Letterato italiano. Di formazione repubblicana,
venne allontanato dai Medici negli anni immediatamente successivi al loro
rientro a Firenze (1530); nel 1538 tuttavia fu prescelto da Cosimo quale lettore
delle Studio, carica che
V.
mantenne sino al 1583, dedicandosi
alla redazione di commenti ed edizioni di numerosi scrittori classici. In latino
compose orazioni, epistole e, in volgare, un trattato di olivicoltura
(
Trattato delle lodi e della coltivazione degli ulivi, 1569);
lasciò un ricco epistolario, testimonianza di una feconda corrispondenza
con eruditi italiani e stranieri (Firenze 1499-1585).