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Vico, Prefetti di.

Storica famiglia romana, dall'incerta origine (secondo alcuni discenderebbe dai duchi di Spoleto, secondo altri da Arnolfo di Terni) che prese tale nome dalla carica di prefetto di Roma tenuta in successione da numerosi suoi rappresentanti. Titolare dapprincipio del castello di Vico, nei pressi dell'omonimo lago, estese il proprio dominio a tutto il territorio circostante e ad alcune città della Tuscia, tra cui Viterbo, Civitavecchia e Orvieto. Per conservare la sua posizione di preminenza nella regione, si ritrovò spesso a schierarsi contro i papi, a favore degli antipapi. Il primo personaggio storicamente documentato è Pietro che, in qualità di prefetto di Roma, nel 965 guidò la rivolta dei Romani contro papa Giovanni XIII (X sec.). ║ Pietro I: sostenne Federico Barbarossa e l'antipapa Vittore IV contro Alessandro III, ottenendo, per la fedeltà mostrata verso l'imperatore, privilegi per il figlio e successore Giovanni (XII sec.). ║ Giovanni I: figlio di Pietro I; dapprima su posizioni filoimperiali, successivamente si riconciliò con papa Alessandro III, da cui ebbe riconfermata l'investitura dei suoi beni (XII sec.). ║ Pietro II: figlio del precedente; schieratosi di volta in volta o col papa o con l'imperatore, non seppe trarre alcun vantaggio dalla sua doppiezza (m. dopo 1223). ║ Pietro III: figlio di Giovanni II; inizialmente fautore di Federico II, si schierò poi con Gregorio IX, venendo privato (1246) dall'imperatore di Vico e Bieda. Alla morte di Federico II riebbe le sue terre riuscendo a ottenere dalla Santa Sede anche Civitavecchia col patto che, alla morte, sarebbe stata restituita alla Chiesa (m. 1262). ║ Pietro IV: figlio del precedente, disattese la clausola stipulata dal padre, rifiutandosi di restituire Civitavecchia e altre terre alla Santa Sede e alleandosi di conseguenza con Manfredi contro il papa Urbano IV. Tuttavia, poco prima della battaglia di Benevento, si riconciliò col pontefice, ricevendo l'investitura feudale dei suoi possedimenti (m. 1268). ║ Pietro V: figlio di Pietro IV; prefetto dal 1272, parteggiò per la Chiesa, allontanandosene poi, senza però arrivare a una netta rottura. Nel 1285 si scontrò con gli Orsini (m. 1304 circa). ║ Manfredi: fratello del precedente, gli successe nella prefettura, conducendo una politica ostile al papato. Condottiero coraggioso, sostenne la causa imperiale di Arrigo VII e di Ludovico il Bavaro, accrescendo la potenza del casato con numerose conquiste (m. 1337 circa). ║ Giovanni III: prefetto di Roma, signore di Viterbo, Civitavecchia e Orvieto, ghibellino, si schierò contro Cola di Rienzo il quale, conquistata Viterbo, lo costrinse a consegnare Vetralla e altre terre e a rinunciare alla dignità prefettizia, che ottenne nuovamente solo dopo un atto di sottomissione (1347). Ambizioso, approfittò della debolezza di Roma dovuta all'esilio avignonese per estendere i suoi possedimenti nel territorio della Santa Sede, cercando di creare un vero e proprio Stato personale; le sue mire furono vanificate nel 1354 dalla spedizione del cardinale Albornoz. Con lui la famiglia raggiunse la massima potenza (XIV sec.). ║ Francesco: figlio di Giovanni III, fu signore di Viterbo dal 1375 al 1387, allorché venne ucciso da un rivoltoso nel corso di un moto popolare fomentato dal cardinale Tommaso Orsini (m. Viterbo 1387). ║ Giovanni IV: signore di Viterbo (1391-95) e di Civitavecchia (1387-1430), sostenne Ladislao d'Angiò in funzione antipapale (m. 1430). ║ Giacomo II: figlio del precedente; seguace dei Colonna nella loro lotta contro il papa Eugenio IV, fatto prigioniero dalle truppe papali a Vetralla (1431), fu decapitate per ordine del futuro cardinale Giovanni Vitelleschi. Con Giacomo ebbe inizio il declino della famiglia (m. 1435).