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Vidal, Gore.

Scrittore e critico letterario statunitense. Dopo avere partecipato alla seconda guerra mondiale, nel 1946 pubblicò il suo primo romanzo, Williwaw, impietosa descrizione dei rapporti intercorsi tra i passeggeri di un mercantile travolto da una tempesta al largo delle Isole Aleutine. Critico attento e mordace degli aspetti negativi insiti nella società americana contemporanea, si segnalò come autore versatile e ironico, capace, con una narrazione incisiva e tagliente, di adattarsi ai diversi ambiti culturali e sociali di volta in volta esaminati nei suoi lavori. Dei numerosissimi romanzi ricordiamo: In a yellow wood (1947), storia di un veterano dell'esercito che si ribella al conformismo; The city and the pillar (1948, rivisto nel 1965), ritratto della solitudine di un omosessuale; The season of comfort (1949), sul delicato rapporto conflittuale tra una madre e un figlio; A search for the king (1950), nel quale viene espressa la forte dedizione di un trovatore per il suo re, Riccardo Cuor di Leone; Dark green, bright red (1950), storia di un ufficiale statunitense coinvolto suo malgrado in tumulti rivoluzionari sudamericani; The judgment of Paris (1952, rivisto nel 1965), una versione moderna della guerra di Troia il cui protagonista principale è un Americano in Europa; Messiah (1954, rivisto nel 1965), vicenda di un moderno messia americano; Julian (1964), storia dell'imperatore Giuliano l'Apostata che nel IV sec. rinunciò al Cristianesimo; Washington, D.C. (1967), romanzo politico ambientato negli Stati Uniti di F.D. Roosevelt e H.S. Truman; Myra Breckinridge (1968), seguito da Myron (1974), sulle vicende di un transessuale, forse il suo romanzo più famoso; Two sisters (1970), nel quale è azzardato un parallelo tra l'Impero romano del IV sec. e l'era moderna; 1876 (1976), una panoramica sulla società americana di fine Ottocento; Kalki (1978), satira pungente contro il femminismo del periodo immediatamente successivo la fine del conflitto in Vietnam; Creation (1981), nel quale si incontrano Serse, Dario e Confucio; Duluth (1983), vicenda fantapolitica che trova collocazione negli Stati Uniti della fine del XX sec.; Hollywood (1990), ambientato negli anni Venti del XX sec.; Live from Golgotha (1992); The smithsonian institution (1998); L'etā dell'oro (2001); The last Empire (2001). V. fu anche autore di testi televisivi (Visit to a small planet, 1956) e teatrali (adattamento di Visit to a small planet, 1957; The best man, 1960) essenzialmente di argomento politico, di racconti (A thirsty evil, 1956), ma anche di saggi di argomento sociale e letterario (ricordiamo le raccolte Rocking the boat, 1962; Reflections upon a sinking ship, 1969; Homage to Daniel Shays, 1973; Matters of fact and of fiction, 1977; The second american Revolution, 1982; La fine dell'impero, 1992; Le menzogne dell'impero e altre tristi veritā, 2002) (n. West Point, New York 1925).