Personaggio della tradizione cristiana.
Presente nei testi apocrifi e venerata quindi come santa, divenne assai popolare
nel Medioevo. In particolare, nel ciclo degli
Atti di Pilato venne
identificata con l'emorroissa di cui trattano alcuni evangelisti (
Marco,
5, 25;
Matteo, 9, 20;
Luca, 8, 43); dal XV sec., con l'affermarsi
delle sacre rappresentazioni, la figura di
V. fu assimilata a quella
della donna che deterse con un telo (sui cui rimase impressa l'immagine) il
volto di Cristo nell'ascesa al Calvario. Chiamata a Roma per guarire
l'imperatore Tiberio, la donna avrebbe poi lasciato a papa Clemente I il
sudario, che sarebbe stato infine conservato presso la basilica di San Pietro.
Il culto di
V., introdotto modernamente in corrispondenza del 4 febbraio,
venne poi eliminato per uniformarsi ai dettami di san Carlo Borromeo. •
Icon. - Solo alla fine del Medioevo il personaggio di
V. inizia ad
assumere una propria precisa iconografia, comparendo come figura isolata che
mostra il velo segnato dall'immagine miracolosa (Maestro di santa Veronica;
statua di F. Mochi in San Pietro a Roma) o in raffigurazioni della salita al
Monte Calvario.