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Vian, Boris.

Poeta, drammaturgo, romanziere e musicista francese. Ingegnere e trombettista jazz, V. iniziò a frequentare, dopo la guerra, i gruppi culturali di Saint-Germain-des-Prés dove venne in contatto, tra gli altri, con R. Queneau, J.-P. Sartre e Simon De Beauvoir. Sebbene avesse già iniziato a scrivere opere di altro genere, nel 1946, sotto lo pseudonimo di Vernon Sullivan, pubblicò il noir di ispirazione statunitense Sputerò sulle vostre tombe. Il successo del volume lo facilitò nella pubblicazione delle sue opere successive, romanzi poetici resi particolari dall'invenzione tematica, spesso crudele, e dall'innovazione verbale che portò l'autore alla creazione di neologismi e di superbe invenzioni linguistiche. Ricordiamo: Vercoquin e il plancton (1946); La schiuma dei giorni (1947); L'autunno a Pechino (1947); L'erba rossa (1950); Sterpa-cuore (1953). V. fu anche poeta (Non vorrei crepare, postumo, 1962), autore di canzoni (Le Deserteur, incisa dallo stesso V. in un album del 1955 e destinata a divenire canzone simbolo della lotta antimilitarista del maggio francese del 1968) e drammaturgo pungente, coinvolto nella lotta alla guerra e alla falsità dei miti borghesi (L'inquadramento per tutti, 1947; I costruttori d'impero, 1959; La merenda dei generali, postumo, 1962). Tra i testi postumi si ricorda anche una raccolta di racconti, Les Lurettes fourrées, pubblicata nel 1962 (Ville-d'Avray, Parigi 1920 - Parigi 1959).