luogo di villeggiatura ove si trascorrono brevi periodi di vacanza. Autosufficiente per quel che attiene i sevizi essenziali, il v. turistico è in grado di ospitare attività ricreative e sportive. • Etn. - Il v. rappresenta una delle prime forme di abitazione stanziale. Pur variando le loro caratteristiche a seconda delle condizioni ambientali dei luoghi ove vengono costruiti, è possibile individuare due tipologie di v. abbastanza stabili: il v. a forma circolare o ellittica, in cui le abitazioni sono disposte in cerchio attorno a uno spiazzo centrale, e il v. di strada, in cui le case sono distribuite su file parallele e si affacciano su una strada. Se il primo tipo è più diffuso nelle regioni tropicali e, in generale, in aree caratterizzate da ampi spazi, il secondo tipo si incontra più facilmente in zone forestali. • Lett. - Il sabato del v.: V. SABATO DEL VILLAGGIO, IL. • Soc. - Villaggio globale: traduzione dell'inglese global village, espressione coniata negli anni Sessanta da H.M. McLuhan per connotare un mondo che, in virtù dei nuovi e più efficienti mezzi di comunicazione, si caratterizza per una rapidissima velocità di diffusione delle notizie, proprio come avviene all'interno di un piccolo v.