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Vernalizzazione.

Trattamento applicato, a una temperatura conveniente, all'apice del germoglio di una pianta, durante lo stato di vita attivo, per favorirne la trasformazione in germoglio riproduttivo, riducendo la durata del ciclo vegetativo. Il termine ha vari sinonimi (iarovizzazione, iemalizzazione, primaverilizzazione) ed è impiegato anche con riferimento all'insieme dei processi chimici che avvengono nella pianta nel periodo della v. • Encicl. - Il metodo della v. fu elaborato da T. Lysenko, agronomo e biologo sovietico, anche se già in precedenza era stato riscontrato che il trattamento delle piante a basse temperature le portava alla fioritura in tempi più brevi. Nel 1928 Lysenko enunciò la teoria delle fasi o degli stadi o teoria fasica dello sviluppo, che si presentava come una teoria generale sullo sviluppo delle piante. Il metodo individuato fu applicato dal biologo russo a cariossidi germinanti di frumento autunnale, che vennero umidificate al 50-55% del loro peso e tenute a temperature di 5-10 °C per un periodo minimo di venti giorni: le piante nate dai semi sottoposti a questo metodo tendevano a una fioritura molto precoce e acquisivano l'attitudine a essere seminati in primavera (primaverilità), senza che ne risentisse l'andamento del raccolto. Attualmente la tecnica della v. prevede il ricorso all'umidificazione del seme finché non si verifichi un inizio di germinazione; in seguito il seme viene tenuto per alcune settimane a una temperatura di poco superiore a 0 °C. Tra le specie che hanno grande necessità di v. figurano i grani d'inverno. Particolarmente preziosa si rivela questa tecnica in aree caratterizzate da un clima freddo con inverno molto lungo.