Oncologo italiano. Laureatosi in Medicina all'università
di Milano, nel 1976 divenne direttore scientifico dell'Istituto nazionale dei
tumori di Milano (del quale era entrato a far parte subito dopo la laurea),
passando poi, nel 1994, all'Istituto europeo di oncologia da lui fondato nel capoluogo
lombardo. Teorico della prevenzione e della chirurgia conservativa per i tumori
della mammella,
V. concepì l'innovativa tecnica della cosiddetta
"quadrantectomia", ovvero l'asportazione di un solo quadrante mammillare in
caso di carcinoma mammario, e del "linfonodo sentinella". Fu presidente di
alcune tra le maggiori associazioni internazionali di lotta al cancro, quali
l'UICC (Unione Internazionale Contro il Cancro), l'EORTC (Organizzazione Europea
per la Ricerca e il Trattamento del Cancro) e il comitato di oncologi
dell'Unione europea. Fu inoltre ministro della Sanità sotto il Governo Amato
(2000-02). Nel 2003 fondò la Fondazione Umberto Veronesi con l'intento di diffondere la cultura
scientifica a tutti i livelli e di promuovere la ricerca scientifica. Autore di diverse pubblicazioni scientifiche e di alcuni trattati di
oncologia (
Tumori del seno (1987),
Trattato di chirurgia oncologica, 1989),
fu anche attento
divulgatore: sono suoi i testi
Un male curabile (1989), l'autobiografia
Da bambino avevo un sogno (2003),
Una carezza
per guarire (2004, scritto insieme a Mario Pappagallo),
L'ombra e la luce.
La mia battaglia contro il male (2005),
Nessuno deve scegliere per noi, scritto con Maurizio De Tilla (2007)
(n. Milano 1925).
Umberto Veronesi