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Vidor, King Wallis.

(detto King). Regista cinematografico statunitense. Figlio di un modesto industriale, dopo un lavoro da impiegato si dedicò alla carriera cinematografica, dapprima in qualità di attrezzista, soggettista, operatore, attore, aiuto regista, esordendo nella regia nel 1919 con The turn in the road e Better times. Democratico convinto, capace di affrontare storie romantiche ed epopee western con la stessa scioltezza e il medesimo coinvolgimento, V. concentrò la sua analisi sugli aspetti sociali del vivere, sulle problematiche del singolo viste all'interno dei contesti di appartenenza, fornendo una carrellata di ritratti che divennero rappresentativi di gruppi, di classi, di situazioni. È il caso, ad esempio, dei protagonisti de La folla, impietosa parabola della solitudine dell'individuo immerso nelle moltitudini cittadine, o ancora di quelli presenti in Nostro pane quotidiano (1934), contadini del Middle West che, durante la Grande Depressione, affrontano una serie di difficoltà al fine di riedificare le proprie esistenze. La stessa attenzione venne posta in opere quali il musical Alleluja (1929), il western melodrammatico Duello al sole (1947) o lo storico-letterario Guerra e Pace (1956), in cui si ritrovano anche caratteristiche di spettacolarità, drammaticità e magniloquenza. V. assunse un ruolo di primo piano nella storia del cinema statunitense anche per le sue doti tecniche, che lo indirizzarono verso nuove ricerche in ambito visivo (dall'uso dei carrelli e del grandangolo alla diffusione del montaggio, ecc.). Tra gli altri suoi film ricordiamo: La grande parata (1925); Billy the Kid (1930); I cavalieri del Texas (1936); La cittadella (1938); Passaggio a Nord-Ovest (1940); L'uomo venuto da lontano (1944); La fonte meravigliosa (1949); Ruby, fiore selvaggio (1952); Salomone e la regina di Saba (1959). Nel 1952 diede alle stampe il libro di memorie A tree is a tree (Galveston, Texas 1894 - Paso Robles, California 1982).