(detto
Renzo). Pittore italiano.
Autodidatta, esordì nel 1945 con disegni d'impianto neorealista,
influenzati dal tratto espressionista e incisivo di O. Dix e G. Grosz e ispirati
alla cruda realtà bellica e alla miseria della condizione umana. Dopo i
soggiorni europei di Parigi e Berlino,
V. fu tra i fautori della rivista
"Città aperta" (1956), collaborando con altri periodici
attraverso saggi e incisioni. Impegno civile e riflessione personale confluirono
anche nelle opere posteriori al 1956, in cui l'autore adottò una nuova
tecnica figurativa, e in quelle successive al 1969 nelle quali
V., con
pari padronanza dei mezzi tecnici, affrontò soggetti d'impegno
ideologico. Fra i cicli e le opere singole, spiccano
Imbarco per Citera
(1969),
Autoritratto col figlio (1970),
Fra le due guerre
(1972-75),
Come mosche al miele (1984) (Roma 1924-2001).