Scrittore ungherese. Di origini proletarie,
operaio e autodidatta, prese parte alla Rivoluzione del 1919. Perseguitato fino
al 1945, fu presidente del Partito nazionale dei contadini (1945-49) e
successivamente (1954-56) della Lega degli scrittori magiari. Autore di numerose
opere narrative, imperniate principalmente sull'analisi dei travagli e delle
lotte dei braccianti tra le due guerre (
I contadini della pianura,
1935;
Cronaca di villaggio, 1941;
Servitù,
1950),
V. compose anche scritti autobiografici a sfondo sociale
(
Rendiconto, 1937;
Storia della famiglia B., 3 volumi, 1961) e
saggi (
Nel corso degli anni, 1965;
Tempo presente, 1969)
(Balmazujváros 1897 - Budapest 1970).